D
dnacia
Ospite
Salve, ho letto l'inizio di questa interessante discussione, poi mi sono perso un po perché è lunga e un po perché la terminologia e la normativa in materia mi sono nuove. E proprio per questo motivo ho avuto una disavventura che vorrei raccontare, mi piacerebbe avere dei pareri.
Ho visionato un immobile, più volte (quindi certamente l'agenzia tutto poteva dire fuorché non fossi interessato). Ho fatto anche valutare l'immobile da una impresa edile e poi ho fatto una proposta.
E' la prima proposta che faccio, purtroppo un po per ingenuità e per ignoranza, mi sono affidato al mediatore. Ho firmato la proposta, un assegno per la caparra confirmatoria. E purtroppo mi sono sbilanciato fornendo dettagliate informazioni sul mutuo, cosa che è scaturita in una clausola sospensiva (solo dopo ho scoperto cosa fosse e cosa significasse in una trattativa, ma sul momento non sono stato informato). Avrei preferito evitare tale clausola, perché chiedendo il mutuo a una banca di fiducia, avendo garanti e avendo metà della cifra sul conto corrente, sono sicuro che il mutuo mi sarebbe stato concesso. I vari "se" li ha supposti l'agente immobiliare, legittimo o meno che sia, ma il punto non è questo.
L'agente aveva raccolto altre proposte. A quella casa tenevo e quindi ho partecipato, ma quando mi ha detto così in tutta sincerità avrei girato i tacchi.
In ogni caso, ho proposto una cifra del 10% inferiore a quella richiesta. Non perché non avessi disponibilità, ma perché trattavasi di casa che richiedeva interventi di ristrutturazione (es. senza riscaldamento, impianti da rifare, ecc.), con limitazioni del piano regolatore in quella zona nonché abusi in essere sull'immobile (sanati e non).
Sarei stato in ogni caso disponibile a trattare, pur di comprare quella casa sarei arrivato a cifra piena. Se solo ne avessi avuto possibilità...........
Avrei dovuto avere risposta in pochi giorni. Ho atteso due settimane (in cui era ancora presente l'annuncio, quindi l'agenzia potrebbe nel mentre aver raccolto altre proposte o atteso ne arrivasse una a cifra piena e magari in contanti, ma questa è una mia congettura), ho sollecitato, dopo 3 settimane mi è arrivata risposta negativa. A voce, senza troppe spiegazioni. Senza mi fosse comprovato che la proposta fosse stata sottoposta al venditore. Mi è stato detto che rispetto ad altri avevo offerto poco. La caparra mi è stata restituita.
Di fatto è stata improvvisata una vera e propria asta immobiliare privata.
Tutto questo è lecito, è legittimo, è prassi?
Se dovesse ricapitarmi, come posso comportarmi? (senza rifiutare a priori di fare una proposta)
Ho visionato un immobile, più volte (quindi certamente l'agenzia tutto poteva dire fuorché non fossi interessato). Ho fatto anche valutare l'immobile da una impresa edile e poi ho fatto una proposta.
E' la prima proposta che faccio, purtroppo un po per ingenuità e per ignoranza, mi sono affidato al mediatore. Ho firmato la proposta, un assegno per la caparra confirmatoria. E purtroppo mi sono sbilanciato fornendo dettagliate informazioni sul mutuo, cosa che è scaturita in una clausola sospensiva (solo dopo ho scoperto cosa fosse e cosa significasse in una trattativa, ma sul momento non sono stato informato). Avrei preferito evitare tale clausola, perché chiedendo il mutuo a una banca di fiducia, avendo garanti e avendo metà della cifra sul conto corrente, sono sicuro che il mutuo mi sarebbe stato concesso. I vari "se" li ha supposti l'agente immobiliare, legittimo o meno che sia, ma il punto non è questo.
L'agente aveva raccolto altre proposte. A quella casa tenevo e quindi ho partecipato, ma quando mi ha detto così in tutta sincerità avrei girato i tacchi.
In ogni caso, ho proposto una cifra del 10% inferiore a quella richiesta. Non perché non avessi disponibilità, ma perché trattavasi di casa che richiedeva interventi di ristrutturazione (es. senza riscaldamento, impianti da rifare, ecc.), con limitazioni del piano regolatore in quella zona nonché abusi in essere sull'immobile (sanati e non).
Sarei stato in ogni caso disponibile a trattare, pur di comprare quella casa sarei arrivato a cifra piena. Se solo ne avessi avuto possibilità...........
Avrei dovuto avere risposta in pochi giorni. Ho atteso due settimane (in cui era ancora presente l'annuncio, quindi l'agenzia potrebbe nel mentre aver raccolto altre proposte o atteso ne arrivasse una a cifra piena e magari in contanti, ma questa è una mia congettura), ho sollecitato, dopo 3 settimane mi è arrivata risposta negativa. A voce, senza troppe spiegazioni. Senza mi fosse comprovato che la proposta fosse stata sottoposta al venditore. Mi è stato detto che rispetto ad altri avevo offerto poco. La caparra mi è stata restituita.
Di fatto è stata improvvisata una vera e propria asta immobiliare privata.
Tutto questo è lecito, è legittimo, è prassi?
Se dovesse ricapitarmi, come posso comportarmi? (senza rifiutare a priori di fare una proposta)