Buonasera a tutti . E' il mio primo intervento (anche se ho letto spesso su questo forum).
La tematica e' stata già affrontata ma in questo caso c'e' una differenza con quello che ho letto finora. In pratica ho versato un assegno di 5000 euro alla proposta d'acquisto regolarmente accettata tramite telegramma e firma da parte del venditore.
Al momento dell'accettazione ho versato le provvigioni (poco più di 15.000 euro) all ' AI (come richiesto nel modulo di proposta d'acquisto).Sulla stessa proposta c'e' scritto testualmente : "la somma di cui al punto a) (quello relativo al versamento dei 5000 euro) e al punto b) ove prevista (era una cifra che avrei consegnato entro una certa data) ,diverrà caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) ,con l'avvenuta conoscenza,da parte del proponente,dell'accettazione della presente proposta d'acquisto,che costituirà quindi CONTRATTO PRELIMINARE" .Adesso il venditore mi comunica che c'e' il rischio che non venda più la casa perché si stanno verificando problemi con la casa che a sua volta sta tentando di acquistare a causa di una richiesta di condono che potrebbe non essere accettata.
La domanda di condono edilizio è stata presentata nel maggio 2004 in maniera corretta con i parametri della legge nazionale Successivamente la regione Lazio ha cambiato il parametro inerente la cubatura (dai 750metri cubi a 450 metri cubi); Il rilascio della concessione in sanatoria potrebbe essere bloccato per questo motivo anche se parlando con numerosi tecnici sembrerebbe non possa accadere e se anche fosse ci sono tutte le condizioni per fare opposizione e vedere rilasciata tale concessione. Inoltre su questa stessa casa c’e’ una acquisizione gratuita da parte del Comune di Roma e si stanno portando avanti le pratiche di disacquisizione .
Ovviamente , se la cosa non andasse in porto, io vorrei evitare di rimetterci dal momento che un’ eventuale restituzione del doppio della caparra non coprirebbe le spese delle provvigioni già versate .La differenza con gli altri casi che ho letto su questo forum e’ che l’agente che cura l’acquisto da parte mia è la stessa persona che cura l’acquisto da parte del mio venditore della casa da condonare. Quindi l’ AI secondo me non avrebbe dovuto proporre un acquisto al mio venditore (che a sua volta non avrebbe accettato la mia proposta senza avere prima a disposizione una casa da comprare ) dal momento che la casa non aveva i presupposti per essere venduta. Questo ha danneggiato il mio venditore , ma indirettamente anche me perché le due vendite erano ovviamente vincolate l’un l’altra.
Mi piacerebbe avere le vostre opinioni in merito a come dovrei comportarmi.
Grazie a
La tematica e' stata già affrontata ma in questo caso c'e' una differenza con quello che ho letto finora. In pratica ho versato un assegno di 5000 euro alla proposta d'acquisto regolarmente accettata tramite telegramma e firma da parte del venditore.
Al momento dell'accettazione ho versato le provvigioni (poco più di 15.000 euro) all ' AI (come richiesto nel modulo di proposta d'acquisto).Sulla stessa proposta c'e' scritto testualmente : "la somma di cui al punto a) (quello relativo al versamento dei 5000 euro) e al punto b) ove prevista (era una cifra che avrei consegnato entro una certa data) ,diverrà caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) ,con l'avvenuta conoscenza,da parte del proponente,dell'accettazione della presente proposta d'acquisto,che costituirà quindi CONTRATTO PRELIMINARE" .Adesso il venditore mi comunica che c'e' il rischio che non venda più la casa perché si stanno verificando problemi con la casa che a sua volta sta tentando di acquistare a causa di una richiesta di condono che potrebbe non essere accettata.
La domanda di condono edilizio è stata presentata nel maggio 2004 in maniera corretta con i parametri della legge nazionale Successivamente la regione Lazio ha cambiato il parametro inerente la cubatura (dai 750metri cubi a 450 metri cubi); Il rilascio della concessione in sanatoria potrebbe essere bloccato per questo motivo anche se parlando con numerosi tecnici sembrerebbe non possa accadere e se anche fosse ci sono tutte le condizioni per fare opposizione e vedere rilasciata tale concessione. Inoltre su questa stessa casa c’e’ una acquisizione gratuita da parte del Comune di Roma e si stanno portando avanti le pratiche di disacquisizione .
Ovviamente , se la cosa non andasse in porto, io vorrei evitare di rimetterci dal momento che un’ eventuale restituzione del doppio della caparra non coprirebbe le spese delle provvigioni già versate .La differenza con gli altri casi che ho letto su questo forum e’ che l’agente che cura l’acquisto da parte mia è la stessa persona che cura l’acquisto da parte del mio venditore della casa da condonare. Quindi l’ AI secondo me non avrebbe dovuto proporre un acquisto al mio venditore (che a sua volta non avrebbe accettato la mia proposta senza avere prima a disposizione una casa da comprare ) dal momento che la casa non aveva i presupposti per essere venduta. Questo ha danneggiato il mio venditore , ma indirettamente anche me perché le due vendite erano ovviamente vincolate l’un l’altra.
Mi piacerebbe avere le vostre opinioni in merito a come dovrei comportarmi.
Grazie a