vito16

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Privato Cittadino
Salve,
I proprietari di appartamenti posti ai primi piani, lamentano della cattiva struttura delle volte dei loro porticati e delle conseguenti problematiche quali freddo dispersione del calore e rumori.
Le problematiche sorte: chi paga l'isolamento termico limitato alle volte del porticato?
Quale deve essere la ripartizione dei costi eventualmente sostenuti dopo deliberazione approvata in assemblea condominiale ?
Spero di essere stato chiaro nell'esposizione.
grazie a chi darà un chiarimento
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Secondo me se la spesa fosse addebitata a tutti, la delibera non passerebbe.
Quindi , ammesso che il lavoro possa risolvere i problemi, valuterei che si accollino la spesa quelli dei primi piani , per avere l’ok dell’assemblea
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Problema classico , devono pagare quelli del primo piano
Quel "devono" non è scritto ed imposto da nessuna parte. La risposta più realistica la ha data la saggia Francesca. La richiesta fa il paio con l'isolamento del solaio dell'ultimo piano (sottotetto).
E' indubbio che il beneficio diretto e maggiore l'avrà la unità del primo piano (nel caso del sottotetto, l'ultimo piano): ma il minore consumo e fabbisogno di calore finisce per ripercuotersi anche sul resto del condominio (specie per il sottotetto).
Forse con una buona dissertazione si può raggiungere un compromesso, con una ridotta partecipazione condominiale e prevalente contributo dei diretti interessati. A volte capita
 

marco tartari

Membro Attivo
Professionista
Nel caso in oggetto si parla dell’isolamento di un porticato.
Probabilmente gli appartamenti del primo piano avranno addirittura fenomeni da condensa sul pavimento .
E’ evdente che tale riqualificazione porterà vantaggi solo a loro .
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
E’ evdente che tale riqualificazione porterà vantaggi solo a loro .
Purtroppo questo è l'effetto di una direttiva scritta male e gestita peggio: vero che oggi con la contabilizzazione di tende ad attribuire a ciascuno il proprio fabbisogno termico. Ma è anche vero che nella quota fissa dovrebbero essere sottratte le dispersioni dell'edificio: e alcune regioni/nazioni hanno aggiunto che prima di introdurre pedestremente la contabilizzazione occorreva procedere ad un bilanciamento effettivo dei fabbisogni del fabbricato.

Certo chiedere oggi ai condomini una certa "magnanimità" nei confronti delle posizioni disagiate, non va più di moda.
 

vito16

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
la questione è dibattuta; ma pur volendo andare incontro alle esigenze dei primi piani che criterio di ripartizione si deve utilizzare ?
qualcuno dice che i primi piani devono accollarsi il 50% del costo ed il restante 50% agli altri condomini.
Comunque sia dove reperire una disposizione, una prassi, che chiarisce tale modalità?
mi pare che non esiste
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Secondo me non esiste: qualunque intervento sulle parti comuni è deliberato a maggioranza. Ed ovviamente il primo piano di un edificio multipiano è sempre in minoranza, quindi dipende dalla buona disposizioni del resto della compagine, che va da zero a … quanto sei bravo a d ottenere
 

marco tartari

Membro Attivo
Professionista
Il dibattito è interessante perché l’intervento non riguarda solo l’isolamento termico , ma la stessa fruibilità dell’appartamento al primo piano !
Ne ho visti diversi di questi casi , se il tavolato del pavimento è troppo freddo , allora si forma uno strato di condensa che produce muffe e pericolo per gli abitanti .
Quel "devono" non è scritto ed imposto da nessuna parte. La risposta più realistica la ha data la saggia Francesca. La richiesta fa il paio con l'isolamento del solaio dell'ultimo piano (sottotetto).
E' indubbio che il beneficio diretto e maggiore l'avrà la unità del primo piano (nel caso del sottotetto, l'ultimo piano): ma il minore consumo e fabbisogno di calore finisce per ripercuotersi anche sul resto del condominio (specie per il sottotetto).
Forse con una buona dissertazione si può raggiungere un compromesso, con una ridotta partecipazione condominiale e prevalente contributo dei diretti interessati. A volte capita

ma l'imposta all'AE sul contratto di comodato quando si effettua la registrazione si paga una volta e basta giusto?

Continui a scrivere cose inesatte.

Il "comodato d'uso gratuito" riguardante un immobile è sottoposto a registrazione OBBLIGATORIA e non facoltativa come scrivi insistentemente.
Se fai una piccola e veloce ricerca sul sito dell'AdE troverai conferma.
L'addetto dell'AdE con cui hai parlato, ammesso che te lo abbia veramente detto e tu non abbia capito "lucciole per lanterne" evidentemente vive in un mondo parallelo e non sa di cosa stia parlando.

Semmai, è il "comodato d'uso a titolo oneroso" (ammesso che tu ne conosca l'esistenza) che non è soggetto ad obbligo di registrazione.

Secondo me non esiste: qualunque intervento sulle parti comuni è deliberato a maggioranza. Ed ovviamente il primo piano di un edificio multipiano è sempre in minoranza, quindi dipende dalla buona disposizioni del resto della compagine, che va da zero a … quanto sei bravo a d ottenere
 

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