Il problema della provvigione dal venditore come viene risolta da città a città regione, da zona a zona, da regione a regione?
A Roma è quasi la norma non chiedere alcuna provvigione al venditore.
Si chiede e si ottiene qualcosa ( 0.75% – 1.% ) se è il proprietario che viene a offrire personalmente la casa da vendere, in agenzia..
Forse, riescono ad ottenere la provvigione solo i “grandi” gruppi immobiliari in della forza del “prestigio” pubblicitario del marchio….
Ma ci sono, in Italia, “isole felici” dove chiedere ed ottenere provvigione dal venditore è ordinaria amministrazione?
Naturalmente i problemi giuridici e deontologici sono i soliti, praticamente irrisolvibili:
il mediatore, muta o meno, radicalmente, la sua natura e funzione di soggetto imparziale se si fa pagare da una sola parte diventandone, di fatto, il “rappresentante”?
Non esigere di farsi pagare il giusto compenso, peraltro previsto dal codice civile, non deprezza notevolmente ed ulteriormente la reputazione del professionista immobiliare ( già non molto alta…) nei confronti della clientela?
L’abdicazione del diritto di esigere la propria parcella da una della due parti, con dimezzamento secco del proprio guadagno, potrebbe o no mettere in seria difficoltà la gestione contabile della ditta e colorare di rosso il bilancio finale?
La rinuncia alla provvigione, non può drizzare le orecchie della Finanza che può sospettare una forma di pagamento in nero ( oltre al danno, la beffa…)?
Tutti desidererebbero farsi pagare dal proprietario ( alzi la mano chi non vorrebbe…) ma la difficoltà è come fare.
“ Signor Capodicasa, il costo del mio servizio è il 2% del prezzo di vendita del suo immobile".
“ Caro rag. Provvigionato, ho avuto già 7 richiesta di acquisizioni da suoi colleghi a zero provvigione…ma ho scelto lei perché mi ispirava più fiducia, o forse mi sono sbagliato? Se vuole che le firmi l’incarico di vendita mi deve garantire la “stesse condizioni” dei suoi colleghi”.
Forse, nessuno ha la formula magica in tasca per affrontare e superare con successo dialettico tale asserzione del cliente…
Oppure sì?
Ma, se ci sono già pronti altri 7 colleghi a lavorare praticamente gratis, come fare? Cosa dire, di calzante e di “attillato” al venditore recalcitrante, per fargli intenerire il cuore e fargli cambiare idea?
Se il proprietario di casa non si sposta di un millimetro dalla sua posizione ( "ci sono 7, dico ben 7 mediatori che stanno attendendo, impazienti, di avere l’incarico di vendita gratis , basta una mia parola…." ) come comportarsi, come procedere oltre?
Rifiutare la proposta e dare uno schiaffo morale al cliente infingardo?
Rifiutare tutte le proposte e dare tanti ceffoni “morali” quanti solo i clienti infingardi?
Ma l’agente immobiliare, alla fin fine, è specialista più di scapaccioni o più di vendite immobiliari?
Forse in città ci si campa con la provvigione solo a carico del venditore
-sono sempre 10.000 euro, in media, ad intermediazione - ma nei paesi, nel sud, dove i prezzi delle case sono notevolmente inferiori, come si fa?
Come si fa a far quadrare il bilancio, se la vendita è franco provvigioni da una delle parti?
Purtroppo, alla fine, per essere aderenti alla realtà dei fatti, è il mediatore ad essere preso continuamente a schiaffi dai proprietari cialtroni che non vogliono scucire una lira...Non il contrario.
Però, che strano, a pensarci bene...I proprietari di immobili, più hanno il "braccino corto" più "allungano" certi manrovesci...
E "materiali" altro che morali...
A Roma è quasi la norma non chiedere alcuna provvigione al venditore.
Si chiede e si ottiene qualcosa ( 0.75% – 1.% ) se è il proprietario che viene a offrire personalmente la casa da vendere, in agenzia..
Forse, riescono ad ottenere la provvigione solo i “grandi” gruppi immobiliari in della forza del “prestigio” pubblicitario del marchio….
Ma ci sono, in Italia, “isole felici” dove chiedere ed ottenere provvigione dal venditore è ordinaria amministrazione?
Naturalmente i problemi giuridici e deontologici sono i soliti, praticamente irrisolvibili:
il mediatore, muta o meno, radicalmente, la sua natura e funzione di soggetto imparziale se si fa pagare da una sola parte diventandone, di fatto, il “rappresentante”?
Non esigere di farsi pagare il giusto compenso, peraltro previsto dal codice civile, non deprezza notevolmente ed ulteriormente la reputazione del professionista immobiliare ( già non molto alta…) nei confronti della clientela?
L’abdicazione del diritto di esigere la propria parcella da una della due parti, con dimezzamento secco del proprio guadagno, potrebbe o no mettere in seria difficoltà la gestione contabile della ditta e colorare di rosso il bilancio finale?
La rinuncia alla provvigione, non può drizzare le orecchie della Finanza che può sospettare una forma di pagamento in nero ( oltre al danno, la beffa…)?
Tutti desidererebbero farsi pagare dal proprietario ( alzi la mano chi non vorrebbe…) ma la difficoltà è come fare.
“ Signor Capodicasa, il costo del mio servizio è il 2% del prezzo di vendita del suo immobile".
“ Caro rag. Provvigionato, ho avuto già 7 richiesta di acquisizioni da suoi colleghi a zero provvigione…ma ho scelto lei perché mi ispirava più fiducia, o forse mi sono sbagliato? Se vuole che le firmi l’incarico di vendita mi deve garantire la “stesse condizioni” dei suoi colleghi”.
Forse, nessuno ha la formula magica in tasca per affrontare e superare con successo dialettico tale asserzione del cliente…
Oppure sì?
Ma, se ci sono già pronti altri 7 colleghi a lavorare praticamente gratis, come fare? Cosa dire, di calzante e di “attillato” al venditore recalcitrante, per fargli intenerire il cuore e fargli cambiare idea?
Se il proprietario di casa non si sposta di un millimetro dalla sua posizione ( "ci sono 7, dico ben 7 mediatori che stanno attendendo, impazienti, di avere l’incarico di vendita gratis , basta una mia parola…." ) come comportarsi, come procedere oltre?
Rifiutare la proposta e dare uno schiaffo morale al cliente infingardo?
Rifiutare tutte le proposte e dare tanti ceffoni “morali” quanti solo i clienti infingardi?
Ma l’agente immobiliare, alla fin fine, è specialista più di scapaccioni o più di vendite immobiliari?
Forse in città ci si campa con la provvigione solo a carico del venditore
-sono sempre 10.000 euro, in media, ad intermediazione - ma nei paesi, nel sud, dove i prezzi delle case sono notevolmente inferiori, come si fa?
Come si fa a far quadrare il bilancio, se la vendita è franco provvigioni da una delle parti?
Purtroppo, alla fine, per essere aderenti alla realtà dei fatti, è il mediatore ad essere preso continuamente a schiaffi dai proprietari cialtroni che non vogliono scucire una lira...Non il contrario.
Però, che strano, a pensarci bene...I proprietari di immobili, più hanno il "braccino corto" più "allungano" certi manrovesci...
E "materiali" altro che morali...