Copingo

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti.

Mi chiamo Daniele e ho 26 anni.

Nel giugno del 2011 io e la mia ragazza siamo andati a vivere in un appartamento di proprietà di una società immobiliare facente capo ad un gruppo assicurativo. Tipico contratto 4+4

Nel dicembre del 2011 l'intero immobile è stato venduto ,dalla società immobiliare, ad un gruppo d'investimento immobiliare , la quale ha creato un fondo della durata di 5 anni.

Oggi abbiamo avuto la conferma che la nuova proprietà ha intenzione di vendere e che ci farà pervenire la proposta prima dell'estate.

Ora le mie domande sono le seguenti:

1) In questo caso, sussiste il diritto di prelazione da parte nostra? (tolto il fatto che hanno detto che ci faranno avere una proposta di vendita! Ma si sa, tra dire e il fare....:) )

2) Il valore dell'appartamento è dato SOLO dal valore di mercato o dobbiamo considerare una diminuzione del 25/30%?

3) Spulciando in internet ho letto che, nel caso sussista il diritto di prelazione, il proprietario NON può proporre un prezzo superiore al conduttore rispetto a quello proposto a terzi! E' corretto?


Spero di esser stato chiaro! Purtroppo, dato che si tratta della prima casa, abbiamo molta confusione al riguardo.

Grazie mille in anticipo per i vostri consigli.

Daniele.
 

Alessandraa

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Non esiste diritto di prelazione nel caso di vendita di immobili ad uso abitativo,ma è buona cosa del proprietario farlo.
 

Copingo

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta!

Quindi dopo aver appurato che non sussiste il diritto di prelazione; vi chiedo se la proprietà nel caso di effettiva proposta di vendita ci indicherà un prezzo dato dal valore di mercato o qualcosa in meno (leggevo di un 25/30% ) dato la difficoltà di vendere con inquilino.

Esempio:


Se la casa vale 200.000 euro , la proprietà ci proporrebbe 150.000 ( il 25% in meno) o 200.000? Oppure a noi 200.000 ed eventualmente, ad un terzo 150.000?

Ovviamente vi chiedo un parere in base alle vostre esperienze! Quello che realmente faranno ve lo dirò non appena so qualcosa di più.

Grazie.
 

Alessandraa

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
In teoria forse quel che hai letto é messa che il proprietario non può proporre alle inquilino un prezzo Superiore a quello a cui venderà ?
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
La prelazione a favore dell'inquilino, per vendita dell'immobile, spetta quando (ai sensi dell'art 3, comma 1, lettera g della legge 431 del 1998) il proprietario che non abbia intestati altre abitazioni oltre quello in cui abita, dia disdetta al locatore alla prima scadenza perché voglia vendere l'immobile a terzi. In questo caso il proprietario dovrà comunicare al conduttore i termini e le condizioni della vendita. Il conduttore, entro 60 giorni dal recapito della comunicazione del locatore, potrà esercitare tale diritto comunicandolo al proprietario (tutto ciò ai sensi degli articoli 39 e 39 della legge 392 del 1978)
 

Copingo

Nuovo Iscritto
Quindi nel mio caso , dato che la proprietà è una SGR immobiliare con vari fondi immobiliari , la prelazione non sussiste, giusto?

Poi per quanto riguarda l'agevolazione del prezzo mi riferivo esattamente a quello.

Ho letto in giro che il proprietario non può proporre all'inquilino un prezzo superiore rispetto a quello a cui venderà a terzi in caso di rifiuto dell'inquilino.

Però non capivo se questo diritto è collegato alla prelazione a favore dell'inquilino o meno!!
 

Alessandraa

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Mi sembra un copia e incolla fatto male.. Il diritto di prelazione di cui al 38 e 39 riguarda jj immobili ad uso commerciale. Siamo infatti in un altra rubrica del testo di legge.
 

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