La banca non ha alcun obbligo ad accettare questa dichiarazione perché non è un ente pubblico. Nei loro confronti non opera quindi il principio dell’equivalenza delle autocertificazioni fatte dal cittadino in merito ad atti o fatti di sua conoscenza rispetto alle attestazioni rilasciate direttamente dagli enti, cosa che invece è prescritta dalla legge nei confronti degli enti pubblici (come ad esempio l’Agenzia delle Entrate).La dichiarazione di successione non c'entra nulla. Essa infatti può essere presentata da un qualunque erede che se ne assume la responsabilità.
La banca chiede la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che è un atto di potente valenza e grande resposnsabilità civile epenle, compresi i testimoni.
I notai sanno cosa vuol dire ed i testimoni non possono essere familiari.
persone quindi che si assumono davanti ad un pubblico ufficiale ( il notaio ) l'onere e la responsabilità di fare la dichiarazione. La dichiarazione di successione è un atto fiscale, non probante sotto nessuno aspetto.
Informati.
Le banche possono consentire anche la movimentazione dei risparmi agli eredi anche prima della presentazione della dichiarazione di successione soprattutto nel caso di conti correnti cointestati a firma disgiunta.
Cmq ogni istituto adotta una sua politica...