Non ho mai approfondito troppo ma ho sempre sentito dire che una volta iniziato il contratto te lo porti dietro per sempre e non puoi dare disdetta solo perchè non vuoi rinnovarlo. Cioè, dopo i dodici anni puoi rinegoziarlo per un canone diverso ma se il conduttore non è d'accordo e trova l'aumento esoso a sua discrezione, ha sì la scelta di non accettare e andar via ma ti può chiedere l'indennità di avviamento perchè l'hai costretto ad andar via. Quindi solo se lui decide spontaneamente di andarsene tu non paghi niente. Mi sembra una protezione eccessiva per l'inquilino e nessuna per il proprietario ma mi hanno sempre spiegato che è così.
Quello che mi lascia perplesso è che a un locale di Roma in affitto dagli anni 80 a una grossa catena della ristorazione non è stato rinnovato il contratto di locazione. Hanno provato a parlare con i proprietari ma loro sono stati irremovibili: alla scadenza dei sei anni non rinnovavano perchè avevano un altro nuovo conduttore. E infatti sono dovuti andar via, il locale ora è chiuso da qualche mese. Quello che mi chiedo è: come avranno fatto? "Avranno pagato l'avviamento" direte voi.. Ma il canone mensile era di ben 25.000 euro mensili pagati puntualmente: per cambiare conduttore avranno sborsato 25.000x18=450.000? E visto che si mormora che il nuovo conduttore sarebbe un ristorante, rimarranno chiusi per un anno (perdita secca di almeno 300mila euro per mancata locazione) o pagheranno poi 36 mensilità (900.000)?
E quanto pagherà 'sto nuovo conduttore per quel buco di locale (perchè saranno meno di 80 metri quadrati in tutto nella zona al pubblico) per giustificare l'operazione? Qualcosa non quadra...
Secondo me qualche scappatoia ci sarà stata....