cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
chi è causa del suo mal...pianga se stesso
Perché firmare un contratto di locazione con queste limitazioni? Sicuramente perché chi ha aperto il Bar non pensava al "domani" e a lui andava bene così
Ora che è arrivato il "domani" si trova chiaramente inguaiato e come unica soluzione (tra l'altro usata nella stragrande maggioranza dei casi) è quella di fare un nuovo contratto di locazione o avere una "promessa" dal locatore di farlo senza quella limitazione
Dura sarà...soluzione migliore potrebbe essere quella di concedere un aumento del canone e rifare il contratto subito, poi può riprovare a metterlo in vendita
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
già 2 probabili acquirenti hanno mollato la trattativa quando hanno letto quella clausola nel contratto di locazione,
Non serve aspettare che scoprano la limitazione leggendo il contratto; la situazione va spiegata da subito, per non perdere e non far perdere tempo.
Come andava bene all’attuale gestore, non è detto che non ci sia qualcun altro interessato.
Certo il prezzo di cessione dovrà tenerne conto ( così come si spera che ne sia stato tenuto conto quando è stato stabilito il canone di locazione).
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il prezzo delle gestioni tengono per prima cosa in conto i ricavi che fanno. Non si parla di buonuscite ma di vendere attività commerciali. Chi le compra comunque deve tenere conto di quanto gli dura il contratto di locazione e le relative clausole
Poi ci sono bar che in poche ore incassano quanto altro in 3 giorni…
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non si parla di buonuscite ma di vendere attività commerciali.
Mi riferivo a questo:
Se non viene annullata/eliminata quella casuale è praticamente impossibile vendere/cedere l'attività con un danno economico dell'esercente.
Da maligno penso che sia stata inserita di proposito in questo modo costringe l'esercente a chiudere il contratto, quindi l'attività, senza la penale che dovrebbe versare il proprietario se non gli rinnovasse il contratto (sei tu che te ne vai e non io che ti mando via).
Mi pare che qui ci sia o uno sprovveduto o uno che voleva in un colpo solo prendere uovo, gallina e pulcino.
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Mi pare che qui ci sia o uno sprovveduto o uno che voleva in un colpo solo prendere uovo, gallina e pulcino.
Lo sprovveduto è l'amico che ha firmato il contratto con quella causale.
Il locatore molto furbo ha inserito nel contratto quella clausola per non essere disturbato da eventuali rumori dato che abita sopra il locale.
Se l'amico non riesce a cedere l'attività e costretto a chiudere ed il proprietario del locale può fittare nuovamente sempre come BAR senza intercorrere in nessuna penale (penale che dovrebbe riconoscere nel caso in cui il locatore non gli rinnovasse il contratto).
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il locatore molto furbo ha inserito nel contratto quella clausola per non essere disturbato da eventuali rumori dato che abita sopra il locale.
Mah furbo è relativo.
Se la clausola era chiara a tutti ci vedo una logica tutela dei propri interessi, non furbizia.
Se l'amico non riesce a cedere l'attività e costretto a chiudere ed il proprietario del locale può fittare nuovamente sempre come BAR senza intercorrere in nessuna penale (penale che dovrebbe riconoscere nel caso in cui il locatore non gli rinnovasse il contratto).
Ma deve vendere di corsa?
Perché se non sta riuscendo con calma si potrebbe dire che in effetti l'avviamento (che è quello per cui è prevista l'indennità) non ha proprio questo grande valore.
Se sta vendendo di corsa è un altro conto, dovrà agire aggressivamente sul prezzo dell'attività.
 

KatiaB

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Un immobile composto da 2 locali commerciali e 2 unità abitative. Una unità abitativa è data in locazione mentre l'altra unita ci vive il proprietario dell'intero immobile. I 2 locali commerciali, sottostanti le 2 unità abitative, sono in locazione, in uno c'è un parrucchiere e nell'altro locale vi è un Bar. Nel contratto di locazione del Bar vie è riportato che l'esercizio del locale deve terminare entro le ore 20:00.
E' legale che nel contratto di locazione (BAR) viene riportato l'obbligo di cessare l'attività commerciale entro le ore 20.00.
La zona in questione permette l'apertura del bar fino alle ore 24.00.
Il proprietario del Bar vorrebbe cedere l'attività ma tutti i probabili acquirenti una volta saputo di questa limitazione di orario non sono più interessati.
Quando in un regolamento condominiale troviamo una limitazione di questo genere, non rimaniamo shoccati.
Perche qua ci sono le domande?
Si vende attività senza mura, riguarda locale c'è un contratto di affito. Se nel conratto presente questa clausola, condizioni sono questi.
Ed anche se fosse il detentore ha deciso cambiare orario, deve per forza concordare col proprietario.
Se no, il proprietario può chiedere risoluzione del contratto (anche pagando i penali) e avrà ragione.
Così lo vedo.
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Quando in un regolamento condominiale troviamo una limitazione di questo genere, non rimaniamo shoccati.
Non cè nessuno regolamento condominiale, l'intero fabbricato ha 2 locali ad uso commerciale con sovrastanti 2 unità abitative una data in locazione ed una ci abita il proprietario dell'intero fabbricato.
La limitazione di orario è stata inserita nel contratto al solo scopo che il proprietario non vuole eventuali "problemi" causati dall'andar/rivieni della clientela.
Chi ha sottoscritto quel contratto è stato uno sprovveduto, non ha pensato a cosa andava incontro un domani cedendo l'attività... se ne stà rendendo conto solo adesso.
 

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