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Utente Cancellato 52183

Ospite
spesso si legge di agenti che non hanno la più pallida idea di come gestire alcune situazioni; ecco, in quel caso meglio chiedere, che fare disastri, anche se in buona fede.
Nella compravendita immobiliare affidata al Mediatore o Agente Immobiliare non deve e non può essere considerata la buona fede nel caso in cui le parti o una di esse possa aver subito un danno a causa di inesperienza o ancor peggio da negligenza! Inoltre chi paga diverse migliaia di euro di provvigione penso sia giusto che debba essere tutelato e garantito al 100% in primis dal Mediatore!

Ovviamente concordo con la giurisprudenza!

ecco, in quel caso meglio chiedere, che fare disastri
Chiedere a chi? Quando si evince il danno è troppo tardi purtroppo!
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Nella compravendita immobiliare affidata al Mediatore o Agente Immobiliare non deve e non può essere considerata la buona fede nel caso in cui le parti o una di esse possa aver subito un danno a causa di inesperienza o ancor peggio da negligenza! Inoltre chi paga diverse migliaia di euro di provvigione penso sia giusto che debba essere tutelato e garantito al 100% in primis dal Mediatore!
Forse non mi sono spiegata: chiunque dovrebbe essere in grado di capire se la gestione di un affare è alla sua portata, in primis un agente nella gestione di una compravendita, se non ne padroneggia tutti gli aspetti.
Se si rende conto di non poterlo gestire da solo, chiede aiuto a un collega, al notaio o all’ avvocato.
Se non si rende conto, e sbaglia, è giusto è normale che paghi.

Ovvero bisogna prevenire, non fare danni.
Non si può lasciare nulla al caso, e prevedere le peggiori possibilità, a quello servono i contratti, specialmente i contratti preliminari: se tutto fila liscio, bene.
Se invece sorgono problemi, un buon contratto ha già previsto le possibili conseguenze , e le soluzioni migliori ( o meno dannose) per tutti.

Per un agente che sbaglia per ignoranza, perdono la faccia anche gli altri.
Questo andrebbe evitato.
 
U

Utente Cancellato 52183

Ospite
specialmente i contratti preliminari
Specialmente la famosa proposta d'acquisto,per chi ne fa uso - facendosi pagare la provvigione - ed ancor peggio adoperando i prestampati con la clausula che quel documento è equipollente al preliminare; e peggio di peggio con caparra confirmatoria!!
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tu sei laureata in legge.

Concordo con francesca63.

Io non sono laureato in legge, anzi non sono neppure laureato, ma ho sempre fatto i compromessi da solo, da 34 anni a questa parte (tranne 5/6 casi, in cui sono stati fatti dal notaio per scelta dell'acquirente) e ho sempre incassato i complimenti dei vari notai (e avvocati) che li hanno poi avuti tra le mani, per la forma, la correttezza del contenuto e la capacità di aver saputo chiarire e/o districare qiestioni non semplici.

Oltre alla preparazione accademica giocano un fattore importante la preparazione data dall'esperianza e forse anche il fatto d'esserci portati per natura.

Certo se non si è in grado di gestire la situazione, piuttosto che rischiare di fare danni, è molto meglio lasciar fare al notaio.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Specialmente la famosa proposta d'acquisto,per chi ne fa uso - facendosi pagare la provvigione - ed ancor peggio adoperando i prestampati con la clausula che quel documento è equipollente al preliminare; e peggio di peggio con caparra confirmatoria!!
Confesso che faccio fatica a seguirti: io ho sempre usato i prestampati (all’epoca ero iscritta alla Fimaa), e ho sempre spiegato a tutti quali responsabilità si prendono formulando o accettando una proposta di acquisto.
È normale che una proposta irrevocabile di acquisto, se accettata, e l’accettazione comunicata al proponente, diventi un contratto preliminare, ed è normale versare una caparra.
Onestamente non saprei come altro fare...
Le case si comprano con i contratti, non con le chiacchiere!!
 

studiopci

Membro Storico
Concordo anch'io con Francesca, gli immobili si comprano con i contratti e non con le chiacchiere. I problemi se sorgono è solo perchè non si sono precisate le regole del negozio della compravendita o lo si è fatto in maniera errata. Un buon preliminare o proposta di acquisto, senza voler sminuire i Notai e gli Avvocati, lo può redigere anche un AI serio, diligente, con una buona esperienza e sopratutto consapevole dei propri limiti. Confesso che anche io non riesco a seguirti in alcuni punti delle tue esternazioni, il contratto non è altro che l'espressione di una volontà a voler concludere un accordo secondo regole che si presumono scaturite da una trattativa tra le parti e che siano logicamente lecite e non contrarie alle disposizioni di legge affinchè il contratto rivesta carattere di validità giuridica ( per esempio non è possibile stipulare un contratto dove ingaggi un Killer ) . Non a caso l' art. 1322 del CC recita " Le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge [e dalle norme corporative] " .
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se invece sorgono problemi, un buon contratto ha già previsto le possibili conseguenze , e le soluzioni migliori

Tuttavia, spesso le più spiacevoli conseguenze, esplodono proprio per quei congegni inseriti, per prevenire gli eventi.
Clausole ad orologeria, risoluzioni espresse al vetriolo o penali ritorsive a tagliola che siano.

Clausole talmente tanto efficienti, che quando taluni avvocati se le ritrovano poi a strumentalizzarle, ci possono sguazzare dentro con tutte le scarpe.

Un buon suggerimento da osservare, resta sempre quello basilare, di formulare i contratti obbligatori, in una forma piu' identica possibile, a quello ad effetti reali.

Tecnica infallibile utilizzata dagli stessi professionisti.
Ad evitare improbabili premonizioni e le loro conseguenze.

In questa circostanza, i legali più Scafati, con l'utilizzo del loro idioma, il " legalese", nei contratti ci scrivono tutto e il contrario di tutto.

Almeno in caso di liti si tenzona ad armi pari.
 
U

Utente Cancellato 52183

Ospite
Concordo anch'io con Francesca, gli immobili si comprano con i contratti e non con le chiacchiere.
Buongiorno,
La citazione summenzionata la trovo francamente pretestuosa e distorta al cospetto dell'argomento che anzi evidenzia la necessità di inserire importanti clausule nelle scritture della compravendita immobiliare!
Ad ogni modo, riservandomi di approfondire l'argomento per il forum tutto, auguro serene festività - pasquali - a credenti e miscredenti.
Saluti
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno e Buona Pasquetta. Perchè un AI dovrebbe risultare responsabile di un accordo/contratto tra le parti? Il suo dovere non è solo quello di farle incontrare, prendendo la provvigione SOLO per questo? (so benissimo che poi si va oltre, ma mai avevo pensato a conseguenze inerenti contratti ecc.)
 
U

Utente Cancellato 52183

Ospite
Buongiorno,
I "contratti" inerenti la compravendita immobiliare rappresentano un passaggio determinante e delicato per le parti in causa. Adopero il plurale in quanto "solitamente" si procede con la proposta d'acquisto, successivamente con il "preliminare o compromesso" ed infine il rogito notarile. La fase più delicata - nel caso sia presente il Mediatore - è la famosa proposta d' acquisto con l' utilizzo di prestampati cartacei e le "clausule" in esso contenute!

Argomenti da inserire con clausule specifiche ed essenziali:
  1. Prezzo;
  2. Modalità di pagamento;
  3. Solvibilità;
  4. Vizi;
  5. Condominio;
  6. Confini;
  7. Norme.
E' pacifico come un prestampato cartaceo sia del tutto inadeguato!

Per ciacuna delle voci summenzionate dovranno essere inserite clausule essenziali a tutela delle parti. Non per ultimo che il contratto è consigliabile venga "trascritto", quindi va da se che debba essere il Notaio a procedere con il preliminare.
 

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