Nelle mie reminiscenze universitarie mi ricordo una lezione di economia:
Negli anni 30 40 e fino alla metà degli anni 50 tutte le imprese erano product oriented, ossia io faccio questo prodotto e tu clienti lo compri, poi col passare del tempo si affacciò i marketing, e le imprese lungimiranti si chiesero Cosa vuole il mercato? Vediamo di darglielo, e nacquero le imprese marketing oriented, sino ad arrivarre all'aberrazione dei nostri giorni dove si creano bisogni inesistenti per vendere nuovi prodotti. Quindi alla fine è sempre il cliente che paga il conto... e siamo tutti clienti di qualcun altro!
le multinazionali sono marketing oriented per antonomasia, prendete la unilever fa di tutto dai detersivi al caffè dallo shampoo all'acqua minerale.
Chi si adeguò divenne sempre più grande, chi non si adeguò....
Quindi ringrazio pensoperme per gli utili consigli, già studiati più di 25 anni fa, intendimi non è assolutamente polemica la mia affermazione, quello che dici è giusto, l'attenzione al cliente è basilare, e sarei il primo a non voler la doppia provvigione, facendo 3 vendite, ed essere mandatario alla metà e fare 15 vendite, presumibilmente guadagnerei di più.
Anche perchè con tutte le collaborazioni che si fanno ma quante volte prendiamo la doppia provvigione, a volte siamo anche in 4 o 5 a dividere il monte provvigioni, o sbaglio?
Dovremmo essere liberi professionisti nè più nè meno, come avvocati o commercialisti, che hanno il loro cliente fino a quando il loro cliente si fida di loro.
Tu vieni da me e mi incarichi di venderti una casa, oppure entri da me e mi incarichi di trovarti una casa
E se ti vendo una casa che ho in portafoglio? chi mi paga? Non è polemica la domanda è una domanda e basta.
Altro discorso è poi gestire 5/6 vendite, e doverne gestire 30, che a parità di fatturato potrebbe portare a delle problematiche puramente organizzativo/burocratiche, ma se ne può parlare
La peculiarità del lavoro, che è fatto di organizzazione, di pubbliche relazioni, di conoscenze sia di persone che di mercato, di professionalità, per chi ce l'ha, non è poi così semplice.
Tanto il cliente ti pesa subito, se dici cose che non stanno nè in cielo nè in terra ti ringrazia (se lo fa) e se ne va.
Le tue osservazioni sono finalmente un ottimo spunto di discussione.
Negli anni 30 40 e fino alla metà degli anni 50 tutte le imprese erano product oriented, ossia io faccio questo prodotto e tu clienti lo compri, poi col passare del tempo si affacciò i marketing, e le imprese lungimiranti si chiesero Cosa vuole il mercato? Vediamo di darglielo, e nacquero le imprese marketing oriented, sino ad arrivarre all'aberrazione dei nostri giorni dove si creano bisogni inesistenti per vendere nuovi prodotti. Quindi alla fine è sempre il cliente che paga il conto... e siamo tutti clienti di qualcun altro!
le multinazionali sono marketing oriented per antonomasia, prendete la unilever fa di tutto dai detersivi al caffè dallo shampoo all'acqua minerale.
Chi si adeguò divenne sempre più grande, chi non si adeguò....
Quindi ringrazio pensoperme per gli utili consigli, già studiati più di 25 anni fa, intendimi non è assolutamente polemica la mia affermazione, quello che dici è giusto, l'attenzione al cliente è basilare, e sarei il primo a non voler la doppia provvigione, facendo 3 vendite, ed essere mandatario alla metà e fare 15 vendite, presumibilmente guadagnerei di più.
Anche perchè con tutte le collaborazioni che si fanno ma quante volte prendiamo la doppia provvigione, a volte siamo anche in 4 o 5 a dividere il monte provvigioni, o sbaglio?
Dovremmo essere liberi professionisti nè più nè meno, come avvocati o commercialisti, che hanno il loro cliente fino a quando il loro cliente si fida di loro.
Tu vieni da me e mi incarichi di venderti una casa, oppure entri da me e mi incarichi di trovarti una casa
E se ti vendo una casa che ho in portafoglio? chi mi paga? Non è polemica la domanda è una domanda e basta.
Altro discorso è poi gestire 5/6 vendite, e doverne gestire 30, che a parità di fatturato potrebbe portare a delle problematiche puramente organizzativo/burocratiche, ma se ne può parlare
La peculiarità del lavoro, che è fatto di organizzazione, di pubbliche relazioni, di conoscenze sia di persone che di mercato, di professionalità, per chi ce l'ha, non è poi così semplice.
Tanto il cliente ti pesa subito, se dici cose che non stanno nè in cielo nè in terra ti ringrazia (se lo fa) e se ne va.
Le tue osservazioni sono finalmente un ottimo spunto di discussione.