Le clausole sospensive non le abbiamo "inventate" noi agenti immobiliari, ma fior di notai e avvocati, compresi quelli delle associazioni, e sono nate perchè, durante e dopo la crisi del 2010, le banche erano estremamente aleatorie nel rilascio dei mutui, cambiando idea ogni due per tre, a volte anche appena prima del rogito (capitato personlamente), quindi hanno una ratio.
Ovviamente lui lo ha pensato perchè si parla sempre di raddoppio della caparra per inadempienza del venditore.
LO era una volta, ma il mondo cambia e cambiano le necessità delle persone che vogliono comprare un immobile, per cui, a volte, si utilizzano le clausole sospensive.
Ciao
@Bagudi rispetto le idee di tutti, ho detto la mia sul punto anche se riportare da parte tua solo il "tra parentesi" eclissa totalmente il resto del mio commento (che a quanto pare ti ha urtato tremendamente stando all'emoji utilizzato
) che è semplicemente una risposta all'utente
@AG64 il quale si lamenta di aver firmato un contratto predisposto da un nostro collega che (pare) abbia tanti punti di incertezza ma uno in particolare e cioè il modo in cui la sospensiva è stata scritta, che lascia in stallo la situazione e gli crea disagio.
In merito alla non consegna dell'assegno (ripeto tema proposto da
@AG64 ), su questo mi sono espresso ; l'assegno, a mio avviso, andava consegnato anche in presenza di sospensiva e poi, eventualmente restituito a seguito di avveramento o meno etc etc.
Veniamo al "tra parentesi"
Vi chiedo, il codice civile dice espressamente che in presenza di un mediatore ed un contratto da esso predisposto con sospensiva (a questo puntodi qualsiasi genere) l'assegno, per legge, non va assolutamente consegnato dal mediatore alle parti? Questa è la legge? O questa è una pratica, di cui non discuto la validità, il fine etc., ma pur sempre pratica è?
Sinceramente, ve lo chiedo perchè non lo so. Grazie.