Rockydj

Membro Junior
Privato Cittadino
Buonasera,

chiedo a voi perchè sto vivendo un vero e proprio incubo. Riassumo in breve il problema:

abbiamo deciso di acquistare casa, con tanti sacrifici, e ci siamo affidati ad un'agenzia immobiliare per l'acquisto di una casetta in centro. Abbiamo fatto una proposta, accettata e formalizzata con regolare preliminare di vendita e versamento di caparra confirmatoria. Per motivi vari, assolutamente non dipendenti da me, i tempi della trattativa si sono allungati andando oltre un mese alla data di conclusione prevista dal preliminare (non indicata come "termine essenziale").

Non avendo ricevuto alcun ripensamento o comunicazione che facesse pensare in tal senso da parte del venditore, ho completato le pratiche per il mutuo e fissato la data per la perizia. Qui ho scoperto con stupore che il venditore ha considerato chiusa la trattativa e non intende più vendere.

Le domande sono:
- può farlo?
- qualora non permettesse di fare la perizia, quali diritti avrei?
- qualora permettesse di fare la perizia e cambiasse idea dopo la concessione del mutuo, quali diritti avrei?

Ho la quasi certezza che il soggetto ha condotto una trattativa alle mie spalle con una proposta probabilmente più alta e stia cercando di uscirne senza conseguenze

Grazie per l'attenzione, confido nei vostri buoni consigli
 

Rockydj

Membro Junior
Privato Cittadino
Abbiamo firmato un preliminare di compravendita, dove c'era scritto che il tutto andava completato dinanzi al notaio entro il 31 gennaio. La banca ci ha richiesto dei documenti che non erano stati forniti dall'Agenzia Immobiliare, quindi il tutto è slittato perchè la pratica mutuo non si poteva completare.

Se l'agenzia li aveva e non me li ha dati o se il venditore non li ha forniti all'agenzia non mi è dato sapere. Fatto sta che io non avevo questi documenti e a questo punto ho forti dubbi che tutte le scuse accampate ad ogni mia richiesta, fossero solo pretesti per fare slittare la consegna dei documenti (e quindi la sottoscrizione del mutuo) oltre la data prevista sul preliminare.

Sottolineo che non ho mai ricevuto ripensamenti formali da parte del venditore, ma solo verbalmente e che la caparra non è stata tra l'altro nemmeno restituita.

Da quel che ho avuto modo di leggere, se sul preliminare non è indicata un "termine essenziale", la data di termine viene prorogata fino ad un anno, in assenza di un ripensamento formale di una delle due parti che - ad oggi - non c'è stato.
 

RhPositivo

Membro Attivo
Professionista
Se non avete firmato la proroga, di comune accordo, allora non ha più nessun obbligo di continuare e il suo volere è insindacabile. Non so che dirti, senti un legale se vale la pena. Bisogna sempre stare larghi quando di decidono date
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buonasera,

chiedo a voi perchè sto vivendo un vero e proprio incubo. Riassumo in breve il problema:

abbiamo deciso di acquistare casa, con tanti sacrifici, e ci siamo affidati ad un'agenzia immobiliare per l'acquisto di una casetta in centro. Abbiamo fatto una proposta, accettata e formalizzata con regolare preliminare di vendita e versamento di caparra confirmatoria. Per motivi vari, assolutamente non dipendenti da me, i tempi della trattativa si sono allungati andando oltre un mese alla data di conclusione prevista dal preliminare (non indicata come "termine essenziale").

Non avendo ricevuto alcun ripensamento o comunicazione che facesse pensare in tal senso da parte del venditore, ho completato le pratiche per il mutuo e fissato la data per la perizia. Qui ho scoperto con stupore che il venditore ha considerato chiusa la trattativa e non intende più vendere.

Le domande sono:
- può farlo?
- qualora non permettesse di fare la perizia, quali diritti avrei?
- qualora permettesse di fare la perizia e cambiasse idea dopo la concessione del mutuo, quali diritti avrei?

Ho la quasi certezza che il soggetto ha condotto una trattativa alle mie spalle con una proposta probabilmente più alta e stia cercando di uscirne senza conseguenze

Grazie per l'attenzione, confido nei vostri buoni consigli
In linea di principio ed in assenza di una clausola risolutiva espressa che renda appunto il termine essenziale, il superamento dei termini stabiliti nel contratto preliminare per la sottoscrizione del rogito non determina automaticamente la risoluzione. È necessario inviare una diffida ad adempiere che conceda ulteriori 15 giorni prima di dichiarare la risoluzione per inadempimento.

Ovviamente, come già ti è stato suggerito, è necessario considerare attentamente tutti i contenuti del contratto. Valuta la possibilità di consultare al riguardo un legale.
 

Rockydj

Membro Junior
Privato Cittadino
Perfetto, come pensavo. Consulterò un legale

Nel frattempo, per curiosità....qualora dovessi ricevere nei prossimi giorni una diffida ad adempiere entro 15 giorni, l'aver richiesto il mutuo è sufficiente? Perchè per l'erogazione dei fondi credo ci vogliano più di 15 giorni a causa delle tempistiche della banca
 

RhPositivo

Membro Attivo
Professionista
Perfetto, come pensavo. Consulterò un legale

Nel frattempo, per curiosità....qualora dovessi ricevere nei prossimi giorni una diffida ad adempiere entro 15 giorni, l'aver richiesto il mutuo è sufficiente? Perchè per l'erogazione dei fondi credo ci vogliano più di 15 giorni a causa delle tempistiche della banca
no
Calcola che solo sederti nell'ufficio di un legale, ti costerà almeno 300 euro... Pensa se ti saluta e apre la bocca come lievita il conto...
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Perfetto, come pensavo. Consulterò un legale

Nel frattempo, per curiosità....qualora dovessi ricevere nei prossimi giorni una diffida ad adempiere entro 15 giorni, l'aver richiesto il mutuo è sufficiente? Perchè per l'erogazione dei fondi credo ci vogliano più di 15 giorni a causa delle tempistiche della banca

Probabilmente sarà necessario comunicare per iscritto al venditore che le problematiche legate ai ritardi dipendono esclusivamente dalla di lui inerzia...

Ovviamente se stiamo parlando della casa della tua vita a cui non vuoi assolutamente rinunciare, anche a rischio di un contenzioso. In caso contrario valuta anche la possibilità di recuperare bonariamente la tua caparra, rivolgendo la tua attenzione su altro immobile... di case in vendita ce ne sono tante...

In bocca al lupo...
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Abbiamo firmato un preliminare di compravendita, dove c'era scritto che il tutto andava completato dinanzi al notaio entro il 31 gennaio. La banca ci ha richiesto dei documenti che non erano stati forniti dall'Agenzia Immobiliare, quindi il tutto è slittato perchè la pratica mutuo non si poteva completare.

Se l'agenzia li aveva e non me li ha dati o se il venditore non li ha forniti all'agenzia non mi è dato sapere. Fatto sta che io non avevo questi documenti e a questo punto ho forti dubbi che tutte le scuse accampate ad ogni mia richiesta, fossero solo pretesti per fare slittare la consegna dei documenti (e quindi la sottoscrizione del mutuo) oltre la data prevista sul preliminare.

Sottolineo che non ho mai ricevuto ripensamenti formali da parte del venditore, ma solo verbalmente e che la caparra non è stata tra l'altro nemmeno restituita.

Da quel che ho avuto modo di leggere, se sul preliminare non è indicata un "termine essenziale", la data di termine viene prorogata fino ad un anno, in assenza di un ripensamento formale di una delle due parti che - ad oggi - non c'è stato.
Vediamo..per la seconda volta.
La terza non ci sara'
DEVO leggere le carte.
Perche invece di descrivere non fai una bella foto
alla proposta ?
Si ?
 

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