Direi di fare una distinzione nel scegliere che tipo di contratto fare, certamente non in base agli impianti esistenti ma cercando di soddisfare le esigenze del proprietario e del conduttore.
Ti fa onore approfondire le tematiche legate alla locazione peró certi aspetti riguardano altri professionisti e non mi sembra il caso di sostituirsi ad essi.
Il contratto di locazione é un accordo fra il locatore e il conduttore, nei contratti liberi, il proprietario puó anche affermare che gli impianti sono a norma secondo le leggi vigenti, sta poi a lui dimostrare con apposita documentazione di essere a norma nel caso il conduttore , il Distributore, o il Comune ne facessero esplicita richiesta. Ovviamente se gli impianti non sono adeguati e non si provvede alla norma, potrebbe saltare la locazione con tutte le conseguenze negative che potrebbero verificarsi.
Ho in mano il decreto n.37/08 che ha sostituito la legge n.46/90, all'art.8 negli obblighi del committente o proprietario, si afferma che entro 30 giorni dall'allacciamento di una nuova fornitura ( acqua, gas, energia elettrica, negli edifici a qualsiasi destinazione d'uso, il proprietario o il committente, deve consegnare al Distributore copia della dichiarazione di conformitá o copia della dichiarazione di rispondenza., altrimenti il Distributore potrebbe sospendere la fornitura.
Viene anche precisato che il proprietario dell'impianto deve conservare le caratteristiche di sicurezza dell'impianto stesso, tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzione predisposte dall'impresa installatrice e dai costruttori dei componenti. Questa prescrizione che in pratica riguarda l'obbligo di manutenzione vale per tutti gli impianti, compresi quelli installati in locali per usi abitativi.