Salve,
come proprietario ho questo problema: nonostante la mia volontà di sottoscrivere un contratto transitorio per il mio immobile interamente ammobiliato, ho accettato un 3+2 per risparmiare sulle tasse dato che l'inquilino mi ha assicurato che la sua necessità di abitare nell'appartamento non sarebbe stata superiore ai 12/18 mesi. Per questo motivo non ho volturato le utenze, inserendo nel contratto la seguente clausola: "competono al conduttore i pagamenti delle utenze di elettricità, acqua e gas da effettuarsi dopo la presentazione della relativa bolletta da parte del locatore con il canone del mese successivo". Quindi sono io a pagare le bollette e l'inquilino mi dovrebbe rimborsare.
Per i primi sei mesi è andato tutto bene, ho ottenuto il rimborso nel giro di pochi giorni.
Ora però, siccome l'inquilino a un certo punto ha deciso di farmi la guerra per una serie di motivi di sua esclusiva invenzione, arrivando persino a ingiuriarmi con conseguente querela da parte mia, alla presentazione dell'ultima bolletta dell'elettricità (che è anche piuttosto salata) con allegato bollettino di pagamento già avvenuto, dapprima mi ha risposto che rimborserà "solo se il rimborso è dovuto" e poi non ha dato seguito alla cosa (in pratica io ho pagato i suoi salatissimi consumi e non sono stata rimborsata).
Sulla base di cosa l'inquilino si ritiene in diritto di non rimborsarmi una spesa che io ho sostenuto al posto suo sulla base di accordi contrattuali? A me sembra chiaro che si tratta di un dispetto conseguente alla querela, ma
cosa posso fare per ottenere ciò che mi spetta?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
come proprietario ho questo problema: nonostante la mia volontà di sottoscrivere un contratto transitorio per il mio immobile interamente ammobiliato, ho accettato un 3+2 per risparmiare sulle tasse dato che l'inquilino mi ha assicurato che la sua necessità di abitare nell'appartamento non sarebbe stata superiore ai 12/18 mesi. Per questo motivo non ho volturato le utenze, inserendo nel contratto la seguente clausola: "competono al conduttore i pagamenti delle utenze di elettricità, acqua e gas da effettuarsi dopo la presentazione della relativa bolletta da parte del locatore con il canone del mese successivo". Quindi sono io a pagare le bollette e l'inquilino mi dovrebbe rimborsare.
Per i primi sei mesi è andato tutto bene, ho ottenuto il rimborso nel giro di pochi giorni.
Ora però, siccome l'inquilino a un certo punto ha deciso di farmi la guerra per una serie di motivi di sua esclusiva invenzione, arrivando persino a ingiuriarmi con conseguente querela da parte mia, alla presentazione dell'ultima bolletta dell'elettricità (che è anche piuttosto salata) con allegato bollettino di pagamento già avvenuto, dapprima mi ha risposto che rimborserà "solo se il rimborso è dovuto" e poi non ha dato seguito alla cosa (in pratica io ho pagato i suoi salatissimi consumi e non sono stata rimborsata).
Sulla base di cosa l'inquilino si ritiene in diritto di non rimborsarmi una spesa che io ho sostenuto al posto suo sulla base di accordi contrattuali? A me sembra chiaro che si tratta di un dispetto conseguente alla querela, ma
cosa posso fare per ottenere ciò che mi spetta?
Grazie a chi vorrà rispondermi.