salve vorrei farvi un paio di domande:
Moglie e marito in comunione dei beni decidono di vendere casa, chiamano agente immobiliare che gli consiglia prezzo di vendita e modalita contrattuali. La moglie firma, il marito un po dubbioso no. L agente immobiliare con l incarico con firma solo della moglie e senza nessuna copia o deleghe riguardanti il marito mette in vendita l immobile. Il marito il giorno dopo ci ripensa totalmente e manda la moglie a dire all AI di lasciar perdere tutto in quanto il marito non venderebbe neanche a 500 milaeuro in piu del prezzo pattuito. L AI propone alla moglie una sospensione in quanto secondo lui anche la sola firma della moglie bastava per chiedergli il 70% della parcella per il recesso (una cosa tipo 8000 euro). La moglie firma la sospensione per problemi famigliari ribadendo che non vogliono vendere perche il marito non vuole proprio cambiare casa e non perche magari "un vicino saputa la notizia vuole comprarsi p immobile privatamente. L AI rimane fisso con la sua idea e gli fa firmare la sospensione dove nell ultima parte recita; alla ripresa dell incarico il suddetto dovrai intendersi rinnovato per la stessa durata della sospensione.
Ora i dubbi sono tre;
Un contratto di incarico cosi importante per una casa puo essere sottoscritto solo da un comproprietario senza che quest ultimo non fornisca ne il suo documento ne delega o documento dell altro intestatario? Sarebbe quindi legale chiedere 8000 euro per il recesso?
Se ipoteticamente decidessero di rivendere tra 20 anni, il contratto e quindi l incarico si rinnoverebbe per 20 anni?
Ma sopratutto, se fra vent anni sbloccassero il contratto di incarico e i prezzi delle case fossero aumentati del 300% i coniugi sarebbe costretti ad accettare/ripartire e obbligati ad accettare una proposta di vendita con il prezzo di 20 anni prima?
Consigli utili sul da farsi... grazie.
Moglie e marito in comunione dei beni decidono di vendere casa, chiamano agente immobiliare che gli consiglia prezzo di vendita e modalita contrattuali. La moglie firma, il marito un po dubbioso no. L agente immobiliare con l incarico con firma solo della moglie e senza nessuna copia o deleghe riguardanti il marito mette in vendita l immobile. Il marito il giorno dopo ci ripensa totalmente e manda la moglie a dire all AI di lasciar perdere tutto in quanto il marito non venderebbe neanche a 500 milaeuro in piu del prezzo pattuito. L AI propone alla moglie una sospensione in quanto secondo lui anche la sola firma della moglie bastava per chiedergli il 70% della parcella per il recesso (una cosa tipo 8000 euro). La moglie firma la sospensione per problemi famigliari ribadendo che non vogliono vendere perche il marito non vuole proprio cambiare casa e non perche magari "un vicino saputa la notizia vuole comprarsi p immobile privatamente. L AI rimane fisso con la sua idea e gli fa firmare la sospensione dove nell ultima parte recita; alla ripresa dell incarico il suddetto dovrai intendersi rinnovato per la stessa durata della sospensione.
Ora i dubbi sono tre;
Un contratto di incarico cosi importante per una casa puo essere sottoscritto solo da un comproprietario senza che quest ultimo non fornisca ne il suo documento ne delega o documento dell altro intestatario? Sarebbe quindi legale chiedere 8000 euro per il recesso?
Se ipoteticamente decidessero di rivendere tra 20 anni, il contratto e quindi l incarico si rinnoverebbe per 20 anni?
Ma sopratutto, se fra vent anni sbloccassero il contratto di incarico e i prezzi delle case fossero aumentati del 300% i coniugi sarebbe costretti ad accettare/ripartire e obbligati ad accettare una proposta di vendita con il prezzo di 20 anni prima?
Consigli utili sul da farsi... grazie.