brina82

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Pensate che sto vendendo un box che ho ereditato , quindi bene personale senza ombra di dubbio: ma il notaio vuole il sunto dell’atto di matrimonio, per verificare in quale regime patrimoniale sono con mio marito .
Cosa ininfluente, ma secondo questo notaio serve saperlo.
Secondo il mio notaio di fiducia non sarebbe necessario, ma purtroppo, vendendo, il notaio non lo decido io.

Negli atti viene indicato il regime patrimoniale di chi compra e di chi vende, che GENERALMENTE è dichiarato dalle parti, senza una verifica del relativo atto/estratto di matrimonio da parte del Notaio, cosa che reputo molto rischiosa.

Nelle esecuzioni immobiliari il Giudice, tra le verifiche che richiede ai CTU, chiede di verificare lo stato patrimoniale dell'esecutato e dei suoi "dante causa" (ovvero di chi gli vende l'immobile, o del de cuius nel caso di successione).

Questo perchè nel caso in cui l'esecutato risulta ad esempio proprietario perchè la moglie, acquistando, ha dichiarato di essere in regime di comunione dei beni, ma ciò non corrisponda al vero perchè dall'estratto di matrimonio risulta che stavano in separazione, l'esecutato non è proprietario, per cui non può disporre di quel bene, anche se la visura catastale indica altre cose!

Francamente non si capisce perchè il Giudice pone queste domande al CTU (meglio identificato come Esperto del Giudice in tale ambito, EdG), ovvero il motivo per cui con le vendite forzate si facciano dei controlli pazzeschi, a differenza delle compravendite normali. In pratica l'EdG deve fare i controlli che di norma sono delegati ai Notai, e la stima dell'immobile diventa il 5% di tutto il lavoro completo.

Da ciò ho imparato una cosa: per evitare problemi, personalmente da oggi in poi, in caso di compravendita dove io sono l'acquirente, esigerò sempre un estratto di matrimonio, non mi basta la dichiarazione del venditore (pensa se uno mi vende la propria casa dichiarando di averla acquistata in regime di separazione, mentre in realtà stava in comunione... In pratica mi sta vendendo anche la parte della moglie, senza la firma della moglie! Pensa che impiccio!).

Mi è capitato un caso molto complicato, in cui tra l'altro il dante causa dell'esecutato mi dice che in Chiesa loro hanno dichiarato un regime di separazione dei beni, mentre dal controllo al Comune risulta altro. Sono curioso di capire come si concluderà la questione.

PS in tutto ciò non si capisce perchè per quanto riguarda l'aggiudicatario non venga richiesto l'estratto di matrimonio: cioè fai le cose per bene e ti perdi in un bicchier d'acqua? Forse si dà per scontato il fatto che nel momento in cui l'aggiudicatario dovesse alienare il bene, sarà il Notaio ad aver verificato il suo regime patrimoniale, al momento dell'acquisto, ma generalmente i Notai non fanno questo tipo di controlli, almeno così mi hanno detto alcuni.
 
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