Ag. Imm. Serena Favi

Membro Junior
Agente Immobiliare
Buongiorno, quella che vorrei con questo topic più che una risposta è una conferma.
I contratti di natura transitoria possono essere stipulati solo in base ad accordi territoriali e per esigenza di natura transitoria come ad esempio i motivi di lavoro.

Se il comune dove vado a locare l'immobile non prevede accordi terrritoriali in merito ma il mio conduttore e il locatore hanno esigenze di transitorietà, l'uno per motivi di lavoro e l'altro perchè uscirà da una comunità tra un anno posso ugualmente stipulare il contratto?

Secondo la mia esperienza non è giuridicamente corretto stipularlo perchè il comune non prevede accordi territoriali e in caso di controversia il conduttore potrebbe in fase di giudizio ottenere la trasformazione in 4+4 giusto? cosa mi dite?
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Nel caso in cui non sia mai stato sottoscritto alcun accordo (né sulla base del DM 5 marzo 1999 né sulla base del DM 30 dicembre 2002) in un Comune non capoluogo di provincia ovvero Comune confinante con le undici aree metropolitane identificate dal DM 30 dicembre 2002, potrai fare riferimento ai contratti stipulati nel Comune demograficamente più vicino, anche se situato in altra Regione (vedi il DM 10 marzo 2006): le parti contrattuali potranno concordare liberamente il canone di locazione.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, quella che vorrei con questo topic più che una risposta è una conferma.
I contratti di natura transitoria possono essere stipulati solo in base ad accordi territoriali e per esigenza di natura transitoria come ad esempio i motivi di lavoro.

Se il comune dove vado a locare l'immobile non prevede accordi terrritoriali in merito ma il mio conduttore e il locatore hanno esigenze di transitorietà, l'uno per motivi di lavoro e l'altro perchè uscirà da una comunità tra un anno posso ugualmente stipulare il contratto?

Secondo la mia esperienza non è giuridicamente corretto stipularlo perchè il comune non prevede accordi territoriali e in caso di controversia il conduttore potrebbe in fase di giudizio ottenere la trasformazione in 4+4 giusto? cosa mi dite?

Osservazione: se si fa un 4+4 anche sapendo che tra un anno di fatto cesserà... Ovvero tra sei mesi (in accordo) si manda la disdetta (sei mesi prima della "scadenza" appunto)?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Scusate la mia ignoranza nonchè banalità. Se si fa un 4+4 con l'accordo verbale che tra un anno di fatto il contratto cesserà. Il contratto prevede che un anno prima (anzichè sei mesi) il conduttore può recedere mandando lettera raccomandata ecc. al locatore. Il giorno dopo della stipula del contratto il conduttore (dubito che in un giorno si possa cambiare idea) manda questa lettera... E' reato un atteggiamento simile? Grazie.
 

Ag. Imm. Serena Favi

Membro Junior
Agente Immobiliare
Voi sul contratto potete scrivere cio' che volete comunque le normative di riferimento sono sempre L. 27 luglio 1978, n. 392 e la legge 9 dicembre 1998, n. 431 in particolar modo all'art 3 di cui al comma
6." Il conduttore, qualora ricorrano gravi motivi, puo' recedere in
qualsiasi momento dal contratto, dando comunicazione al locatore con
preavviso di sei mesi."
cio' significa che la scadenza massima è sei mesi, se te la manda prima non commette nessun "reato", è giuridicamente inopportuno mettere un preavviso di un anno dato che la fonte normativa superiore al vostro accordo tra le parti dichiara che il preavviso è di sei mesi!
 

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