Os66

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,
avrei bisogno di un consiglio riguardo la questione che vado a descrivere.
Mia madre, vedova e ancora in vita, è proprietaria di un appartamento in cui risiede per il quale ho contribuito al pagamento del mutuo ora estinto da tempo. Purtroppo la rata del mutuo è sempre stata addebitata sul conto corrente bancario della mamma e il mio contributo avveniva in contanti (quindi non dimostrabile in forma oggettiva). I miei fratelli sono a conoscenza della cosa, ma non posso escludere problemi al momento in cui dovremo effettivamente ereditare.
L'asse ereditario è così composto:
io (con mia moglie e mio figlio minorenne) in regime di comunione dei beni
mio fratello (con moglie e figlia minorenne) in regime di comunione dei beni
Due nipoti maggiorenni (figlie di due mie sorelle defunte) entrambe con figli minorenni
L'obiettivo sarebbe quello che alla morte di mia madre io possa diventare proprietario dell'immobile (a parole siamo già tutti d'accordo) versando agli altri eredi la quota capitale di proprietà della mamma.
Per tutelare il mio "investimento", potrei oggi produrre un documento ufficiale e non impugnabile, dove la mamma dichiari che effettivamente io ho contribuito all'acquisto iniziale dell'immobile? Se sì, quali sono le modalità con cui è necessario redarre il documento stesso?
Grazie, cordiali saluti.
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
ciao non si capisce quale sia il problema. hai paura di qualcosa? i tuoi fratelli possono rifiutare la loro quota quando ci sarà l'eredita' da dividere. tua madre puo' donarti l'immobile adesso o vendere tutto e lasciarti con un pugno di mosche per assurdo
 

Os66

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ti ringrazio per la risposta.
Mi è stato detto, e non so se e quanto sia vero, che è possibile rinunciare all'eredità ma in quel caso il diritto ricade su eventuali figli minori. Ad esempio: mio fratello e le mie nipoti (tutti maggiorenni) rinunciano all'eredita ma la loro quota passa automaticamente ai loro figli che essendo tutti minorenni vengono tutelati attraverso il Giudice Tutelare del Tribunale di competenza. In questo caso: tutti i maggiorenni decidono per loro stessi ma per i minori decide il Tribunale.
Anche la donazione parrebbe (da quanto mi dicono) a rischio perché potrebbe essere impugnata come "circonvenzione d'incapace".
Il mio problema è quello di trovare la soluzione giusta per tutti, così che nessuno abbia da ridire, e che tuteli quanto ho già pagato.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Parti dal concetto che verba volant e che le persone possono cambiare idea nel tempo.

Ma non potete fare patti successori, perchè nulli per legge e anche la donazione non è un metodo che ti mette al sicuro da ripensamenti altrui.

Potete però fare adesso altre cose, come forse anche (ma non solo) una ricognizione del debito che potrà tornarti utile. Ma il tutto va inquadrato bene e ben studiato, vai da un notaio che ti suggerirà la via migliore nel tuo caso specifico.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non è possibile rinunciare a solo una parte dell'eredità ,o si rinuncia a tutta la quota spettante o si accetta tutta.

Non è chiaro se la mamma desidera favorirti (cioè lasciare a te più che agli altri ) o desidera che il suo patrimonio sia diviso per quattro.E non sappiamo quanto è il patrimonio in proporzione al valore della casa,ne quanto tu hai contribuito all'acquisto.


Se vuole favorirti la mamma può fare testamento;può scrivere che lascia a te l'immobile ,parte come quota disponibile,parte come quota legittima , specificando che hai contribuito all'acquisto.

Spiego meglio:
La quota disponibile è di 1/3 e può essere lasciata a te,mentre la legittima è di 2/3,da dividere per quattro figli(cioè 1/6 per ciascuno);quindi è necessario che il capitale da lasciare agli altri tre rami famigliari (fratello e nipoti),sia equivalente a metà del patrimonio,al netto del contributo economico da te fornito per l'acquisto.
In questo caso nessuno potrà obiettare,diversamente fratello e nipoti potrebbero non essere d'accordo.(anche se ora dicono di esserlo).
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
non per fargli gli affari di famiglia... ma al di di quanto detto sopra, bisognerebbe anche capire, fatto 100 il totale dell'asse ereditario, quanto l'appartamento rappresenta.
una cosa è se rappresenta il 90, un'altra il 20.
questo detto, il tuo contributo al pagamento del mutuo avrebbe valenza prossima allo zero se fosse documentato: non essendolo è realmente zero.

in attesa di sicura smentita da parte di qualcuno veramente esperto (@Avv Luigi Polidoro ci sei? ;)) temo tu non possa far altro che fidarti della parola dei fratelli/nipoti.
fermo restando quello che ti è già stato detto, ovvero che dovrebbero rinunciare a tutta l'eredità, non solo a quella rappresentata dall'appartamento.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Ciao a tutti.
Ritengo che la mamma (ed anche i fratelli, perchè no) debbano sottoscrivere un riconoscimento di debito, come già suggerito da @miciogatto.
In tal modo verrebbe ad essere riconosciuta l'esistenza di un debito gravante sulla mamma che si trasformerà, quando la signora verrà a mancare e nei limiti delle somme non ancora restituite, in un debito sulla eredità.
Del debito dovranno farsi carico tutti gli eredi (quindi lo stesso @Os66 nei limiti della propria quota) e di tale posta passiva si dovrà tener conto in sede di divisione.
Semplificando il raggiungimento dell'obiettivo: stimeranno l'immobile, detrarranno la somma versata da @Os66 e, con il pagamento della differenza, quest'ultimo si farà trasferire il bene nel suo intero.

Scrittura privata che può essere redatta da avvocato o Notaio e dovrà essere registrata.
Il Notaio potrà altresì autenticare le firme, a differenza dell'avvocato.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Os66

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao a tutti.
Ritengo che la mamma (ed anche i fratelli, perchè no) debbano sottoscrivere un riconoscimento di debito, come già suggerito da @miciogatto.
In tal modo verrebbe ad essere riconosciuta l'esistenza di un debito gravante sulla mamma che si trasformerà, quando la signora verrà a mancare e nei limiti delle somme non ancora restituite, in un debito sulla eredità.
Del debito dovranno farsi carico tutti gli eredi (quindi lo stesso @Os66 nei limiti della propria quota) e di tale posta passiva si dovrà tener conto in sede di divisione.
Semplificando il raggiungimento dell'obiettivo: stimeranno l'immobile, detrarranno la somma versata da @Os66 e, con il pagamento della differenza, quest'ultimo si farà trasferire il bene nel suo intero.

Scrittura privata che può essere redatta da avvocato o Notaio e dovrà essere registrata.
Il Notaio potrà altresì autenticare le firme, a differenza dell'avvocato.
La ringrazio del prezioso consiglio.
 

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