E' nell'interesse dell'acquirente conoscere lo stato di diritto, prima di procedere con la compravendita.
La questione posta in partenza è molto delicata perchè si tratta di due diritti costituzionalmente garantiti che entrano in contrasto:
1. Il diritto della proprietà privata (art. 43)
2. I doveri genitoriali (art. 30)
La proprietà non è una forma di sovranità sui beni, ma è un diritto che deve armonicamente inserirsi nel più ampio contesto sociale e non contrastare con esso. Per il proprietario vi sono non solo diritti (o meglio facoltà, espressione del diritto di proprietà), ma anche doveri, che renderanno il diritto di proprietà non solo utile per il proprietario, ma anche per la società.
Le limitazioni cui va incontro il proprietario di immobili o fondi, sono fondamentalmente di due categorie:
1. Limiti imposti per ragioni di pubblico interesse.
2. Limiti imposti per salvaguardare i concorrenti diritti di altri soggetti privati.
La legge determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. Nei casi previsti dalla legge, la proprietà può essere espropriata per motivi di interesse generale. Compare quindi il riconoscimento costituzionale del diritto di proprietà, accanto alla necessità di trovare un equilibrio con la sua funzione sociale, che fa sì che vengano presi in considerazione interessi differenti da quelli del proprietario.
La norma di carattere generale (832cc) vieta al proprietario di compiere atti di emulazione che sono "atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri" (divieto di atti emulativi).
Il proprietario, infatti, del suo bene, può farne ciò che vuole, ma non può compiere degli atti allo scopo di arrecare danno ad altri.
Pertanto, qualora non vi sia una reale e perentoria necessità contingente del venditore di poter fruire del valore del bene immobile verranno anteposti i diritti del singolo che conciliano con gli interessi di carattere pubblico, ovvero il diritto di un domicilio per agevolare il pieno sviluppo della persona e garantire la pubblica sicurezza (un senzatetto è potenzialmente pericoloso a causa delle manifeste condizioni di indigenza).
Conseguentemente, un giudice, prima di autorizzare un provvedimento di sfratto coattivo da parte delle forze dell'ordine, per far sloggiare i figli del venditore, valuta il caso specifico e potrebbe non autorizzarlo ove si presentino determinate condizioni.
Pertanto un acquirente poco attento a queste dinamiche potrebbe andare incontro a serie difficoltà nel liberare l'immobile legittimamente acquistato, il quale potrà eventualmente chiedere la revoca del contratto di vendita per inadempienza dei termini con restituzione delle somme versate (ma sono grane inaspettate cui sarebbe meglio evitare di ritrovarsi coinvolti).
Per concludere, i consigli da dare ad un compratore sono:
- Informarsi sulle dinamiche familiari del proprietario, per accertarsi che nell'immobile non risiedano, o siano domiciliate, altre persone che potrebbero avanzare diritti nei confronti del venditore (esempio figli non indipendenti economicamente, e poco importa che abbiano 30/40 o addirittura 50 anni).
- Inserire clausola di scioglimento nel caso l'abitazione non venisse consegnata "libera" entro una certa data.
- Eventualmente, una clausola di risarcimento per ogni giorno trascorso oltre il termine di consegna previsto (esempio 100euro/giorno).