Zagonara, nonostante il 3D dell'altro giorno in merito, continua ad affermare questo principio, ma io personalmente ed altri colleghi abbiamo avuto diretta testimonianza del fatto che i giudici non la pensano così.
Ci vogliono tutte le firme.
Ripeto che un collega sardo l'anno scorso ha ottenuto il risarcimento del danno da mancata mediazione per un incarico firmato solo da uno dei proprietari.
A quanto pare non è solo il pensiero di Zagonara ma di diversi Agenti Immobiliari, ma quel che più conta, che le cose stiano così, lo afferma una sentenza della Corte di Cassazione (sentenza della Corte di Cassazione, sezione II,
3 del 2 gennaio 2014).
Per riassumere e semplificare, secondo la Suprema Corte
il contratto concluso, ancorché non perfezionatosi con il consenso degli altri comproprietari, fa comunque sorgere in capo all'agente immobiliare il diritto alla provvigione e,
contestualmente, legittima il promittente l'acquisto ad agire nei confronti dell'incaricante venditore il quale, accettando la proposta, ha fatto concludere il contratto ex art. 1326 c.c. ma non ha reso possibile il futuro trasferimento della proprietà in quanto non è riuscito ad ottenere la promessa a vendere da parte degli altri comproprietari pro-indiviso.
Se tale principio si applica ad un'accettazione di una proposta d'acquisto a maggior ragione si applica anche al solo incarico di vendita.
Continuare a negare questo principio, abbastanza logico e semplice da capire, significa voler negare l'evidenza.
Poi per carità ognuno è libero di fare come crede.
Siamo in un Paese libero (anche se per modo di dire) dove ognuno può anche decidere a quale corda appendersi.