Io ho visto nascere il grattacielo nel porto di Savona. Già sulla carta era tutto stravenduto (dai 5 agli 8k al metro - per l'attico non era dato a sapersi) e i colleghi che lo avevano in mano si raccomandavano di affrettarsi perché non era rimasto più nulla. Dopo due anni ancora si vedevano annunci sui giornali, finché tutto l'invenduto è stato ceduto a qualche banca/finanziaria (ho sentito dire quasi la metà). L'amministratore di condominio mi confermò a suo tempo che quasi tutti i millesimi erano rappresentati. Però se ci passi davanti sui tanti piani una finestra aperta o illuminata la sera la vedi per miracolo. A naso gli appartamenti sono stati venduti a investitori locali che non sapevano dove mettere i soldi ... Sarà stato un buon investimento? Queste sono le speculazioni che mi lasciano un po' perplesso: ovvio che Milano è un'altra piazza e lascio parlare te.
Vero, Milano è un'altra piazza, ma chi ci vive e lavora sa che oggi è più il mito che la realtà. E' ovvio che parlando con tutto il rispetto chi viene al nord da Reggio Calabria ha l'impressione che qua sia ancora come negli anni passati. Si accorge della realtà quando vede che la gente lavora in qualche call center o poco altro.Il mito è che è il cuore della finanza, della moda e del design. La realtà è che dietro a tutti questi mondi lavora gente che fa tanto figo ma in realtà è sottopagata, con contratti fantasiosi ( e non ti parlo di ventenni), che se vai in giro per strada lo vedi a occhio che il ceto medio non esiste più, che mai come adesso la gente dice di aver visto tanti negozi chiudere e tanti locali "affittasi".
I problemi ci sono anche qua, anche per i professionisti, che hanno visto decuplicare la concorrenza. Io ho iniziato a capire perchè molti giovani anche di qui prendono direttamente la via dell'estero.
Ovvio che di gente che sta bene ce n'è, ma questo accade ovunque, quando si parla di Italia a due velocità.
Pensa che parlavo con un mio amico giornalista, in vacanza....pensavo che questa fosse una categoria privilegiata, che non solo guadagnassero bene ma che con la sua esperienza e qualifica non ci fosse il dubbio se "ricollocarsi". E invece mi ha descritto una realtà a dir poco drammatica e mi ha spiegato che di giornalisti assunti, con un vero contratto ormai ce ne sono pochissimi.E non è colpa della crisi del cartaceo versus web....è un problema molto più generale. Sarà un fallito lui? Può essere....di sicuro i dati che mi ha descritto erano piuttosto circostanziati, c'è da credergli.
Quanto al residenziale è ovvio che poi tutti questi fattori incidano non poco. Milano è piena di invenduto in mano a delle finanziarie, anche nel commerciale. D'altra parte siamo in un ciclo recessivo pesante, è normale che le conseguenze si vedano ovunque, anche nei grandi centri urbani..