Alex74

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
qualche mese fa ho fatto il compromesso per vendere la casa che io, mio fratello e nostra madre abbiamo ereditato dopo il decesso del papà. Tra poche settimane dovremmo andare a rogito. Abbiamo però qualche difficoltà causata dalle limitazioni derivanti dai decreti relativi al coronavirus poiché l'immobile si trova in altra regione rispetto alle nostre residenze. Ora non riusciamo a spostarci ed il compratore non ha nessuna intenzione di venirci incontro posticipando la data del rogito. Tra l'altro, per gli stessi motivi, ora come ora non riusciamo nemmeno ad andare a vuotare la casa e non vogliamo incaricare una ditta perché abbiamo paura che possano danneggiare i mobili e vorremmo essere presenti.
Avete suggerimenti su come possiamo fare?
Sia per il rogito (forse una procura a favore di qualcuno che si trova già sul posto può essere la soluzione?)
Sia, soprattutto, per lo svuotamento della casa. Anche riuscendo a rogitare, non potremmo consegnarla vuota da cose ma non per colpa nostra! Possiamo invocare la forza maggiore ed obbligare l'acquirente a spostare la data del rogito senza che ci chieda un risarcimento? O cos'altro potremmo fare?
Grazie.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Lo spostamento è possibile ma per validi e comprovati motivi.

Per transitare da regione a regione basta che ogni viaggiatore compili più copie di questo modulo (vi può essere chiesto e trattenuto più volte, per questo dovete averne più copie!), e lo porti con sé.

Portatevi anche una copia del compromesso a dimostrare la scadenza, portatevi la lettera di convocazione se ne avete una.

Un rogito notarile deciso mesi fa è un valido motivo, specie se arricchito da costose penali in caso di recesso.

Munitevi di mascherine quando girate, e non portate le mani al naso, alla bocca e agli occhi.

Nelle motivazioni ci metti "SONO OBBLIGATO A PRESENZIARE A UN ROGITO NOTARILE CHE MI VEDE COINVOLTO, CON UNA PENALE DI X MILA EURO SE MI ASSENTO".

(forse una procura a favore di qualcuno che si trova già sul posto può essere la soluzione?)

Si può fare la procura, dovete però trovare un notaio del posto che accetti la trasmissione telematica dei vostri documenti. Forse dovete rivolgervi a un notaio nella città dove siete, il quale contatterà un notaio nella città dove si trova l'immobile, per rendere il tutto legale. NOTAIO parla con NOTAIO. E stiamo tutti tranquilli.

non vogliamo incaricare una ditta perché abbiamo paura che possano danneggiare i mobili e vorremmo essere presenti.

La soluzione è incaricare una ditta, il danneggiamento dei mobili mettetelo in conto già da ora perché può capitare e non è colpa di nessuno, certi mobili che stanno lì da 40 anni si schiantano appena li sposti come è accaduto all'armadio di ciliegio di Zia Maria: nonostante io e mio fratello ci siamo messi d'impegno, si è schiantato una zampa ed è diventato legna da ardere.

Se nella documentazione c'è scritto "libero al rogito", deve essere libero da persone e cose, altrimenti non si rogita.

Se volete essere presenti dovete compilare la modulistica che ho riportato sopra, sperando che la situazione non peggiori così tanto che la polizia vi impedisca fisicamente di passare.

Non vorrei mettervi fretta, ma l'immobile andrebbe svuotato ORA, entro uno-due giorni massimo, poiché ancora col modulo e una valida ragione si può circolare, ma a Roma la fiammata è prevista la settimana prossima e non si sa cosa potrà accadere e se verranno fatte ulteriori restrizioni anche alla circolazione dei liberi cittadini.

Spero che quest'incubo finisca.
 

Allegati

  • NEW_indicazioni-coronavirus.pdf
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francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Possiamo invocare la forza maggiore ed obbligare l'acquirente a spostare la data del rogito senza che ci chieda un risarcimento?
No.
O cos'altro potremmo fare?
Vuotare la casa, e andare regolarmente al rogito.
Oltretutto, in questa situazione, conviene rogitare, prima che l'acquirente possa avere problemi economici per lo stop al lavoro, eventuale mutuo non più erogabile....e incassare il prima possibile.
 

Sodis

Membro Attivo
Professionista
Oltretutto, in questa situazione, conviene rogitare, prima che l'acquirente possa avere problemi economici per lo stop al lavoro, eventuale mutuo non più erogabile....e incassare il prima possibile.
Ma in questo caso (Stop lavoro e mutuo non erogabile) non sarebbe comunque inadempiente l’acquirente, dando diritto al venditore di trattenere la caparra?

Se così fosse sarebbe anche probabilmente il motivo per cui l’acquirente non vuole rimandare.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Forse non avete ancora capito che tra pochi giorni faranno uscire di casa al massimo per andare in farmacia o al supermercato nella migliore delle ipotesi, altro che compravendite. A questo punto cercherei di fare il rogito il prima possibile (se non è già troppo tardi) e non mi intestardirei su quattro mobili vecchi.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Forse non avete ancora capito che tra pochi giorni faranno uscire di casa al massimo per andare in farmacia o al supermercato nella migliore delle ipotesi, altro che compravendite. A questo punto cercherei di fare il rogito il prima possibile (se non è già troppo tardi) e non mi intestardirei su quattro mobili vecchi.

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brina82

Membro Storico
Professionista
Ma in questo caso (Stop lavoro e mutuo non erogabile) non sarebbe comunque inadempiente l’acquirente, dando diritto al venditore di trattenere la caparra?

Se così fosse sarebbe anche probabilmente il motivo per cui l’acquirente non vuole rimandare.
Sì ma se il giorno del rogito la casa non è libera, inadempiente sarebbe il venditore.
 

Miciogatto

Membro Senior
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