No, ora lo sei stato... cozza molto con quanto hai scritto prima, da me riportato, ma ora è corretto, in linea generale.
Quanto scritto qui invece è non corretto:
Per precisare: non diventa problematico contestare la provvigione, ma impossibile, infatti la stessa non nasce e non dipende dall'incarico, ne tanto meno dipende dalla forma di questo.... dipende semmai dallo svolgimento dell'azione, il nesso, quella azione fatta dal mediatore che permette la conclusione dell'affare.
Se si ammette, e spero sia pacifico, che la conclusione dell'affare determini il diritto, l'osservazione sopra riportata o sostiene quello che sembra, cioè che un incarico difettato la annulli, o è una affermazione paradossale, in quanto come si può annullare qualcosa che non c'è?
La mediazione o c'è, di fatto (e genera diritto) o NON c'è, e la sua esistenza non dipende dagli incarichi in alcun modo, scritti, verbali, marchiati sulla pelle a fuoco... non contan nulla... non la fanno nascere né la garantiscono (ma potrebbero annullarla per volontà espressa dell'agente).
E la mediazione può concretizzarsi anche senza incarico, o in presenza di incarico ad altri... (agente A con incarico non vende, non riscuote provvigione mentre agente B che ha venduto passando di li per caso, riscuote provvigione)
Credo che aver precisato sia utile ad evitare errori.
Quanto scritto qui invece è non corretto:
Io non intendo insegnare nulla e questo non è solo il tuo mestiere, dal momento che si fa riferimento a questioni contrattuali (ci sono tuoi colleghi che a quanto pare non le conoscono bene). Comunque, anche se l'incarico teoricamente può essere verbale, nella fattispecie si è optato per la forma scritta ed a questa si deve fare riferimento. Quindi se non c'è firma = mediazione nulla = niente provvigioni o penali e se è possibile esercitare il recesso = mediazione annullata = niente provvigioni o penali.
Per precisare: non diventa problematico contestare la provvigione, ma impossibile, infatti la stessa non nasce e non dipende dall'incarico, ne tanto meno dipende dalla forma di questo.... dipende semmai dallo svolgimento dell'azione, il nesso, quella azione fatta dal mediatore che permette la conclusione dell'affare.
Se si ammette, e spero sia pacifico, che la conclusione dell'affare determini il diritto, l'osservazione sopra riportata o sostiene quello che sembra, cioè che un incarico difettato la annulli, o è una affermazione paradossale, in quanto come si può annullare qualcosa che non c'è?
La mediazione o c'è, di fatto (e genera diritto) o NON c'è, e la sua esistenza non dipende dagli incarichi in alcun modo, scritti, verbali, marchiati sulla pelle a fuoco... non contan nulla... non la fanno nascere né la garantiscono (ma potrebbero annullarla per volontà espressa dell'agente).
E la mediazione può concretizzarsi anche senza incarico, o in presenza di incarico ad altri... (agente A con incarico non vende, non riscuote provvigione mentre agente B che ha venduto passando di li per caso, riscuote provvigione)
Credo che aver precisato sia utile ad evitare errori.