Quoto @pinacio sulla leggittimità del condono anche se presentata da soggetto diverso del proprietario ma vorrei aggiungere delle mie considerazioni personali ..
Rosa scusami ma quello che dici è giusto riguardo una compravendita di un immobile residenziale ma qui hanno fatto un atto di acquisto di un terreno omettendo un manufatto per il quale era stata presentata una domanda di sanatoria edilizia .....
analizzando queste differenze si può, forse e dico forse, iniziare un ragionamento per focalizzare il problema
una domanda di condono è paragonabile ad un atto unilaterale di richiesta che non è detto che possa essere accolta, quindi in nessun caso può eguagliare o sostituire una concessione edilizia (vero in realtà che il primo condono andava in deroga a tutti gli strumenti urbanistici cosa che non è avvenuta con i condoni successivi).
La domanda che viene spontanea è per quale motivo il notaio abbia optato per una compravendita di un terreno rispetto ad un immobile residenziale ...???
forse gli è stato omesso? forse in quell'epoca da una visura catastale non si poteva evincere che una particella dal catasto terreni era passata all'urbano? ...
se per l'immobile in oggetto era stata presentata regolare domanda di condono, alla stessa oltre i pagamenti dell'oblazione e gli oneri concessori e diritti di segrateria ( nell'85 potevano andare bene anche gli acconti) la cosa che non poteva mancare è l'accatastamento che inevitabilmente sarebbe dovuto emergere anche da una semplice visura ... p.lla che dal catasto terreni sarebbe dovuta passare all'urbano ...
Diciamo che l'errore del notaio ci potrebbe stare se non si è avvalso di un visurista (ora è tutto informatizzato ma prima esisteva prettamente il cartaceo) e soprattutto se al Notaio è stato omessa l'esistenza del fabbricato abusivo
Un omissione delle parti o errore nel consigliare del Notaio????
stà di fatto che le perplessità attuali del Comune sono più che leggittime e motivate ....
(lascio da parte per ora l'aspetto fiscale che è una naturale conseguenza, acquistare un terreno o un abitazione sono due cose diverse considerando anche il fatto che con riferimento al primo condono i Notai potevano stipulare anche in assenza di concessione in sanatoria allegando la semplice domanda di condono e i pagamenti ad essa riferiti) ...
Se non ricordo male uno dei requisiti per considerare valida una richiesta di concessione in sanatoria consiste nel presupposto che l'opera abusiva doveva essere conforme alle normative edilizie riferite all'epoca o meglio vigenti nel momento in cui si richiedeva la sanatoria ..... (marginale nel caso di questo 3D) ma soprattutto che elemento essenziale per l'ottenimento di una concessione in sanatoria è la perdurata presenza del manufatto abusivo non solo al momento della presentazione della domanda di condono ma anche quando si và a richiederne il relativo rilascio del certificato definitivo di concessione in sanatoria
nel momento in cui risulta il venir meno dell'opera abusiva comporta l'archiviazione del procedimento
(NB è un mio ragionamento a voce alta volto a interpretare il comportamento del Comune .. ufficio condono edilizio)
Sulla base di questo mio ragionamento e delirio interpretativo trovo leggittimissime le perplessità dell'Ufficio ...
elencando gli eventi:
1) domanda di condono dell'85 per un abitazione alla quale non si è dato seguito...
2) successivo atto di compravendita dove l'oggetto è un terreno e non un immobile riportato in catasto fabbricati in corso di sanatoria edilizia
(la seconda disconosce la prima) e da quì ci si può facilmente ricollegare al mio delirio precedentemente postato ....come se l'opera abusiva fosse venuta meno elemento che comporterebbe l'archiviazione della precedente domanda di condono
Spero di essere riuscito a trasmettere in maniera comprensibile la mia interpretazione a riguardo
(ho lanciato un assist per ora mi fermo altrimenti non finisco più )
No, @ingelman temo proprio che il tuo non sia un delirio ma una valutazione più che ragionevole!
Sono però molto dubbioso sul fatto che il notaio abbia commesso un errore.
Quando vai dal notaio, fai presente ciò che stai vendendo/comprando o, se non lo fai, durante la lettura dell'atto sarebbe difficile non accorgersi di un errore tanto macroscopico. Inoltre la vendita del solo terreno comportò la richiesta del CDU. Qualcuno se ne sarà pure dovuto occupare.
E con la tassazione? Perchè non usufruire delle agevolazioni prima casa?
Secondo me, la domanda di condono del 1985 venne presentata, come spesso accadeva, incompleta e priva degli accatastamenti.
Deve anche sottolinearsi che la maggior parte dei notai non rogitava in presenza della sola domanda di condono ma richiedeva almeno l'allegazione delle ricevute relative al pagamento delle oblazioni definitive.
Deve infine rilevarsi che il condono dell'85 ricomprendeva gli abusi realizzati prima dell'1 ottobre 1983. Se la casa fosse stata effettivamente realizzata nel 1984 di sana pianta, le fotografie aeree magari a disposizione del comune avrebbero potuto ostacolare l'esito positivo della pratica.