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Il mercato immobiliare è uno dei grandi sofferenti del 2012 e secondo l'indagine annuale di idealista sul sentiment degli operatori del settore, la fiducia è letteralmente crollata.
Ma il problema principale non sembra essere quello dei prezzi troppo alti: mutui e sfiducia nel futuro affossano il settore.
Mutui o prezzi?
Il progressivo peggioramento della situazione delle compravendite per gli addetti ai lavori è imputabile al credit crunch (47,8%) che incide in maniera preponderante sulle operazioni, i prezzi alti degli immobili incidono meno (38,2%) rispetto alla scorsa rilevazione.
Secondo vincenzo de tommaso dell’ufficio studi di idealista.it: “mentre fino a ieri l’accesso all’abitazione di proprietà era garantita dal credito, adesso questo passaggio è assolutamente ostacolato. Inoltre, anche a fronte di sconti elevati, i differenziali sui mutui applicati dalle banche annullano l’effetto repricing, a dimostrazione che un buon mutuo è più importante del prezzo”.
Forte diminuzione delle compravendite nella prima metà del 2012 per la maggior parte degli operatori: il 53% del panel accusa un calo pari a più del 20%; si assottiglia il gruppo di quanti invece avevano visto un incremento degli affari nella prima parte dello scorso anno, solo il 15,5% dei rispondenti, erano più del doppio un anno fa.
Proprio sul fronte dei prezzi emerge un ulteriore elemento di novità rispetto alla scorsa rilevazione, sale il numero di operatori che si aspettano “rivoluzioni” (22,9%) prevedendo una forte riduzione dei valori, ma restano improntate alla cautela le opinioni della maggior parte degli operatori che parlano correzioni moderate o quotazioni stabili per i mesi a venire.
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Ma il problema principale non sembra essere quello dei prezzi troppo alti: mutui e sfiducia nel futuro affossano il settore.
Mutui o prezzi?
Il progressivo peggioramento della situazione delle compravendite per gli addetti ai lavori è imputabile al credit crunch (47,8%) che incide in maniera preponderante sulle operazioni, i prezzi alti degli immobili incidono meno (38,2%) rispetto alla scorsa rilevazione.
Secondo vincenzo de tommaso dell’ufficio studi di idealista.it: “mentre fino a ieri l’accesso all’abitazione di proprietà era garantita dal credito, adesso questo passaggio è assolutamente ostacolato. Inoltre, anche a fronte di sconti elevati, i differenziali sui mutui applicati dalle banche annullano l’effetto repricing, a dimostrazione che un buon mutuo è più importante del prezzo”.
Forte diminuzione delle compravendite nella prima metà del 2012 per la maggior parte degli operatori: il 53% del panel accusa un calo pari a più del 20%; si assottiglia il gruppo di quanti invece avevano visto un incremento degli affari nella prima parte dello scorso anno, solo il 15,5% dei rispondenti, erano più del doppio un anno fa.
Proprio sul fronte dei prezzi emerge un ulteriore elemento di novità rispetto alla scorsa rilevazione, sale il numero di operatori che si aspettano “rivoluzioni” (22,9%) prevedendo una forte riduzione dei valori, ma restano improntate alla cautela le opinioni della maggior parte degli operatori che parlano correzioni moderate o quotazioni stabili per i mesi a venire.
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