capisco, ma allora che senso ha predisporre delle clausole nel preliminare se poi al definitivo possono essere stravolte..
Continui a non voler capire.
Secondo te, il fatto che l'acquirente voglia uscire dal rogito con le chiavi dell'immobile in tasca, significa stravolgere le clausole??
L'acquirente paga! Paga 200.000 Euro, o 300.000 Euro, o 400.000 Euro, e a fronte di quanto paga davanti al notaio con assegni circolari, vuole avere la certezza di poter aprire l'appartamento e iniziare a "smurare" ("Qua famo tutto open space!") già 10 minuti dopo che ha firmato il rogito.
Se non vuoi dare la disponibilità dell'appartamento, questo non deve diventare un problema dell'acquirente che ti paga pronta cassa con soldi buoni: è logico che l'acquirente si tutelerà dicendo al notaio, "Tenga Lei in deposito i soldi finché non ho la disponibilità fisica dell'appartamento!".
Se i 200.000 / 300.000 / 400.000 Euro ti servono subito ma non vuoi dare l'appartamento ma solo tenerti i soldi per farci un altro acquisto per il quale ti sei impegnato, questo non può e non deve diventare un problema dell'acquirente.
Qualsiasi notaio o legale sano di mente, se gli dici che l'acquirente si vuole tutelare e chiede il fermo deposito fino al completo rilascio dell'appartamento libero da persone e cose, darà ragione all'acquirente!
Poi, ci puoi ricamare quanto ti pare, ma la sostanza, sempre questa, rimane!
Aggiungo anche la soluzione, anche se saranno duecento volte che la suggerisco.
La soluzione è liberare l'appartamento e andare in affitto subito, andare al rogito, incassare i 200.000 / 300.000 / 400.000 o quello che è, e quindi proseguire con la propria trattativa per l'acquisto di un appartamento, restando nel frattempo in affitto.
I soldi per pagare l'affitto ci sono! E sono i 200.000 / 300.000 / 400.000 o quel che è, che verranno incassati al rogito!
Bisogna solo anticipare l'affitto per 2/3 mesi, perché l'appartamento da vendere va liberato da persone e cose PRIMA della data del rogito notarile.