Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
condivido, sono d'accordo:ok:
Il mercato immobiliare sta andando nella direzione del mercato mobiliare. Questo comporterà trasparenza del mercato e analisi e valutazioni oggettive.
Un segnale è dato anche dai fondi immobiliari che poco investono in Italia per la forte carenza di trasparenza e verificabilità delle valutazioni. si andrà quindi verso una maggiore specializzazione e saranno richieste professionalità e competenze sempre più specifiche e aggiornate.
La partenza, per tutti i professionisti del mercato immobiliare, è la capacità di redigere valutazioni immobiliari secondo gli standard internazionali, come accade nei mercati esteri più evoluti del nostro (e ci vuole poco).
Anche nel settore immobiliare vale la tua citazione
Worren Buffet, la diversificazione è un paracadute contro l'ignoranza finanziaria
e ritengo che l'agente immobiliare dovrà proprio fare questo
Chi sa e comprende non spreca risorse puntando alla disperata un po' qua e un po' là ma concentra le proprie risorse sul cavallo che sa vincente.
:ok:
per i motivi sopra esposti spero si cambi quanto prima la seconda parte del tuo ragionamento
Mentre gli investimenti borsistici richiedono una preparazione notevole e la comprensione di alcuni meccanismi che regolano i mercati, per la bontà dell'acquisto immobiliare è richiesto solamente un po' di buonsenso e del tempo per valutare quale immobile è maggiormente in grado di soddisfare le esigenze dell'investitore.
perchè stiamo andando verso un'evoluzione del mercato in cui buonsenso e soggettività non potranno trovare, finalmente, più applicazione

:stretta_di_mano:
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Splendida analisi la tua.
Mi viene da pensare...chi è causa dei suoi mal pianga se stesso...ma sarebbe come sparare sulla croce rossa e mio malgrado quel mesto mezzo di locomozione siamo noi!
Se vuoi buttar via 10 minuti di tempo ti chiedo una cortesia.
Nella discussione intitolata "ora vi insegno a stare al mondo" Granducato mi chiedeva del trattamento fiscale negli usa in merito agli investimanti da parte di stranieri sul territorio americano.
E' un po' lunghetto ma fa ben comprendere quale grado di conoscenza e professionalità spesso i colleghi di oltreoceano siano in grado di fornire ai propri clienti.
Premetto che l'avvocato Lehman è più che altro un consulente che un'agente ma ti rendi subito conto delle differenze.
Il risultato?
...loro professionisti, noi ausiliari del commercio...ausiliari capisci, nemmeno commercianti...
Scherzi a parte...
Non rappresentiamo una categoria "forte", giornalisti, avvocati, notai, geometri, architetti, commercialisti, loro lo sono, noi no.
Quali albi sono stati soppressi o trasferiti ad amministrazioni diverse?
Siamo in compagnia degli imbottigliatori, panificatori, spedizionieri, stimatori e pesatori pubblici.
Non me ne vogliano gli appartenenti alle sopracitate categorie ma...qual'è la differenza di interessi e di capitali che muove un imbottigliatore? ...e quali un Agenti Immobiliari?
Non siamo uniti anzi, troppo spesso siamo più che altro in guerra tra di noi.
Chi ci rappresenta è un collega e sovente è anche troppo impegnato a difendere i propri interessi personali a discapito di quelli che dovrebbero essere i suoi rappresentati.
Paradossalmente le modifiche apportate alla nostra categoria dal decreto Bersani e successive, con l'obbligo di rispondere in solido ecc, ecc è stato il primo ed unico avvicinamento allo status di professionisti...pensa come siamo messi...
E lasciamo perdere quanto questa professionalità (non intendo quella personale ma bensì quella percepita dall'utente nei confronti della categoria) verrà ulteriormente spinta verso il basso con l'apertura agli agenti stranieri che potranno esercitare da noi con i requisiti (e già non erano molti) richiesti
nel loro paese di origine.
Negli usa la funzione che quì è affidata al notaio la svolgono i colleghi.
...solo che loro si offenderebbero se sapessero che li chiamiamo così!
Noi rappresentiamo la versione moderna del "marussee" ovvero il commerciante di bestiame che vendeva al mercato e per cui il contratto era costituito da uno sputo nella mano e dalla successiva stretta alla mano del compratore che a sua volta aveva fatto lo stesso.
Quanto segue è ovviamente una provocazione ma il boom del settore del 2002/2007 ha indotto molti ad improvvisarsi "professionisti" o peggio, guru del mercato.
Qui in lombardia un noto macellaio della zona che mai aveva operato nell'immobiliare e con nessuna conoscenza specifica, vedendo calare il suo giro d'affari relativo al commercio delle carni ha chiuso bottega e il giorno dopo si è presentato in veste di professionista, ha cambiato gli arredi e viaaa...abbiamo assistito all'introduzione della provvigione "un tanto al chilo"...
Forse sbaglio ma mi sembra che ci sia una certa affinità tra i tui ragionamenti e quelli che di solito faccio anch'io.
Sarei veramente curioso di sapere cosa ne pensi del post che ti ho indicato.
Grazie.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Forse sbaglio ma mi sembra che ci sia una certa affinità tra i tui ragionamenti e quelli che di solito faccio anch'io.
Non sbagli affatto ;)
Condivido l'analisi al 100% e, come credo tu abbia notato in altre discussioni con questo argomento, cerco sempre di proporre soluzioni.
A mio parere, come in altre occasioni, questa deve essere, purtroppo, una "rivoluzione" che parte dal basso e quindi ognuno di noi professionisti (di ogni tipo) deve iniziare a prendersi le proprie responsabilità proponendo con decisione la propria idea e con la massima apertura al dialogo ed al confronto. Attendere che si attivino ordini e associazioni di categoria credo sia una pia illusione, purtroppo. Inoltre ritengo che sia indispensabile creare rete e collaborazioni non solo fra colleghi ma tra le varie figure professionali.
Per iniziare ...


Sarei veramente curioso di sapere cosa ne pensi del post che ti ho indicato.
a questo punto non mi posso tirare indietro ...:p
volentieri ci darò un'occhiata e vedrò di intervenire ;)
ciao :stretta_di_mano:
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Inoltre ritengo che sia indispensabile creare rete e collaborazioni non solo fra colleghi ma tra le varie figure professionali.
:applauso:

Credo anch'io che creare la rete sia se non soluzione almeno il primo passo nella direzione giusta.
Nei paesi sassofoni lo fanno già e negli usa è normale entrare in uno studio immobiliare, fissare degli appuntamenti per vedere degli immobili e scoprire che ad ogni visita interviene un professionista diverso.
A nessuno viene in mente di "rubare" il cliente al collega anche perchè non è possibile, non è così che funziona...
C'è anche da dire che un momento di crisi non è certo il terreno più fertile per la nascita di una nuova coscienza professionale.
In più i segnali che ci provengono dalle disposizioni europee in materia (leggi apertura agli agenti provenienti dall'estero senza verifica dei requisiti richiesti a livello nazionale)non mi sembra che vadano nella direzione di una riqualificazione della categoria, anzi...mi sembra più un abbattimento della già scarsa tutela di cui godevamo.
La cosa che però più mi lascia imperplessito è L'apparentemente scarso interesse da parte di chi dovrebbe averne...e molto.
Leggo post dove si dice che il made in italy immobiliare non tramonterà mai, oppure che è la fine di un settore, che bisogna cambiare lavoro...ma proposte per riuscire ad imprimere una direzione diversa e più sana, pochine...
Io ho provato a fare la mia, 300 visite, 3 risposte e una era per chiedermi di qualificarmi meglio, non mancherò di farlo appena avrò capito come dovrei farlo...nel frattempo mi scuso per il ritardo.
Non che credessi di aver chissà quale miracolosa soluzione ma almeno ho tentato di fare una proposta, 3 risposte onestamente mi fanno pensare che ai più vada bene anche così o che si siano rassegnati all'inevitabile.
Sai cosa si dice del Titanic?
Che in sala comandi avessero avvistato l'iceberg ma una brusca manovra avrebbe intimorito gli ospiti, così si decise di proseguire diritti, tanto la nave era a detta di tutti, inaffondabile.
...avanti tutta allora...e buona fortuna...
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A nessuno viene in mente di "rubare" il cliente al collega anche perchè non è possibile
Vero. e quanto affermi, vediamo se riesco spiegarmi bene, è segnale di umiltà, coscienza dei propri mezzi, consapevolezza delle proprie capacità e competenze, rispetto, sicurezza ... quella bella parola che spesso viene male usata: la professionalità! :fico:
ma qui ci sta pure l'italica tendenza a svicolare, evitare ... che a volte può andar bene ma nelle giuste dosi



Io ho provato a fare la mia, 300 visite, 3 risposte e una era per chiedermi di qualificarmi meglio
e ti lamenti ?a me capita pure di peggio, anche nessuna risposta ... che molte volte è molto meglio, o meno peggio, di certe rispostacce.
Finchè non mi stuferò però continuerò a segnalare, c'è responsabilità anche nel non rispondere, nel non partecipare ... a molti sfugge che siamo in una vetrina pubblica ;)

Prima ho provato a leggere la tua discussione ma mi sono disarmato di fronte alla lunghezza del tuo ultimo post :shock: ci riprovo ora ma ti consiglio di dire le cose un pò alla volta così da concentrare l'attenzione su pochi punti alla volta ...:stretta_di_mano:
adesso riprovo ad affrontare il "mattone" :^^:
ciao
 

Mil

Membro Senior
La risponda è: dipende. Il mattone è bene rifugio se la piazza in cui si trova è appetibile. E noi come Italia non siamo affatto una piazza appeditibile, nè per gli italiani (che soffrono il divario tra i loro redditi reali, concreti e i prezzi stellari delle abitazioni), nè tantomeno per gli stranieri. Quindi tra non molto la nostra situazione sarà molto simile a quella spagnola, con una marea di case costruite e nessuno capace di comprarle per il gap abissale tra stipendi medi e costi delle case. Per la Grecia è diverso: il crollo dei prezzi ha mosso gli stranieri a comprare là, uso depandance. Ma noi non siamo a questo punto, siamo allo stadio precedente: nessuno compra e nessuno vende. Però i prezzi sono sempre quelli. Che dire? Andiamo avanti così...tanto tra non molto i prezzi crolleranno per forza, e allora sì che forse verranno i cinesi a comprare le case a Roma. Ma adesso no, non sono mica scemi!
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
dopo la diagnosi il malato si aspetta la cura, soprattutto da un professionista.Quindi dobbiamo solo aspettare l'inevitabile o si può fare qualcosa?Se un cliente viene da te a chiedere una consuenza per il suo immobile cosa gli consigli oggi? GrazieCiao
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
dopo la diagnosi il malato si aspetta la cura, soprattutto da un professionista.Quindi dobbiamo solo aspettare l'inevitabile o si può fare qualcosa?Se un cliente viene da te a chiedere una consuenza per il suo immobile cosa gli consigli oggi? GrazieCiao
 

Mil

Membro Senior
Certo la cura non è affatto semplice, soprattutto quando gli interessi in gioco sono diametralmente opposti. E' evidente che chi vende magari ha acquistato in periodi di forte speculazione e ora non vuole arrendersi all'idea che non realizzerà più. D'altro canto chi deve comprare aspetta che i prezzi scendano, perchè gli sembrano (in gran parte lo sono ancora) troppo elevati. Io in parecchi casi consiglio l'uovo oggi, cioè se trovi uno che compra e ti fa un'offerta anche parecchio bassa (specie se non deve chiedere un mutuo) accetta subito, perchè tra non molto l'offerta sarà ancora più bassa o peggio non ci sarà. Qualcuno che due anni fa non mi prendeva sul serio e diceva che sprizzavo jella adesso mi crede, perchè come Pinocchio ha mangiato prima le pere e poi si è dovuto accontentare a malincuore dei torsoli.
Credo che questo atteggiamento possa già contribuire a sbloccare la situazione, soprattutto su case nuove. Per gli edifici non nuovi si tratta spesso di gente che mette in vendita ma che in realtà non ha proprio bisogno urgente di incassare del denaro. Vende per non avere rotture, perchè l'affitto ti dà un sacco di grane etc. Qui è un po' più dura...nonostante case in classe F sono convinti di avere comunque delle regge, pure se in periferia e in posti oggettivamente orribili. Però vedo che qualcosa si sta muovendo, a volte si può riuscire a mettere d'accordo domanda e offerta.Milano però è un caso a sè...magari rimangono i cartelli un anno, ma la gente è comunque convinta che qua sia come negli anni passati, quando le case andavano via come il pane...
Poi ovviamente tra Milano e Roma c'è quella percentuale abbastanza alta di gente che chissà come ha di soldi, tanti soldi. Certo questo falsa il mercato, perchè a quelli dei prezzi alti non gliene frega nulla, gli interessa solo dare una ripulitina...non so se mi spiego.
Però in generale credo sia compito di Agenti Immobiliari, architetti e geometri creare fronte comune sul versante prezzi, nei limiti del ragionevole. Anche se non conviene.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Sposo in pieno questa valutazione, anche perché è la stessa che faccio io da qualche anno. Anzi, la trovo anche abbastanza soft, visto che prende in considerazione Milano e Roma. Figuratevi cosa succede già ora nelle campagne e nelle periferie di città più piccole, magari anche al sud Italia...

Non è questione di essere dei profeti, i numeri parlano chiaro, anche per chi è a digiuno di concetti di finanza immobiliare, cicli economici, ecc..
 

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