G
gabrina
Ospite
Ho firmato un preliminare di compravendita il 24-12-09, in cui la parte venditrice si impegnava a consegnare l’immobile (acquisto di immobile in ristrutturazione), con le certificazioni annesse ed abitabilità, entro e non oltre il 31-03-2011. Ovviamente ciò non è avvenuto, e ad oggi non so più a chi rivolgermi, in quanto l’avvocato a cui mi sono rivolta finora ha solo peggiorato le cose, e non mi sento tutelata nenanche da lui! Per cui ho bisogno di consigli.
Ho versato a dicembre 2009 caparra per 25.000,00 euro ed in pari data pagato agenzia immobiliare per 3.000,00 euro. In questo momento sto piangendo perché non riesco a fare altro. Preliminare non trascritto perchè l’agente immobiliare si è presentata come amica fidata del venditore, dicendomi “non c’è bisogno di niente, è una persona seria, stia tranquilla, stia tranquilla, garantisco io”. Da lì ogni mio giorno è stato un inferno, da cui oggi non ne sono più uscita.
Ho inseguito il venditore per 2 anni, per i lavori che avvenivano troppo lentamente, e con tanti disagi creatimi da lui stesso, quale il non interessarsi ai lavori per la fornitura del gas, il rimandare la richiesta di carte al comune (l’abitabilità previo fine lavori), e tutta una serie di adempimenti che dovevano essere effettuati autonomamente dal venditore il quale invece si è rivelato totalmente incapace di gestire. Non vi racconto cosa ha combinato per la perizia della banca sull’immobile, che è avvenuta solo il 15 giugno 2011. A luglio 2011, già fuori termine contrattuale e con tante vicissitudini vissute col venditore che non manteneva impegni e accordi, il venditore ci comunica di essere pronto per stipulare l’atto, di compravendita e di mutuo: con la relazione preliminare notarile io e la mia banca veniamo a scoprire che sul venditore grava un debito Serit il quale deve essere estinto contestualmente alla erogazione del mio mutuo. La mia banca si rifiuta, perché non rientra tra le condizioni da lei praticate. Di questo debito serit non se ne parla nel preliminare, quindi nè la banca né io eravamo a conoscenza, ed il venditore sostiene di esserne venuto a conoscenza solo nel gennaio 2011, parlandone solo col mio notaio di effettuare tale operazione con serit all’atto di erogazione di mutuo.
Pertanto perdo la banca, e l’atto non si può più fare. Dopo un’estate passata in modo terribile, a settembre giro per le banche e ne trovo una che è disposta a fare questa operazione contestualmente alla erogazione di mutuo. Siamo ad ottobre 2011, sempre fuori termine contrattuale per colpa del venditore. Inseguo banca e notaio per sbrigare in tempo la pratica, e finalmente banca e notaio mi comunicano data rogito al 28 ottobre 2011. Contatto il venditore, mi dice che è tutto ok, che è pronto, ha organizzato tutto, e che manca solo una piccola carta, ma cosa di poco conto, l’atto di può fare (dice lui).
Due giorni prima del rogito, il venditore mi telefona e mi comunica che non è in grado di stipulare perché ancora non ha ottenuto la concessione edilizia per le varianti che ha operato nell’appartamento, e questa pratica la deve ricominciare daccapo perché gli hanno trovato delle difformità e gli hanno negato l’autorizzazione.
Per cui salta di nuovo il rogito, e sempre per impedimento causato dal venditore! L’avvocato che mi segue da settembre ancora non si muove con lettera di diffida perché dice che vuole evitare e continua a cercare di capire cosa fare, senza riuscire a fare niente!
Ad oggi mi ritrovo con un immobile non consegnato, semicompletato, con 25.000,00 euro di caparra versata + 3.000,00 di agenzia immobiliare (la quale non si è più interessata, e mi risponde “si rivolga ad un avvocato”), con un legale che ancora dopo 1 mese non sa come agire, con un venditore inseguito dal debito serit che aumenta e che non è in grado di restituirmi le somme, dicendo che tutt’al più può provare a vendere l’immobile ad altri, ma non ci riesce, ed ancora aspetta la carta del comune, che chissà quando verrà rilasciata. E più il tempo passa, più il suo debito serit aumenta, più non sarà in grado di vendere a nessuno questo appartamento. Sono distrutta, come posso agire? Consigli? Grazie a tutti di cuore. Vivo a Palermo.
Ho versato a dicembre 2009 caparra per 25.000,00 euro ed in pari data pagato agenzia immobiliare per 3.000,00 euro. In questo momento sto piangendo perché non riesco a fare altro. Preliminare non trascritto perchè l’agente immobiliare si è presentata come amica fidata del venditore, dicendomi “non c’è bisogno di niente, è una persona seria, stia tranquilla, stia tranquilla, garantisco io”. Da lì ogni mio giorno è stato un inferno, da cui oggi non ne sono più uscita.
Ho inseguito il venditore per 2 anni, per i lavori che avvenivano troppo lentamente, e con tanti disagi creatimi da lui stesso, quale il non interessarsi ai lavori per la fornitura del gas, il rimandare la richiesta di carte al comune (l’abitabilità previo fine lavori), e tutta una serie di adempimenti che dovevano essere effettuati autonomamente dal venditore il quale invece si è rivelato totalmente incapace di gestire. Non vi racconto cosa ha combinato per la perizia della banca sull’immobile, che è avvenuta solo il 15 giugno 2011. A luglio 2011, già fuori termine contrattuale e con tante vicissitudini vissute col venditore che non manteneva impegni e accordi, il venditore ci comunica di essere pronto per stipulare l’atto, di compravendita e di mutuo: con la relazione preliminare notarile io e la mia banca veniamo a scoprire che sul venditore grava un debito Serit il quale deve essere estinto contestualmente alla erogazione del mio mutuo. La mia banca si rifiuta, perché non rientra tra le condizioni da lei praticate. Di questo debito serit non se ne parla nel preliminare, quindi nè la banca né io eravamo a conoscenza, ed il venditore sostiene di esserne venuto a conoscenza solo nel gennaio 2011, parlandone solo col mio notaio di effettuare tale operazione con serit all’atto di erogazione di mutuo.
Pertanto perdo la banca, e l’atto non si può più fare. Dopo un’estate passata in modo terribile, a settembre giro per le banche e ne trovo una che è disposta a fare questa operazione contestualmente alla erogazione di mutuo. Siamo ad ottobre 2011, sempre fuori termine contrattuale per colpa del venditore. Inseguo banca e notaio per sbrigare in tempo la pratica, e finalmente banca e notaio mi comunicano data rogito al 28 ottobre 2011. Contatto il venditore, mi dice che è tutto ok, che è pronto, ha organizzato tutto, e che manca solo una piccola carta, ma cosa di poco conto, l’atto di può fare (dice lui).
Due giorni prima del rogito, il venditore mi telefona e mi comunica che non è in grado di stipulare perché ancora non ha ottenuto la concessione edilizia per le varianti che ha operato nell’appartamento, e questa pratica la deve ricominciare daccapo perché gli hanno trovato delle difformità e gli hanno negato l’autorizzazione.
Per cui salta di nuovo il rogito, e sempre per impedimento causato dal venditore! L’avvocato che mi segue da settembre ancora non si muove con lettera di diffida perché dice che vuole evitare e continua a cercare di capire cosa fare, senza riuscire a fare niente!
Ad oggi mi ritrovo con un immobile non consegnato, semicompletato, con 25.000,00 euro di caparra versata + 3.000,00 di agenzia immobiliare (la quale non si è più interessata, e mi risponde “si rivolga ad un avvocato”), con un legale che ancora dopo 1 mese non sa come agire, con un venditore inseguito dal debito serit che aumenta e che non è in grado di restituirmi le somme, dicendo che tutt’al più può provare a vendere l’immobile ad altri, ma non ci riesce, ed ancora aspetta la carta del comune, che chissà quando verrà rilasciata. E più il tempo passa, più il suo debito serit aumenta, più non sarà in grado di vendere a nessuno questo appartamento. Sono distrutta, come posso agire? Consigli? Grazie a tutti di cuore. Vivo a Palermo.