giovanniEDC

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Aggiungo la mia.
Il vulnus di tutta la questione è stato farsi dettare dalla banca i tempi e i modi. La banca ha le sue esigenze che in generale hanno poco in comune con ció che serve a te ed al venditore. Diciamo che tende a risolversi i suoi, di problemi.
Oggi avete un contratto che, rispetto ad una stretta di mano, non offre significative garanzie in piú a nessuno. Al contrario, rispetto ad una stretta di mano, potrebbe riservare qualche problema se le cose prendessero una brutta piega.
Perchè si parla di quello.
È chiaro che se le cose vanno bene, sará tutto liscio. Sia col contratto che senza, sia con la caparra che senza.
È quando vanno male o tendono ad andarci, che il contratto serve. E serve che sia fatto con criterio.
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Un notaio che redige un preliminare senza versamento di caparra o che quanto meno si presti lui a tenerla in deposito per tutelare entrambe le parti.....bho!
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
il contratto è sicuramente perfetto a livello legale, solo che non tiene conto delle persone, anzi, tiene conto solo della metà delle persone e si nota che non c'è un accordo "consapevole".

MA la provvigione è risparmiata quindi potrete affrontare tutto tranquillamente.
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
il contratto è sicuramente perfetto a livello legale, solo che non tiene conto delle persone, anzi, tiene conto solo della metà delle persone e si nota che non c'è un accordo "consapevole".

MA la provvigione è risparmiata quindi potrete affrontare tutto tranquillamente.
Infatti è. Di parte
 

xman80

Membro Attivo
Privato Cittadino
per chi dice che il preliminare è di parte o che la banca ha dettato tempo e modi...mi farebbe piacere leggere un preliminare che detti i tempi alla banca e che sia equilibrato per tutti...cosi solo per curiosità
 

Rosa1968

Membro Storico
Diciamo che il preliminare deve essere l'accordo delle parti non di parte.
In questo caso secondo me e' stato redatto tenendo conto delle tue esigenze infatti serviva alla banca ed e' stata messa una sospensiva coincidente con il rogito. Oggi la proprietà non può che attendete .. Avrebbe potuto concederti un mese per la verifica mi spiego? E poi magari avrebbe anche prorogato ma permettimi è. Stato un contratto di parte.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Diciamo che il preliminare deve essere l'accordo delle parti non di parte.
In questo caso secondo me e' stato redatto tenendo conto delle tue esigenze infatti serviva alla banca ed e' stata messa una sospensiva coincidente con il rogito. Oggi la proprietà non può che attendete .. Avrebbe potuto concederti un mese per la verifica mi spiego? E poi magari avrebbe anche prorogato ma permettimi è. Stato un contratto di parte.

@Rosa1968 posso domandarti come sarebbe dovuto essere sto contratto? Da ignorante la cosa assurda è che appunto la proprietaria in teoria fino a Luglio è bloccata... Ma la cosa è altamente fittizia (se la banca approva il mutuo si va subito a rogito, contestualmente però la proprietaria può far vedere l'appartamento a chi vuole anche subito): se fosse dipeso dalle parti, loro non avrebbero fatto neppure il preliminare, ma è la banca che lo ha preteso; mi pare chiaro, e se poi l'acquirente ci ripensa e non compra più? Non vogliono lavorare gratis... Se firmi qualcosa invece, ti impegni. Cosa manca in tutta questa storia? L'assegno?

Ma a questo punto è meglio così a mio avviso, perchè se da come ha descritto @xman80 questa già vorrebbe bloccare un nuovo appartamento ancor prima di esser certa che il proprio sia praticamente venduto, è chiaro che si tratta di una sprovveduta...
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il problema é molto semplice. In un contratto nel quale la subordinazione al mutuo coincide con la data di stipula, il venditore potrebbe avere dei problemi.

1) A fermare un'altra casa da acquistare, senza alcuna certezza di aver concluso la vendita

2) A concludere un contratto di locazione

3) A programmare un trasloco

Per evitare questi problemi sarebbe bastato scrivere: mutuo da deliberare entro 30.5 - versamento della caparra alla delibera di mutuo - rogito entro 30.7 (ad esempio).

Questo avrebbe lasciato al venditore un lasso di tempo nel quale il contratto risultava perfezionato a tutti gli effetti. Permettendogli una maggiore libertà d'azione.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
per chi dice che il preliminare è di parte o che la banca ha dettato tempo e modi...mi farebbe piacere leggere un preliminare che detti i tempi alla banca e che sia equilibrato per tutti...cosi solo per curiosità

Il preliminare e' una scrittura tra due parti.
Quella venditrice e quella acquirente.
La banca, i suoi tempi, i suoi costi, le dilazioni dei rimborsi che le sono dovuti, sono un problema tuo.

Si presume, che se si va a sottoscrivere una promessa di acquisto, i soldi siano gia' nel tuo possesso o te li abbiano gia' affidati.

I tempi semmai, sono dettati, dalla parte acquirente.
Lui e' che paga o no...?

Diversamente non si comprende il senso di stipulare la promessa d'acquisto.

Caparra confirmatoria e poi rogito.

Come avviene da oltre duemila anni.
 
Ultima modifica:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
@Rosa1968 posso domandarti come sarebbe dovuto essere sto contratto? Da ignorante la cosa assurda è che appunto la proprietaria in teoria fino a Luglio è bloccata... Ma la cosa è altamente fittizia (se la banca approva il mutuo si va subito a rogito, contestualmente però la proprietaria può far vedere l'appartamento a chi vuole anche subito): se fosse dipeso dalle parti, loro non avrebbero fatto neppure il preliminare, ma è la banca che lo ha preteso; mi pare chiaro, e se poi l'acquirente ci ripensa e non compra più? Non vogliono lavorare gratis... Se firmi qualcosa invece, ti impegni. Cosa manca in tutta questa storia? L'assegno?

Ma a questo punto è meglio così a mio avviso, perchè se da come ha descritto @xman80 questa già vorrebbe bloccare un nuovo appartamento ancor prima di esser certa che il proprio sia praticamente venduto, è chiaro che si tratta di una sprovveduta...

Ma non e' vero assolutamente.

Per la prassi la caparra garantisce la promessa di acquisto.

Il venditore la incassa con pieno titolo.
Avveduto oppure no il negozio e'concluso.

Prende la caparra e la utilizza per prenotare il suo nuovo acquisto.

Se l'acquirente non dara' seguito alla promessa la caparra verra' persa.

In tal caso il venditore, che ha utilizzato quella caparra per prenotare il suo nuovo acquisto, perdera' a sua volta la caparra.
Soldi del primo acquirente che sara' risultato inadempiente.

Queste sono le dinamiche.

In questo contesto oltre alla caparra manca il requisito fondamentale del quando.
Che cagionera' danni e contrasti ad entrambe le parti.
 

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