giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Nel forum si parla solo del "come non farci eliminare il Ruolo e la 39/89" prima e ultima conquista delle associazioni di categoria.
A parte il fatto in caso di eliminazione di questi due istituti occorrerebbe per forza anche modificare il codice civile, resta il fatto che non leggo le ipotesi futuribili di cosa potrebbe succedere sul lato normativo e quindi su quello pratico del nostro lavoro.

Qualcuno ha ipotesi in questo senso? Se ne parla in consulta?
Le associazioni hanno un progetto di legge pronto da sfoderare al Governo nel caso in cui fosse ineluttabile la cancellazione del Ruolo ecc.?

g
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Il pericolo è grande e potrebbe stravolgere radicalmente la professione.

Si aprirebbe il mercato immobiliare italiano ai grandi gruppi inglesi ed americani. Vere e proprie multinazionali del real estate. Strutture dotate di capitali, procedure e professionalità di livello assolutamente superiore a quello a cui siamo abituati.

Non vedo molto futuro per l'agente immobiliare indipendente che verrebbe fagocitato da simili competitors.

Rimarrebbe la sua piccola nicchia di mercato, le briciole insomma, perchè mai e poi mai potrebbe competere a livello di nome, di budget pubblicitario, di customers satisfaction (cominciamo ad abituarci a parlare così).

Si avrà quindi la lenta ma inesorabile scomparsa degli indipendenti (cioè di noi tutti) e si va a lavorare per loro, o altrimenti si è fuori dal mercato.

Questo è lo scenario più probabile e spero di essere smentito.
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Potremmo anche organizzarci in reti locali e sopperire ai limiti dell'individualità oggi imperante.
Se fosse vero che le reti anglosassoni ci eliminerebbero dal mercato sarebbe già successo con TC e gli altri franchising che sono molto capillari sul territorio e fanno una pubblicità esagerata.
Ci trasformeremo da mediatori a consulenti di parte e lavoreremo per uno solo dei contraenti e saremo obbligati a innalzare il livello professionale (ma questo lo renderei obbligatorio già ora).

Non lo vedo necessariamente un male, solo un modo diverso di lavorare, non che mi piaccia ma mi adeguo.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Io ho la preoccupazione esattamente opposta a quella di Ale (che comunque ritengo verosimile... :? ) e cioè che, a porte aperte, il settore si trasformi nel rifugio di sfaticati, falliti, mestatori vari ... insomma di chiunque voglia provare a fare tanti soldi con poco sforzo (ovviamente secondo la LORO visione della professione)! :disappunto: :disappunto:

;)
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
scusate...ma non la vedo cosi' tragica...girando per francia e inghilterra..non ho visto questi mostri di iperefficienza...super strutture e via dicendo. Ho conosciuto relata' dove si transa dal' 80 al 95% del mercato solo nelle agenzie. Dove la loro disciplina sebben meno rigida della nostra, permette di lavorare con bassissime percentuali di abusivismo. I competitor :shock: importanti ci sono anche oggi, le piccole realta' provinciali e locali ( che sono la stragrande maggioranza )non verranno toccate ,proprio per il fatto di essere locali. Se poi, se tutti lo potranno fare?( che cambia rispetto ad oggi?...con oltre il 50% del transato al difuori del circuito istituzionale )...vorra' dire che almeno se applichiamo le normative europee avremo delle chanche maggiori di tutelarci.
 

maria cavuoti

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Fatemi capire...ma dopo tutte le incombenze e responsabilità che ci hanno rifilato senza nulla in cambio ora anche questo? D'accordo che il mondo cambi, ma perchè allora non lo pilotiamo noi il cambiamento visto che ci riguarda in prima persona? E la casta dei notai perchè dovrebbe restare intatta e protetta? Non dovevano sparire con i loro privilegi medioevali e invece... sono talmente potenti che hanno ribaltato le interpretazioni di libero mercato e ora ci stanno annegando...si ,è inutile, sono Fiaip ma credo proprio che la nostra associazione abbia dormito sugli allori e all'improvviso adesso urla e strepita..ma temo sia il canto del cigno...e l'unica salvezza del mediatore sarà quella del sistema anglosassone...dovremo tutti trasformarci in consulenti...In fondo è già un po' che mi sento tale...forza e coraggio, in fondo è bello anche rinnovarsi! Però da lassù...aiutateci a capire, o prima dobbiamo versare la quota e dopo si vedrà?
A proposito...auguri di cuore alla nostra nuova presidentessa provinciale Fiaip di Varese Isabella Tafuro! Ti tocca un periodo ancora più ingrato ma sei tosta e noi confidiamo in te...un saluto anche al nuovo consigliere Frisoli e a tutti gli altri...Buon lavoro ragazzi!
Maria Cavuoti
 

stef71

Membro Attivo
Privato Cittadino
Leggendo l'intervento di Alessandro Frisoli mi stava venendo il magone e il timore di dover cambiare lavoro, poi Roberto Spalti mi ha dato nuovamente un pò di ottimismo :)

Le Grandi Agenzia Internazionali sono già presenti da anni nel nostro paese, ed operano già. Si tratta per lo piu' di strutture che trattano immobili di pregio ed in località turistiche o che si occupano di logistica. Chi tratta immobili d'impresa, gli sarà capitato di aver collaborato con importanti strutture inglesi ed americane.

Se poi guardiamo al mondo del franchising, ritengo che i timori sono ancora minori. Le grandi reti sono per lo piu' americane. Circa 15 anni fa una rete molto importante fece un bagno di sangue cercando di entrare in Italia e subito se ne andò. A quanto mi risulta ad oggi c'è solo la Re/Max che ha un certo livello dimensionale.

Le grandi strutture inglesi che si occupano a livello internazione della vendita di immobili Off Plan sono poco interessate al nostro mercato... noi non abbbiamo intere coste da edificare come ad esempio in Egitto, e quindi da questo punto di vista nulla abbiamo da temere.


Le porte, di fatto, sono già aperte, forse molti di noi non se ne sono accorti.

Leggendo l'intervento del collega Maurizio Zucchetti mi viene da dire che gli stranieri sono tutt'altro che degli sfaticati. Ho visto all'opera colleghi inglesi, russi, bulgari, emiratini, francesi, e posso dire che che in tutti ho trovato persone con una visione del mercato molto piu' aperta della nostra.

Un esempio... a Dubai non esiste MLS, ma vi posso assicurare che tra le agenzie c'è una collaborazione che da noi ce la sogniamo.
 

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