Secondo dati attendibili, in Italia sono presenti, nella “piazza” immobiliare, circa 39.000 agenzie immobiliari con 70.000 mediatori ( iscritti ) che lavorano in esse.
Cioè, un’agenzia ogni 1.500 abitanti circa. (60.000.000 di residenti/ 39.000.)
A voi, operatori di piccole e medie realtà locali, vi risulta ?
Avete contato quanti colleghi fanno il vostro stesso lavoro?
(… Nelle grandi città, per ovvie ragioni, è impossibile realizzare una simile indagine conoscitiva)
E’ un dato giusto quello sopra riportato oppure è bugiardo in eccesso oppure in difetto?
Il mercato della intermediazione immobiliare appare francamente saturo. E forse anche maturo.
Ma pare che ci sia un dato paradossale su cui riflettere: l’Italia è uno dei Paesi europei dove è maggiore la densità di agenti immobiliari in presenza di una delle più basse percentuali di affari immobiliari intermediati ( il 45% sembra il dato più credibile).Vale a dire, meno affari ma trattati da un maggior numero mediatori. Naturalmente, sappiamo tutti che, il mai risolto problema degli abusivismo (i vari Gino Sottiletta in agguato), è la prima causa delle ridotte proporzioni del volume di intermediato in Italia. Ma questo è un tema scottante da discutere in altro luogo.
E’ il caso, invece, di conoscere come fanno molti agenti immobiliari ad andare avanti, a sbarcare il lunario, con quali armi e con quali segreti, tenendo conto dello stallo del mercato, delle 1.500 -2.000 euro di spese fisse mensili ( minimo) e la contestuale spremitura fiscale fino all'ultima goccia di sangue.
Combattenti?
Guerrieri?
Eroi?
Benefattori dell’umanità?
O, più prosaicamente, il segreto di questo mistero risiede nella secolare e italica capacità di soffrire e di arrangiarsi per potersi conservare il posto di lavoro?