Beh, che dire, potrei sostenere sinceramente, che sarebbe giusto che non ci fosse differenze tra ricco e povero, brutto e bello, ecc. Poi mi sveglio e vedo che la vita è differente, quello che per me è giusto per un altro è sbagliato, quello che per me è ovvio per un altro è assurdo e via così.
La soluzione non passa ne per diritti ne per obblighi, a mio parere, la soluzione passa per abbandonare codeste posizioni, irrealizzabili, e dedicarvi ai vostri clienti, abbandonare posizioni preconcette che il tempo sta cancellando inesorabilmente, abbracciare il mercato, orientarvi alla vostra clientela (non lo siete per nulla), capire che un servizio che è utile sulla carta, per esserlo anche fuori deve mantenere le caratteristiche di servizio, quando diventa obbligo o cosa non richiesta è chiaro che c'è qualcosa che non va e che si è destinati a soccombere.
Le soluzioni.... beh, guardate fuori dall'italia e imparate, prendete il meglio di una cosa e dell'altra, cercate soluzioni pratiche che non debbano dipendere dai legislatori, che come avrete capito, non vi amano per come siete oggi.
Il consumatore vuole di più per pagarvi le cifre che prendete, siete effettivamente troppi in relazione al mercato che avete e siete in crescita, non c'è selezione vera perché sia a chi fa il servizio male che a chi lo fa bene bastano poche vendite per rimanere a galla, visto che non avete alcun requisito tranne quelli ridicoli che ci sono adesso e che molti di voi non hanno nemmeno dovuto rispettare. Non volete formarvi, non volete migliorare, vi ritenete sufficientemente preparati e professionali, però i vostri clienti, la percezione ce l'hanno differente.
Tutti cattivi anche i clienti? Sono cattivi i colleghi, sono cattivi i legislatori, sono cattivi gli altri dell'indotto, sono tutti cattivi, noi siamo incompresi. Non è vero, come non è vero che i migliori sono sui forum e i cattivi sono al di fuori, non è vero che tecno casa è il male assoluto e che i franchising hanno rovinato il vostro mestiere.
Ve l'ho detto cosa potrebbe accadere in futuro, tra la bolkestein che già avete subito, la 15733, il single market act, i consumatori che stanno prendendo posizione e chiedono cose che trascendono le leggi dei vari paesi, siete ancorati alla preistoria, cercate di farla durare e sperate che duri fino alla pensione, se ci sarà ancora.
Il fatto è che, diciamocela, per fare l'agente immobiliare di solito non serve una gran fatica, ci sono molti di voi, la maggioranza, che fa l'agente immobiliare proprio perché con poco sforzo porti a casa tanto.
Questi qui di certo non vorranno mai che l'agente immobiliare si evolva, vorranno che tutto resti come è, ti immagini doversi mettere a inseguire dei requisiti nuovi per fare il lavoro che ho fatto fino ad oggi? Chi me lo fa fare? Ti immagini dover cambiare il mio modo di lavorare? Il lavoro è ho una casa, magari in esclusiva, aspetto che qualcuno la compri, e via così, con 5-6 vendite all'anno, se abbasso le spese, campo e vado avanti,s e faccio il colpo grosso campo pure bene.
Per migliorarsi serve la necessità di farlo o la volontà se si aspira a migliorare. Se il mercato tirasse, nessuno avrebbe in mente di migliorare nulla, ne di cercare soluzioni a nulla. I mercati premiano il modello virtuoso, lo si vede in europa, di solito è mandatario e nessuno pensa a comprare senza il suo aiuto, ha provvigioni molto basse, penetrazione del mercato quasi totale, professionalità e standard riconosciuti che infatti stanno invadendo l'europa e arrivano anche da noi, nella indifferenza della vostra categoria, pur riguardandovi direttamente. Non è obbligatorio per legge, non è l'ennesima casta di succhia sangue all'italiana, ma è un modello efficiente premiato dalla sua clientela, auto regolato e auto controllato,senza aspettare leggi o leggine.
Mi rendo conto che siamo fuori da ogni possibilità di realizzazione visto la mentalità retrogada che abbiamo in italia su questi temi, ma ho paura, per voi, che il mondo nel suo andare avanti non sarà comprensivo e non aspetterà una vostra presa di coscienza un po meno "fazzolettara", il che non vuol dire affatto fare l'agenzia super mega gigantesca, ma significa cambiare completamente visione di come e di cosa siete, di come vi percepite e di come vi rapportate a quegli individui che rappresentano la vostra ricchezza, i clienti appunto, clienti che oggi percepiscono di pagarvi troppo e immeritatamente, per questo, vi sfuggono quando possono.
Il primo che dice che non ho detto nulla e chiede "allora cosa dovremmo fare" gli tiro il pulpito.