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ci scrivo se sono o meno a norma della 46/90 STOP,
ma per evitare discussioni dopo, non perche' la legge lo impone
@ granducato: ti ringrazio.
Quanto a dover saperlo, mi spiace contraddirti. Preciso che non sono un amministratore. Come condomino ho pagato molte "messe a norma" condominiali. Ma non ho mai avuto il piacere di avere i riferimenti normativi.
L'ultima perla ad esempio sarebbe l'obbligo di tenere le luci delle scale accese durante la notte. Dalle ricerche fatte, non solo sui forum, non ne ho trovato evidenza.
Ho invece a lungo dibattuto, sul forum, circa la terra: il DM 37/08 art.6 comma 3 specifica che gli impianti ante 13/03/90 delle unità immobiliari ad uso abitativo (senza specificare se esclusive o condominiali) sono adeguati se dispongono di differenziale < 30mA, sezionamento e protezione contro le sovracorrenti (magnetotermico) ecc. Non richiede la terra.
Io, memore delle affermazioni sulla terra condominiale obbligatoria, mi chiedevo se il citato comma fosse applicabile solo alle U.I. di proprietà esclusiva; mi è stato contestato che il decreto non fa differenze. Ecco perchè sarei curioso di risalire ad una normativa puntuale sull'argomento.
Quoto
Mi permetto di non quotare .....
scrivere che non sono a norma della ...37/08 ...(la 46/90 è superata) non mi pare risolva il quesito: se gli impianti "devono" essere adeguati in termini di sicurezza e non lo sono, si deve specificare anche chi si impegna a farsene carico.
Quanto poi al consiglio di Lessie "Quando stipulo il contratto di locazione scrivo un generale "cerfificazione degli impianti a mani del proprietario" , rimando ancora alla domanda iniziale: se a mani del proprietario non risulta nulla si dichiara il falso, se il proprietario ha le certificazioni se la sbriga meglio fornendone gli estremi e la fotocopia, coinvolgendo anche il conduttore circa la approvazione.
Se il proprietario non ha le certificazioni, ma l'impianto elettrico è antecedente il 90 e dispone del salvavita, dichiara l'"antecedenza" e l'adeguatezza a norma del 37/08 art.6 c3 ; per quello del gas comunica che "era" stato realizzato secondo le norme vigenti al momento della realizzazione e come tale ha ottenuto sempre l'allacciamento alla rete di distribuzione. Si accorderà semmai a far fare verifiche circa la tenuta dell'impianto e sua ventilazione.
Se c'è collaborazione si trova l'accordo. Se entrambe le parti si irrigidiscono sulla forma, il locatore perde l'inquilino, il conduttore potenziale perde il contratto. Ferme restando le responsabilità del proprietario, e relativi obblighi.
@ granducato:
ok, credo abbiamo detto tutto e di più.
Però credo opportuno anche usare i termini in modo appropriato: allora sintetizzerrei così:
1) Non è obbligatorio in termini di legge fornire al conduttore le certificazioni degli impianti, ed indicarli sul contratto
2) Il proprietario è tenuto a consegnare la cosa locata in buono stato di manutenzione
3) Il proprietario è obbligato a rispettare o far rispettare la regolamentazione sulla sicurezza
4) Gli impianti della cosa locata devono quindi essere "adeguati" rispetto alla sicurezza
5) L'adeguatezza è assicurata se esistono i presupposti tecnici
6) Può non esserci la certificazione, ma essere adeguato l'impianto
7) L'esistenza della Dico, o Dire, certificano ovviamente l'adeguatezza: la mancanza non significa automaticamente "non a norma" e soprattutto "non sicuro"
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