Limpida

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Riporto la notizia di qualche giorno fa, dal Resto del Carlino.

" troppi nuovi edifici invenduti"
Nomisma dà l'allarme: in tre anni prezzi delle case giù del 11%.

Troppi edifici nuovi di zecca, sopratutto per il terziario e il commerciale, che nessuno compra per mancanza di liquidità.Questa in sintesi la dinamica del mercato immobiliare di Bologna nel primo semestre 2011, fotografata da Nomisma e presentata ieri sotto le due torri dal responsabile del real estate, Luca Dondi e dal presidente dell'istituto di ricerca Pietro Modiano.
<< A Bologna - sostiene Dondi- è mancata una visione strategica per la città che adesso scontiamo e che non é riferibile al solo periodo di commissariamento del comune, ma viene da molto più lontano>> In sostanza gl iinterventi di costruzione sono stati pianificati negli anni passati in base ad aspettative sulla capacità di attrattività della città che sono state di fatto troppo ottimistiche.
<< Si pensava che le aziende internazionali delocalizzassero a Bologna- prosegue Dondi- ma così non é stato, così come si é sovradimensionata la capacità reddituale e di spesa>> della fascia cui erano destinati i nuovi immobili. e' chiaro che ora, << uno stop brusco dei cantieri creerebbe un danno occupazionale, quindi servirebbe piuttosto una revisione graduale delle dimensioni e delle tipologie, scelte che, dai segnali che arrivano, sembra siano già allo studio del Comune, così come sta accadendo a Milano. Quanto ai dati, nel corso degli ultimi 3 anni, i prezzi delle case a Bologna, sono scesi dell'11% a fronte di un - 30% delle compra vendite.
Nel primo semestre 2011, inoltre, il prezzo delle abitazioni usate é calato dello 0,6% su base semestrale e del 1,6% su base annua. Da segnalare anche la forte riduzione della forbice tra prezzi medi minimi e prezzi medi massimi. Si tratta di un segnale di debolezza di un mercato che non riesce a mantenere differenziati i valori in funzione della qualità dell'edificio e della sua localizzazione.In contro tendenza sono solo i piccoli negozi del centro storico con prezzi stabili, sconti minori e tempi più brevi per concludere le transazioni. Si registrano infine , specie sulle nuove costruzioni, sconti più alti rispetto ad altre città che toccano anche il 12,2%. Per comprare o vendere un immobile usato sotto le Due Torri, ci vuole comunque un tempo medio di 6,4 mesi.:triste::triste:
 

Bagudi

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Direi che, per certi versi, è peggio di quanto affermato nella ricerca...

E' verissimo che siamo pieni di immobili invenduti, sia nel residenziale che nel terziario e nel commerciale e noi agenti immobiliari avevamo rilevato questa "follia edificandi" da parecchi anni, quando ancora il mercato non aveva alcun problema...
ma noi siamo gli ultimi a cui si dà retta.... quindi....

I tempi di vendita dell'indagine sono medi, perchè spesso sono molto più lunghi...

Silvana
 

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