Beh, ma quelle immagino ci saranno sempre state, non penso siano la novità degli ultimo 3-4 anni.
Certo, prima magari ti presentavi per il 150 mq da 650.000 Euro con 20.000 Euro e qualche pazzo furioso ti diceva che non c'era problema, potevi fare un mutuo da 700.000, così ristrutturavi e avevi anche liquidità, da pagare comodamente in 60 anni con il tuo stipendio operaio da 1200 Euro/mese. E così la catapecchia andava via a 650.000 Euro, erano tutti contenti e il mondo era rosa e profumato. Adesso la realtà presenta un po'di conti che non tornano, ci si è improvvisamente resi conto che il posto fisso non ce lo possiamo permettere, se non in rari casi, vedi gli statali (a meno che l'Italia crolli, cosa che non penso assolutamente possibile, nonostante gli sforzi di tutta la nostra classe politica in tal senso) e quindi se apro un mutuo da tot euro/mese, devo pagarlo, anche se perdo il lavoro e devo inventarmene un altro. Io cerco a Milano e sto pian piano conoscendo la realtà della mia città, nelle zone che mi interessano. Quindi parliamo di appartamenti per cui vengono richieste cifre considerevoli e siamo in una città che ancora è ricca. Eppure tali case restano sul mercato mesi e anche anni (ne vedo alcune da 4-5 e anche più anni, con cali irrisori delle richieste): direi che è indice del fatto che ancora non sono molti coloro che devono vendere, possiamo ancora permetterci di aspettare e mantenere le richieste alte, rifiutando sdegnosamente offerte al ribasso. Buon per noi, evidentemente la crisi ancora non morde così tanto...
Poi esco da Milano e per lavoro frequento la provincia o la bergamasca: immense distese di case a schiera e palazzine, anche belle, curate, in classe A o B, per buona parte invendute. Nonostante i prezzi nettamente più abbordabili e che calano pian piano (occasionissima imperdibile con box doppio in regalo!!!). Figurati quelle usate di 30-50 80 anni, nessuno sa che farsene...
Ormai, ripeto, per la maggior parte siamo proprietari di casa o l'abbiamo "in famiglia", c'è una marea di abitazioni, nuove e vecchie, che vagano in un mercato asfittico, non hanno particolare appeal, ma mantengono prezzi inarrivabili per la maggior parte delle persone a cui potrebbero interessare come collocazione e taglio. Se l'offerta è immensa, come è attualmente, ma non incontra la domanda, che comunque c'è, perchè il mercato dovrebbe muoversi verso un radioso futuro? Se le mie esigenze sono di trovare un quadrilocale di 130 o più metri quadri, ma il budget, pur elevato, mi permette un bilocale seminterrato, viste le richieste in giro, resterò nella mia casa, mi stringerò e aspetterò tempi migliori. Io rimarrò insoddisfatto, ma chi vende il quadrilocale credendo di avere per le mani la reggia di Caserta rimarrà altrettanto insoddisfatto, chiedendosi come mai un simile gioiello non venga apprezzato per quello che vale.
Certo, prima magari ti presentavi per il 150 mq da 650.000 Euro con 20.000 Euro e qualche pazzo furioso ti diceva che non c'era problema, potevi fare un mutuo da 700.000, così ristrutturavi e avevi anche liquidità, da pagare comodamente in 60 anni con il tuo stipendio operaio da 1200 Euro/mese. E così la catapecchia andava via a 650.000 Euro, erano tutti contenti e il mondo era rosa e profumato. Adesso la realtà presenta un po'di conti che non tornano, ci si è improvvisamente resi conto che il posto fisso non ce lo possiamo permettere, se non in rari casi, vedi gli statali (a meno che l'Italia crolli, cosa che non penso assolutamente possibile, nonostante gli sforzi di tutta la nostra classe politica in tal senso) e quindi se apro un mutuo da tot euro/mese, devo pagarlo, anche se perdo il lavoro e devo inventarmene un altro. Io cerco a Milano e sto pian piano conoscendo la realtà della mia città, nelle zone che mi interessano. Quindi parliamo di appartamenti per cui vengono richieste cifre considerevoli e siamo in una città che ancora è ricca. Eppure tali case restano sul mercato mesi e anche anni (ne vedo alcune da 4-5 e anche più anni, con cali irrisori delle richieste): direi che è indice del fatto che ancora non sono molti coloro che devono vendere, possiamo ancora permetterci di aspettare e mantenere le richieste alte, rifiutando sdegnosamente offerte al ribasso. Buon per noi, evidentemente la crisi ancora non morde così tanto...
Poi esco da Milano e per lavoro frequento la provincia o la bergamasca: immense distese di case a schiera e palazzine, anche belle, curate, in classe A o B, per buona parte invendute. Nonostante i prezzi nettamente più abbordabili e che calano pian piano (occasionissima imperdibile con box doppio in regalo!!!). Figurati quelle usate di 30-50 80 anni, nessuno sa che farsene...
Ormai, ripeto, per la maggior parte siamo proprietari di casa o l'abbiamo "in famiglia", c'è una marea di abitazioni, nuove e vecchie, che vagano in un mercato asfittico, non hanno particolare appeal, ma mantengono prezzi inarrivabili per la maggior parte delle persone a cui potrebbero interessare come collocazione e taglio. Se l'offerta è immensa, come è attualmente, ma non incontra la domanda, che comunque c'è, perchè il mercato dovrebbe muoversi verso un radioso futuro? Se le mie esigenze sono di trovare un quadrilocale di 130 o più metri quadri, ma il budget, pur elevato, mi permette un bilocale seminterrato, viste le richieste in giro, resterò nella mia casa, mi stringerò e aspetterò tempi migliori. Io rimarrò insoddisfatto, ma chi vende il quadrilocale credendo di avere per le mani la reggia di Caserta rimarrà altrettanto insoddisfatto, chiedendosi come mai un simile gioiello non venga apprezzato per quello che vale.