I fatti:
Casa indipendente.
Il proprietario, ha conferito un incarico in esclusiva di circa otto mesi, ad oltre 600K euro ad una agenzia di Milano città.
Ciò nella convinzione, che l'utenza della metropoli, poteva essere più capiente e numerosa, per quel genere di acquisto.
Invece in tutto il tempo trascorso, neppure un cliente, potenziale acquirente, è stato mai portato da questa agenzia.
Essendo l'incarico, prossimo alla scadenza, si fissa il classico appuntamento di acquisizione.
In quella sede, si visita la casa, si esaminano le caratteristiche intrinseche e, la nostra valutazione oggettiva, presume un ordine inferiore ai 500K euro.
Contestualmente il proprietario, ci informa di essersi accorto, solo dopo aver ricevuto il nostro contatto, che il contratto prevedeva il rinnovo automatico dei suoi effetti, in assenza della classica disdetta.
Materia, che ha ancora di più inasprito i rapporti, tra questo venditore e l'agenzia mandante.
Su cui già gravava il lamento di una pubblicità fatta "scarna" e male.
Sicchè il vincolo contrattuale tra loro si estende sino alla fine di maggio.
Ora il proprietario, ha manifestato la volontà di porre in essere un'azione di vendita, per il tramite e sulla scorta della valutazione (assai più bassa), della mia agenzia, ciò nonostante i vincoli contrattuali in essere con quel mediatore.
Financo a volermi conferire l'incarico di vendita con effetti differiti alla fine di Maggio.
Ciò con l'intento di motivarne così le azioni, qualora l'agenzia titolare del mandato avanzasse pretese, vedendo l'immobile già nelle nostre disponibilità di vendita.
In questo contesto la violazione dell'incarico è ravvisabile..?
Casa indipendente.
Il proprietario, ha conferito un incarico in esclusiva di circa otto mesi, ad oltre 600K euro ad una agenzia di Milano città.
Ciò nella convinzione, che l'utenza della metropoli, poteva essere più capiente e numerosa, per quel genere di acquisto.
Invece in tutto il tempo trascorso, neppure un cliente, potenziale acquirente, è stato mai portato da questa agenzia.
Essendo l'incarico, prossimo alla scadenza, si fissa il classico appuntamento di acquisizione.
In quella sede, si visita la casa, si esaminano le caratteristiche intrinseche e, la nostra valutazione oggettiva, presume un ordine inferiore ai 500K euro.
Contestualmente il proprietario, ci informa di essersi accorto, solo dopo aver ricevuto il nostro contatto, che il contratto prevedeva il rinnovo automatico dei suoi effetti, in assenza della classica disdetta.
Materia, che ha ancora di più inasprito i rapporti, tra questo venditore e l'agenzia mandante.
Su cui già gravava il lamento di una pubblicità fatta "scarna" e male.
Sicchè il vincolo contrattuale tra loro si estende sino alla fine di maggio.
Ora il proprietario, ha manifestato la volontà di porre in essere un'azione di vendita, per il tramite e sulla scorta della valutazione (assai più bassa), della mia agenzia, ciò nonostante i vincoli contrattuali in essere con quel mediatore.
Financo a volermi conferire l'incarico di vendita con effetti differiti alla fine di Maggio.
Ciò con l'intento di motivarne così le azioni, qualora l'agenzia titolare del mandato avanzasse pretese, vedendo l'immobile già nelle nostre disponibilità di vendita.
In questo contesto la violazione dell'incarico è ravvisabile..?