Buongiorno,
ho una casa in vendita e pare sia riuscito a trovare un potenziale acquirente il quale mi ha detto che però non può comprarla subito e vorrebbe tenerla in locazione per un paio d'anni con promessa di acquisto al termine di tale periodo. Mi ha chiesto di computare i canoni mensili come acconto sul prezzo finale di vendita. A me può andare bene... solo che mi sorge qualche dubbio. Prima di tutto: devo registrare il contratto all'agenzia delle entrate o l'accordo si configura come una semplice scrittura privata alla stregua di un preliminare d'acquisto? Poi sulla tassazione: questi importi mensili che percepisco vanno considerati come canoni d'affitto e quindi ci andrei a pagare le relative tasse oppure, essendo solo anticipi di una caparra, li posso incassare senza dover rendere conto al fisco? Ma poi mi chiedo: cosa succederebbe se l'accordo dovesse venir meno e il compratore non mi acquista la casa?
Infine ho un altro dubbio: il motivo principale per cui il compratore non vuole acquistare subito è che non ha la liquidità sufficiente (il 20% del prezzo finale) per chiedere il mutuo alla banca. La domanda è: la banca terrà conto dei canoni mensili che mi ha corrisposto e gli erogherà pertanto il mutuo considerando tali canoni come una anticipo sul prezzo finale o potrebbe in qualche modo obiettare che si tratta di locazione e quindi erogargli un prestito che non tiene conto dei canoni-acconto già versati? In altre parole, questo contratto di locazione con promessa di vendita futura, ha per la banca lo stesso valore di un preliminare di compravendita (sempre ai fini dell'erogazione del mutuo) o le banche di solito si regolano in altro modo? Non vorrei stipulare un accordo oggi per poi scoprire tra due anni che la banca non tiene conto degli importi mensili che il compratore mi ha già versato...
Grazie in anticipo a chi vorrà avere la gentilezza di rispondermi.
Saluti
Francesco
ho una casa in vendita e pare sia riuscito a trovare un potenziale acquirente il quale mi ha detto che però non può comprarla subito e vorrebbe tenerla in locazione per un paio d'anni con promessa di acquisto al termine di tale periodo. Mi ha chiesto di computare i canoni mensili come acconto sul prezzo finale di vendita. A me può andare bene... solo che mi sorge qualche dubbio. Prima di tutto: devo registrare il contratto all'agenzia delle entrate o l'accordo si configura come una semplice scrittura privata alla stregua di un preliminare d'acquisto? Poi sulla tassazione: questi importi mensili che percepisco vanno considerati come canoni d'affitto e quindi ci andrei a pagare le relative tasse oppure, essendo solo anticipi di una caparra, li posso incassare senza dover rendere conto al fisco? Ma poi mi chiedo: cosa succederebbe se l'accordo dovesse venir meno e il compratore non mi acquista la casa?
Infine ho un altro dubbio: il motivo principale per cui il compratore non vuole acquistare subito è che non ha la liquidità sufficiente (il 20% del prezzo finale) per chiedere il mutuo alla banca. La domanda è: la banca terrà conto dei canoni mensili che mi ha corrisposto e gli erogherà pertanto il mutuo considerando tali canoni come una anticipo sul prezzo finale o potrebbe in qualche modo obiettare che si tratta di locazione e quindi erogargli un prestito che non tiene conto dei canoni-acconto già versati? In altre parole, questo contratto di locazione con promessa di vendita futura, ha per la banca lo stesso valore di un preliminare di compravendita (sempre ai fini dell'erogazione del mutuo) o le banche di solito si regolano in altro modo? Non vorrei stipulare un accordo oggi per poi scoprire tra due anni che la banca non tiene conto degli importi mensili che il compratore mi ha già versato...
Grazie in anticipo a chi vorrà avere la gentilezza di rispondermi.
Saluti
Francesco