Ho visitato più volte un immobile con un'agenzia (Agenzia 1). Essendo interessato comunico all'agente la mia proposta di acquisto di poco inferiore a quello che lui stesso consigliava. Al momento però della mia richiesta di inserire la clausola "salvo accettazione mutuo" riferisce che non è accettabile vincolare un proprietario all'attesa dell'erogazione del mutuo con una proposta così bassa. Inoltre consiglierebbe di depositare un assegno per la proposta più elevato rispetto alla normale prassi (cosa che ho ritenuto strana). In quel momento rifiuto di procedere viste le condizioni poste. Ricontatto poi l'agente per aumentare la mia proposta al prezzo da lui consigliato, ma ancora una volta si mostra contrariato, riterrebbe appetibile la richiesta solo senza la clausola del mutuo, tra l'altro rispondendo in modo decisamente scortese. Non sono a conoscenza del fatto se l'agente abbia comunicato o meno con il venditore, in ogni caso non è stata nemmeno iniziata la trattativa tramite l'Agenzia1. Mesi dopo parlando con una seconda agenzia (Agenzia2) scopro che la stessa agenzia ha già effettuato delle proposte di acquisto per quell'immobile, poi rifiutate. Proposte nettamente inferiori e vincolate all'accettazione del mutuo. A questo punto, essendo ancora interessato all'immobile, come posso comportarmi? Posso iniziare una trattativa con l'Agenzia2, sicuramente più disponibile nei confronti dell'acquirente? O corro il rischio che, concluso l'affare, l'Agenzia1 pretenda il suo compenso? Anche se l'Agenzia1 si è rifiutata di iniziare la trattativa e tra l'altro in modo scortese (non ci tornerei volentieri a discutere visto il modo)? Grazie in anticipo per i vostri consigli e considerazioni.