Buongiorno a tutti. Vorrei esporvi la mia brutta esperienza con un cliente per avere qualche consiglio.
Sono agente immobiliare a Trieste e l'anno scorso avevo l'incarico verbale per la vendita di un immobile per il quale ho raccolto una proposta a maggio 2012 per la cifra di 250000 €. Le provvigioni che l'acquirente si impegnava di corrisponderci erano di 10000 € IVA inclusa. Con il venditore dovevo accordarmi in seguito visto che non avevamo firmato niente. Ho fatto visionare la proposta al proprietario che l'ha rifiutata dicendo che stava concludendo una trattativa privatamente. Oggi ho controllato al Tavolare e ho visto che l'immobile è stato venduto allo stesso cliente per la cifra di 260000 €, cifra che comunque avrebbe offerto in seguito al rifiuto del proprietario, perché, nonostante il proprietario mi abbia detto che aveva una trattativa privata, gli ho detto che il cliente avrebbe offerto 260000 €. La cosa che mi ha stupito di più è che la transazione risulta essere stata intermediata da un agente immobiliare che era venuto in visita con il cliente spacciandosi per amico. Visto che l'agente immobiliare in questione ha preso, a quanto risulta dall'atto di compravendita, solo 3000 € solo dalla parte acquirente. Vorrei sapere cosa posso fare per avere ciò che mi spetta, che sicuramente non rappresenta la metà delle provvigioni che ha incassato questo agente immobiliare. Volevo anche sapere se si può dimostrare la malafede di tutti compreso questo agente che non ha mai pubblicizzato l'immobile e che ha semplicemente approffittato della situazione.
Vi ringrazio per i consigli.