specialist

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Privato Cittadino
Quindi penso che è bravo chi sa acquisire e corre appresso a chi vende e non a chi compra (cosa che ho potuto "imparare" da Pyer su questo forum), sperando di non essere troppo una capra nel controllo della documentazione (ma penso che anche in presenza di capre, dopo aver venduto un certo numero di case, anche la capra può migliorare).
Contano entrambe le cose, è riduttivo scrivere che anche un somaro è in grado di vendere. Al contrario una capra è probabile che continui a fare gli stessi errori e tale rimanga. Poi bisognerebbe chiarire che cosa significa acquisire, perché cercare le case e ottenere gli incarichi non è la stessa cosa.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Sempre le solite questioni...

L'intervento dell'agente immobiliare non è obbligatorio. Perciò, se un nutrito numero di clienti (tra il 50% ed il 60% delle transazioni totali) è disposto a pagare le competenze del mediatore è evidente il suo essere perfettamente calato nel mercato.

I notai hanno tariffe che variano in base al valore della casa. Gli avvocati si fanno pagare in funzione del valore della causa (almeno i civilisti), i tecnici chiedono una percentuale sul computo-metrico, gli amministratori sui lavori deliberati... i gestori dei patrimoni finanziari prendono una commissione sul valore investito... i mediatori creditizi sugli importi erogati... Gli agenti di commercio sulle commesse chiuse...

Non mi pare che guadagnare in funzione del valore dell'affare sia così strano e raro... nel mercato...


Ci sono in circolazione (pensate al mondo degli affitti) agenzie che richiedono una piccola commissione di iscrizione (€ 250,00) a fronte dell'accesso ad una banca dati di proprietari interessati a locare il proprio immobile. Nonostante il piccolo esborso sono spesso tra quelle più criticate dalla clientela che preferisce pagare a fronte di un risultato veramente ottenuto magari una somma 4 volte più alta.

E comunque anche nelle agenzie ci sono dei servizi che si pagano in funzione del mero adempimento, in quanto rientrano nella fattispecie della consulenza e non dell'intermediazione.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
L'intervento dell'agente immobiliare non è obbligatorio. Perciò, se un nutrito numero di clienti (tra il 50% ed il 60% delle transazioni totali) è disposto a pagare le competenze del mediatore è evidente il suo essere perfettamente calato nel mercato.
Come dicevo sopra l'unica stortura che vedo dal punto di vista del libero mercato è che il pagamento delle provvigione da parte dell'acquirente è parzialmente sottratto alle leggi del mercato.
Se si fosse vincolati a far pagare la stessa cifra all'uno e all'altro o se pagasse solo il venditore (con questo NON voglio implicitamente dire che l'acquirente non usufruisca di un servizio, tutt'altro) le cose sarebbero diverse.
. Nonostante il piccolo esborso sono spesso tra quelle più criticate dalla clientela che preferisce pagare a fronte di un risultato veramente ottenuto magari una somma 4 volte più alta.
Va be' quelle per la maggior parte sono truffe a bassa intensità, grazie che la gente si lamenta.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Purtroppo, l'unica cosa veramente "saggia" ed importante che posso captare dal Post iniziale è il perché non esistono o quasi: Notai, Commercialisti, Amministratori di condominio, Tecnici vari, ecc abusivi, ma ne è pieno il settore dell'intermediazione immobiliare (anche di chi dovrebbe lavorare solo nei settori sopra menzionati ed invece fa l'abusivo). Comodo vero?

L'aspetto economico meglio che lo lasciate stare se non siete in grado di capire la matematica: se VENDI un immobile lo fai perché sei riuscito a fare ciò che lo stesso proprietario o un tuo collega precedentemente (o magari il fornaio sotto casa) non è riuscito a fare, trovando il giusto prezzo e le giuste condizioni, facendo quindi "dimenticare" quel 2/3 % che andrai ad incassare

Nb: non si può leggere che un Ingegnere guadagna in base al tempo per fare i progetti invece che in base al valore dei progetti. Già questo fa capire la confusione che qualcuno ancora ha nel settore
 
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Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
per importi alti cosa cambia, tanto da giustificare il 3% su 200/300/400/500k?
Per esperienza ti dico, ma parlo anche di importi molto più alti, per promuovere un immobile "importante" a volte sono necessarie le riprese con il drone nel caso in cui siano ovviamente ville singole, potrebbero essere necessarie molte più fotografie ed un annuncio molto più dettagliato (quindi informazioni su materiali, finiture, storicità immobilile, ecc ecc), così come potrebbe essere necessaria una promozione sui portali esteri, quindi traduzione testo in lingua straniera (non con uso Google traduttore), così come potrebbe essere necessaria la presenza di una persona bilingue per appuntamenti con clienti esteri.
Vedo molto più impegnativo trattare un buon immobile "importante", del bilocale da € 200.000 .
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
In che senso? Se la casa è bella è bella.

Credo che fare vedere le case sia la cosa più semplice dell'AI, e che in fondo potrebbe fare chiunque.

Il difficile è tutto il resto: acquisire gli immobili migliori la prima cosa; controllo documentazione; gestione e polso sulle parti, rogito; farsi riconoscere una buona parcella, ecc.

Poi ditemi voi, io non sono AI.
Dipende.
Anche una bella casa, all'apparenza bella, può comunque avere caratteristiche che possono far dubitare un acquirente e sta all'agente riuscire a spuntare gli argomenti.
Che le case si vendano da sole non è quasi mai vero.
 

Manovale

Membro Attivo
Privato Cittadino
Personalmente non ho nulla contro gli agenti immobiliari, che fanno il loro lavoro (a volte bene, altre male) come tutti. Quello che mi secca molto è il fatto che le provvigioni siano legate percentualmente al prezzo dell'immobile, perchè, salvo casi particolarissimi, il lavoro di vendita è sempre lo stesso, sia per un monolocale in periferia, sia per un attico in centro e anche i prelievi del "socio occulto" (sic!) sono sempre gli stessi. A mio avviso ci dovrebbero essere delle provvigioni fisse per ogni vendita, magari con un limite minimo ed uno massimo e, probabilmente, in questo modo, molti più venditori e acquirenti si rivolgerebbero ad un agente immobiliare, invece di far da soli.

Se lo mettesse in vendita a prezzo di mercato, quasi sicuramente riuscirebbe a venderlo da solo senza bisogno di pagare una percentuale sul prezzo di vendita (che, quindi, il proprietario aggiunge al prezzo di mercato) ad un agente immobiliare....
Chi fa da se fa per tre nel senso che deve fare il tecnico, il commercialista, il notaio e se del caso anche il prete.
Non so che esperienza hai , però o è sfigato l' AI per il quale a volte lavoro o è lavoro comune a tutti gli AI, mettere insieme acquirente e venditore che è una operazione defadigatoria.
Smussare gli spigoli, limare gli importi firmare il preliminare dove il venditore tira in campo valori affettivi con relativo spargimento di lacrime, chi acquista " penne delle mie penne""

Abbiamo firmato il preliminare, c'è da spiegare perchè occorre l' estratto dell' atto di matrimonio, documenti anagrafici, codici fiscali, presenza contemporanea di tutti gli interessati, a chi vende c' è da spiegare perchè occorre l' APE tanto non serve a niente, perchè occorre il certificato di conformità urbanistica e catastale, tanto l' immobile è a posto, lo hanno ereditato dal nonno, perchè in caso di successione c' è da fare l' accettazione esplicita dell' accettazione tacita.

Chi compra vorrà fare l' atto dal Notaio Amico ( del quale conosce si e no l' indirizzo) ed al quale chiederà un significativo sconto, Notaio Amico che "motu proprio" fisserà la data dell' atto ma che pretende in cambio che gli si presentino tutti i documenti in bella fila, la pappa cotta e condita....

Chi fa da se fa per tre, basta provarci e imparare dov'è il Catasto, La conservatoria, il Comune per l' anagrafe, o per l' edilizia.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Dipende.
Anche una bella casa, all'apparenza bella, può comunque avere caratteristiche che possono far dubitare un acquirente e sta all'agente riuscire a spuntare gli argomenti.
Che le case si vendano da sole non è quasi mai vero.
Non è vero per tutti meno che per uno, a quanto pare.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Credo che fare vedere le case sia la cosa più semplice dell'AI, e che in fondo potrebbe fare chiunque.
Far vedere una casa non è sinonimo di vendere una casa... non basta aprire la porta di ingresso e dire "guarda se ti piace ". L'immobile va raccontato, vanno trasmesse emozioni, il cliente va "giudato" verso quello che è la "sua" esigenza, va creata empatia, ma è fondamentale conoscere e dire tutto dell'immobile, contesto, zona, caratteristiche, ecc ecc. e contestualizzare il tutto. Poi, ti dimentichi di dire una cosa, o la eviti perché non la sai, non ti preoccupare, il cliente te lo chiede, è la Legge di Murphy.
E non pensare che il cliente ricordi la descrizione dell'immobile presente nell'annuncio, a volte non ricordano nemmeno il prezzo.
 
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