Claudia92

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Per la legge sei adulto.
Si per la legge sei adulto ma appunto a 18 anni stai ancora finendo le superiori, non stai lavorando, quindi non sei autosufficiente!



È solo una pretesa.



Quindi essere proprietari secondo te non conta nulla. Un giorno potresti trovarti al lato opposto.
Io se un giorno avessi un figlio non penso che lo sbatterei fuori di casa, senza un tetto su cui stare, solo perchè ha compiuto 18 anni, vedi un po tu. Poi ovvio, non è che lo lascerei a vegetare sul divano, ma insomma se il figlio è all università o sta lavorando non vedo quale sia il problema.



Deduci male. E tutto quello che hai riportato non serve per trovare un lavoro qualunque, basta il diploma.
Scusa ma che discorsi sono? Con un diploma non troverai mai lo stesso lavoro che trovi con una laurea, o mi vuoi dire che per fare il medico basta la maturità scientifica? Ma andiamo! Una persona quindi non può avere nessuna ambizione, dovrebbe accontentarsi di un lavoro qualunque? Non so poi dove vivi tu, ma nella mia città anche l affitto di un posto letto di una stanza ti costa un patrimonio, qui stiamo parlando di una madre che ha lasciato un figlio senza casa. Il mio ragazzo ha lavorato per qualche mese dopo la triennale, il suo massimo stipendio era di 400 euro al mese e con quei soldi sinceramente manco ci paghi l'affitto.

Ho la mia idea su questa vicenda e penso che madre e figlio per arrivare a tanto siano degni l'uno dell'altra. Teste cocciute disposte ad odiarsi. Andate pure avanti con gli avvocati e con ciò che, forse, ne ricaverete. Buona giornata.
Il punto non è comunque che la madre non da i soldi al figlio, in quanto, asserendo come scusa di essere disoccupata, non gliene ha mai dati! Il mio ragazzo i soldi per studiare ce li ha, lo aiutano i nonni e il padre e lui stesso ha soldi messi da parte.
Il punto è che la madre ha venduto la casa dove lui viveva e ha sfrattato il figlio, prelevando anche oggetti acquistati unicamente da lui e anche di un certo valore. In quella casa lui comunque ha speso del denaro, era spesso lui infatti insieme ai nonni a pagare le bollette, il condominio, i debiti vari, in quanto la madre se ne era sempre fregata. Pensa che addirittura per i debiti stavano arrivando a doverla perdere la casa, debiti che ripeto sono stati pagati da lui e dai nonni.
Il punto non è che lui ha bisogno del mantenimento della madre, il punto è che dato che la casa indietro non la potrà riavere, almeno vuole farsi dare una parte dei soldi della vendita dalla madre, dato che lui per quella casa ha speso soldi, questo è il punto. I piedi in testa quella donna non ce li mette.
Saluti.
 

ab.qualcosa

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Cosa vuol dire "assenza di colpa in tale dipendenza economica" ? Tutto può essere assenza di colpa. Anche restare all'università 10 anni, oppure fare colloqui in modo diciamo "hobbystico", oppure "inseguire i propri sogni"... Quindi?

A me sembra abbastanza lineare che il 26enne in linea con il percorso di studi rientri nell'assenza di colpa, mentre il fuori corso o chi "insegue i propri sogni" no, ma non so la giurisprudenza cosa ne pensi.
 

ita.user

Membro Attivo
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A me sembra abbastanza lineare che il 26enne in linea con il percorso di studi rientri nell'assenza di colpa, mentre il fuori corso o chi "insegue i propri sogni" no, ma non so la giurisprudenza cosa ne pensi.

D'accordo. Infatti ho premesso "esulando dal caso in oggetto".
Però anche lì, parlando in generale, in linea con il percorso di studi, vuol dire non fuori corso? o basta dare 2 esami all'anno? sarebbe interessante capire quali sono i paletti della giurisprudenza per definire la "colpa", o se invece questa è lasciata alla libera interpretazione del giudice.
 

Rosa1968

Membro Storico
Non si può e non è giusto entrare nella sfera personale.
Però qui abbiamo una terza figura che può sicuramente entrare nella vita di sua madre ma che non deve contribuire a diminuire il patrimonio dove il ragazzo può e deve poter contare. Non si sceglie se nascere e chi lo decide deve prendersi le responsabilità. Non si smette di essere genitore.
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
Non si sceglie se nascere e chi lo decide deve prendersi le responsabilità. Non si smette di essere genitore.

Sono d'accordo se pensiamo alla sfera affettiva. Perchè penso che la quasi totalità dei genitori (tranne le eccezioni come in questo caso) farebbero tutto per i propri figli.
Ma per la legge non dovrebbe valere questo principio. Perchè così facendo lo Stato sta delegando sue funzioni e obiettivi (il permettere a ciascun cittadino di essere autonomo e determinarsi come persona) alla famiglia, gravandola del compito di prendersi cura all'infinito dell'individuo.
 

Prilla

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Privato Cittadino
A 26 anni benché studente il suo ragazzo è adulto a tutti gli effetti e se l'immobile non era suo ( il fattp che la madre l'abbia ricevuto e non pagato è irrilevante) non può avanzare pretese. Per la legge ha l'età per lavorare e mantenersi.
 

ab.qualcosa

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