Buonasera a tutti, sottopongo alla vostra esperienza per chiedere qualche consiglio, questo caso che credo di questi tempi possa essere considerato emblematico.
Immagino che chi opera come agente, per inciso io sto studiando per intraprendere quest’attività, si scontri purtroppo sempre più spesso con problemi di morosità ed inadempienze contrattuali e quindi cerchi di adottare tutte le cautele e gli strumenti per cautelare i propri clienti.
Qualche mese fa un mio parente ha dato in locazione un ufficio ad una società francese che avrebbe dovuto iniziare un’attività di formazione nella mia città.
Le trattative e la stipula del contratto di locazione sono stati conclusi da un delegato della società (congiunto del legale rappresentante munito di regolare delega), il tutto mediato da un’agenzia.
Considerati i tempi, a titolo di garanzia, è stata richiesta una fideiussione bancaria a prima richiesta valida per la durata del contratto con rinnovo annuale tacito, per un’importo pari a sei mensilità, anche a copertura anche di eventuali danni, garanzia che il conduttore avrebbe dovuto consegnare entro 30 giorni dalla conclusione del contratto.
Le cose purtroppo invece sono andate così: Il conduttore rimanda di mese in mese la consegna della fideiussione, accampando scuse diverse quali, la necessità della chiusura del bilancio della società francese richiesto dalla banca anch’essa francese per la costituzione della garanzia oppure la maggior convenienza di fare la cosa in Italia e quindi l’apertura di un conto presso una banca italiana, ecc…
Ora dopo vari ritardi, seppur contenuti, nel pagamento dei canoni precedenti, il conduttore deve ancora versare il canone del mese in corso.
Ovviamente sono stati inoltrati numerosi solleciti, inizialmente via email o verbalmente successivamente per mezzo di raccomandata r.a. sia al domicilio eletto presso i locali che alla sede della società in Francia, queste ultime sono risultate non ricevute e non ritirate dal conduttore (di quella spedita in Francia per mezzo del servizio raccomandata online di posteitaliane, se ne sono perse le tracce).
Non trascurabile il fatto che l'immobile non è ancora stato allestito ed utilizzato per lo scopo a cui era destinato.
Ora stanti questi presupposti, che comunque denotano la poca affidabilità del conduttore, il locatore è combattuto tra l’attendere pazientemente che questo rispetti gli accordi e le promesse, sperando di non perdere l'inquilino e l’intraprendere un’azione di sfratto, anche in virtù della clausola risolutiva espressa riportata sul contratto relativamente al pagamento dei canoni.
Voi cosa fareste?
Naturalmente questo post non vuole essere la richiesta di una consulenza legale ma lo spunto per dibattere una questione che rappresenta bene ciò che chiunque si accinge a locare un’immobile vorrebbe evitare.
Immagino che chi opera come agente, per inciso io sto studiando per intraprendere quest’attività, si scontri purtroppo sempre più spesso con problemi di morosità ed inadempienze contrattuali e quindi cerchi di adottare tutte le cautele e gli strumenti per cautelare i propri clienti.
Qualche mese fa un mio parente ha dato in locazione un ufficio ad una società francese che avrebbe dovuto iniziare un’attività di formazione nella mia città.
Le trattative e la stipula del contratto di locazione sono stati conclusi da un delegato della società (congiunto del legale rappresentante munito di regolare delega), il tutto mediato da un’agenzia.
Considerati i tempi, a titolo di garanzia, è stata richiesta una fideiussione bancaria a prima richiesta valida per la durata del contratto con rinnovo annuale tacito, per un’importo pari a sei mensilità, anche a copertura anche di eventuali danni, garanzia che il conduttore avrebbe dovuto consegnare entro 30 giorni dalla conclusione del contratto.
Le cose purtroppo invece sono andate così: Il conduttore rimanda di mese in mese la consegna della fideiussione, accampando scuse diverse quali, la necessità della chiusura del bilancio della società francese richiesto dalla banca anch’essa francese per la costituzione della garanzia oppure la maggior convenienza di fare la cosa in Italia e quindi l’apertura di un conto presso una banca italiana, ecc…
Ora dopo vari ritardi, seppur contenuti, nel pagamento dei canoni precedenti, il conduttore deve ancora versare il canone del mese in corso.
Ovviamente sono stati inoltrati numerosi solleciti, inizialmente via email o verbalmente successivamente per mezzo di raccomandata r.a. sia al domicilio eletto presso i locali che alla sede della società in Francia, queste ultime sono risultate non ricevute e non ritirate dal conduttore (di quella spedita in Francia per mezzo del servizio raccomandata online di posteitaliane, se ne sono perse le tracce).
Non trascurabile il fatto che l'immobile non è ancora stato allestito ed utilizzato per lo scopo a cui era destinato.
Ora stanti questi presupposti, che comunque denotano la poca affidabilità del conduttore, il locatore è combattuto tra l’attendere pazientemente che questo rispetti gli accordi e le promesse, sperando di non perdere l'inquilino e l’intraprendere un’azione di sfratto, anche in virtù della clausola risolutiva espressa riportata sul contratto relativamente al pagamento dei canoni.
Voi cosa fareste?
Naturalmente questo post non vuole essere la richiesta di una consulenza legale ma lo spunto per dibattere una questione che rappresenta bene ciò che chiunque si accinge a locare un’immobile vorrebbe evitare.