Buongiorno,
nel maggio 2012 ho acquistato un appartamento da 4 eredi.
In fase di ristrutturazione erano emersi problemi di umidità di risalita costringendomi a dover effettuare interventi non programmati (scavare, installare il coupolex, praticare fori per l'areazione, trattamenti particolari sui muri dentro e fuori).
Già nel mese di giugno 2013, dopo soli 3 mesi dalla fine dei lavori di ristrutturazione, in una delle stanze l'umidità di risalita ha provveduto a far scoppiare la pittura e, dopo una copiosa pioggia, la cantina ha avuto infiltrazioni d'acqua.
Nella cantina, quasi completamente interrata, al momento della visita con l'agenzia immobiliare, era stata ricavata una pozza di circa 40x40x40cm ed al suo interno una pompa ad immersione. Essendo presente un torchio per pigiare l'uva, in un successivo momento ho chiesto ad uno degli eredi se quella servisse per quando il precedente proprietario faceva il vino e doveva lavare l'attrezzatura e mi è stato risposto di sì.
In fase di lavori di ristrutturazione, una dei quattro eredi che tra l'altro abita al piano sopra al mio, mi ha consigliato di far scavare in giardino per poi far riempire di cemento ed evitareinfiltrazioni da parte del dei vicini, raccontandomi che il terreno dei vicini è riempito con materiale di riporto, e che in passato si erano già verificati episodi di allagamento.
Di nuovo questa mattina, dopo una notte intera di pioggia, la cantina era allagata e presentava 4 dita d'acqua.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma era solo per farvi un quadro completo della situazione.
In questo caso si può parlare di vizio occulto? Sicuramente dovrò affrontare delle spese non indifferenti per limitare i danni.
Grazie per l'attenzione
Claudio
nel maggio 2012 ho acquistato un appartamento da 4 eredi.
In fase di ristrutturazione erano emersi problemi di umidità di risalita costringendomi a dover effettuare interventi non programmati (scavare, installare il coupolex, praticare fori per l'areazione, trattamenti particolari sui muri dentro e fuori).
Già nel mese di giugno 2013, dopo soli 3 mesi dalla fine dei lavori di ristrutturazione, in una delle stanze l'umidità di risalita ha provveduto a far scoppiare la pittura e, dopo una copiosa pioggia, la cantina ha avuto infiltrazioni d'acqua.
Nella cantina, quasi completamente interrata, al momento della visita con l'agenzia immobiliare, era stata ricavata una pozza di circa 40x40x40cm ed al suo interno una pompa ad immersione. Essendo presente un torchio per pigiare l'uva, in un successivo momento ho chiesto ad uno degli eredi se quella servisse per quando il precedente proprietario faceva il vino e doveva lavare l'attrezzatura e mi è stato risposto di sì.
In fase di lavori di ristrutturazione, una dei quattro eredi che tra l'altro abita al piano sopra al mio, mi ha consigliato di far scavare in giardino per poi far riempire di cemento ed evitareinfiltrazioni da parte del dei vicini, raccontandomi che il terreno dei vicini è riempito con materiale di riporto, e che in passato si erano già verificati episodi di allagamento.
Di nuovo questa mattina, dopo una notte intera di pioggia, la cantina era allagata e presentava 4 dita d'acqua.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma era solo per farvi un quadro completo della situazione.
In questo caso si può parlare di vizio occulto? Sicuramente dovrò affrontare delle spese non indifferenti per limitare i danni.
Grazie per l'attenzione
Claudio