Bagudi

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(e che quindi gli oneri per la messa a norma sono a carico dell'acquirente). Se non sono a norma allora non può essere abitato dopo una semplice rinfrescata alle pareti...
Chiariamo un po' di pregiudizi.
Nessuna norma impone di allineare gli impianti alle attuali norme: gli obblighi riguardano solo pochi accorgimenti di sicurezza, ad es la presenza del salvavita sull'impianto elettrico di locali residenziali.
Se l'immobile è stato abitato fino ad oggi, al 99% tali provvedimenti sono stati adottati da tempo.

Una dichiarazione del proprietario che affermi che gli impianti erano a norma all'epoca della costruzione, è impropria: il venditore non ha in genere i requisiti per dichiarare alcunchè riguardo alla conformità a norme di qualsiasi impianto.

Per ultimo l'immobile può benissimo essere abitato, se possiede la agibilità, e può essere tranquillamente venduto (e acquistato) se possiede la conformità urbanistica/catastale.
 

brina82

Membro Storico
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Chiariamo un po' di pregiudizi.
Nessuna norma impone di allineare gli impianti alle attuali norme: gli obblighi riguardano solo pochi accorgimenti di sicurezza, ad es la presenza del salvavita sull'impianto elettrico di locali residenziali.
Se l'immobile è stato abitato fino ad oggi, al 99% tali provvedimenti sono stati adottati da tempo.

Una dichiarazione del proprietario che affermi che gli impianti erano a norma all'epoca della costruzione, è impropria: il venditore non ha in genere i requisiti per dichiarare alcunchè riguardo alla conformità a norme di qualsiasi impianto.

Per ultimo l'immobile può benissimo essere abitato, se possiede la agibilità, e può essere tranquillamente venduto (e acquistato) se possiede la conformità urbanistica/catastale.
Concordo, tuttavia non sottovalutare l'esistenza della linea di terra, più che altro perchè se si intende ristrutturare, non avrebbe senso rifare l'impianto, se manca il collegamento a terra.

Di recente ho fatto presente la mancanza di messa a terra (condominiale e nelle singole unità) in un edificio di fine anni '60, e "simpaticamente" un condòmino mi ha risposto che lui aveva ristrutturato e rifatto tutto l'impianto elettrico, e che quindi non lo riguardasse; al che, altrettanto simpaticamente, gli ho fatto notare che l'impianto di terra presente nel suo appartamento non fosse effettivamente collegato a terra...
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
il venditore non ha in genere i requisiti per dichiarare alcunchè riguardo alla conformità a norme di qualsiasi impianto.
A meno che non sia in possesso di un certificato di conformità (di qualsiasi epoca e tale dichiara) oppure una dichiarazione di conformità (dipende dall’ “età” dell’impianto). In tal caso lo può dichiarare.
Per ultimo l'immobile può benissimo essere abitato, se possiede la agibilità,
Sempre per pignoleria (perdonami 😉) può essere abitato se possiede i requisiti per agibilità / abitabilità.
un condòmino mi ha risposto che lui aveva ristrutturato e rifatto tutto l'impianto elettrico, e che quindi non lo riguardasse; al che, altrettanto simpaticamente, gli ho fatto notare che l'impianto di terra presente nel suo appartamento non fosse effettivamente collegato a terra...
Perché il suo appartamento era già a piano terra 😂.
 
Ultima modifica:

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Sempre per pignoleria (perdonami 😉) può essere abitato se possiede i requisiti per agibilità / abitabilità.
Pignoleria per pignoleria, ho letto qui spesso che la vecchia abitabilità è oggi sostituita e si chiama agibilità : non è così?
A meno che non sia in possesso di un certificato di conformità (di qualsiasi epoca e tale dichiara) oppure una dichiarazione di conformità
Nel qual caso produce la certificazione di conformità o la dichiarazione di rispondenza, e non sarà quindi il venditore a “dichiarare” , bensì il tecnico firmatario. (Non ho dubbi che tu lo sapessi, ma quanti soggetti non abilitati dichiarano con leggerezza impianti a norma senza averne titolo o certificati?)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Concordo, tuttavia non sottovalutare l'esistenza della linea di terra, più che altro perchè se si intende ristrutturare, non avrebbe senso rifare l'impianto, se manca il collegamento a terra.

Di recente ho fatto presente la mancanza di messa a terra (condominiale e nelle singole unità) in un edificio di fine anni '60, e "simpaticamente" un condòmino mi ha risposto che lui aveva ristrutturato e rifatto tutto l'impianto elettrico, e che quindi non lo riguardasse; al che, altrettanto simpaticamente, gli ho fatto notare che l'impianto di terra presente nel suo appartamento non fosse effettivamente collegato a terra...
Nell’esempio riportato, sarebbe l’amministratore o facente funzioni ad accollarsi una bella responsabilità: sbaglio o la messa a terra delle parti comuni è obbligatoria ( e soggetta a verifiche periodiche?)
 

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