irma

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sull'atto è riportato che le dotazioni dei requisiti necessari per l'abitabilità sono stati richiesti alla fine di marzo dello stesso 2011
...
l'impresa, la quale ha già pure rifiutato un'offerta di conciliazione, oltre al fatto che vi sono 13k di spese condominiali insolute a carico dell'impresa costruttrice.
L'impresa costruttrice rogita un'appartamento ... cosa significa: le dotazioni dei requisiti necessari per l'abitabilità sono stati richiesti alla fine di marzo dello stesso 2011? Da chi sono stati richiesti e a chi? Quali lavori restano da ultimare?
 
M

mata

Ospite
Il certificato di Agibilità, per anni bistrattato da tutti, è venuto alla ribalta negli ultimi 10, 15 anni, più in seguito all'atteggiamento della Cassazione nei confronti di questo documento che per rilevanti evoluzioni normative.

Atteggiamento che, come per altre questioni, possiamo per altro definire in parte contraddittorio.

Se infatti, da una parte, la Cassazione afferma che la materiale mancanza del certificato di agibilità costituirebbe impedimento alla stipula del rogito notarile (n. 25040 del 2009), o che il venditore sarebbe obbligato a mettere detto certificato a disposizione dell'acquirente al momento della consegna del bene (n.9976 del 2007); dall'altra sottolinea che l'eventuale inadempimento del venditore a consegnare il certificato non condurrebbe, necessariamente, alla risoluzione del contratto per inadempimento ma occorrerebbe analizzare il motivo per cui del medesimo certificato l'immobile risulti sprovvisto (n. 3072 del 2009). Così pure la Cassazione ha ritenuto lecito il patto che escluda la responsabilità dell'alienante nel caso di ritardata consegna di detto certificato (n.16024 del 2002) o che trasferisca l'onere della richiesta in capo all'acquirente (n. 20399 del 2004).

Nella pratica quotidiana questo atteggiamento non perfettamente univoco della giurisprudenza ha determinato comportamenti disomogenei anche in capo a notai e ad istituti di credito.

Nella realtà in cui opero, esistono notai che non rogitano in assenza almeno della domanda di agibilità, altri che, in mancanza del certificato, raccolgono una dichiarazione delle parti in merito a chi si debba assumere la responsabilità del suo successivo reperimento.

Così pure, esistono istituti di credito i cui periti richiedono il certificato di agibilità mentre, in molti altri casi, è possibile riscontrare disinteresse sulla questione.
Macché venuto alla ribalta negli ultimi 10/15 anni, è dal 1934 che ci vuole e quindi che occorre verificare se c'è e, in caso contrario, verificarne i motivi dell'assenza. Così si inguaiano le persone
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Macché venuto alla ribalta negli ultimi 10/15 anni, è dal 1934 che ci vuole e quindi che occorre verificare se c'è e, in caso contrario, verificarne i motivi dell'assenza. Così si inguaiano le persone

Mi dispiace che il senso del mio messaggio sia stato travisato. Evidentemente non mi sono spiegato bene. Quando dico che il certificato di abitabilità è venuto alla ribalta da 10/15 anni, non intendo dire che "esiste" da 10/15 anni ma che sino a 15 anni fa non se lo filava nessuno.

Ho sottoscritto moltissimi rogiti sino al 2000 nei quali, in molti casi, non veniva neppure citato. Dopo il 2000 questo certificato ha assunto progressivamente "valore" perché la giurisprudenza ha sfornato tante sentenze in relazione alla sua presenza/assenza.

Così pure i notai hanno assunto recentemente un atteggiamento prudenziale, sino ad arrivare, solo in rare circostante, a rifiutarsi di sottoscrivere il rogito di vendita (in provincia di Rimini conosco giusto un notaio che si rifiuta di sottoscrivere il rogito in assenza del certificato, a prescindere dalle motivazioni per cui detto certificato risulterebbe mancante).

Ti faccio presente @mata , che la domanda di @PyerSilvio era circoscritta, se non ho capito male, alla possibilità o meno di addivenire alla sottoscrizione del rogito in assenza di detto certificato.

Vale comunque la tua giusta puntualizzazione sull'importanza di verificare da cosa dipenda la mancanza dell'agibilità, in fase preventiva

Spero di essermi meglio chiarito e di non aver inguaiato nessuno.
 
Ultima modifica:
M

mata

Ospite
Certo condivido con te che nessuno se lo filava, ma solo perché non si fa diligentemente il proprio lavoro: si bypassano i problemi anziché affrontarli, salvo poi ritornarti dopo anni come un boomerang e spesso divenuti nel frattempo irrisolvibili
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
L'impresa costruttrice rogita un'appartamento ... cosa significa: le dotazioni dei requisiti necessari per l'abitabilità sono stati richiesti alla fine di marzo dello stesso 2011? Da chi sono stati richiesti e a chi? Quali lavori restano da ultimare?

Significa che che al momento della stipula dell'atto, la richiesta era stata fatta, e quindi passato l'arco di tempo necessario si è proseguito con il silenzio assenso.

La richiesta, come ovvio che sia, è stata fatta dagli aventi titolo, da chi sennò..?
Dal tabaccaio di fronte...?

Mancano quei lavori che consentono di richiedere il certificato.
Diversamente quale sarebbe li problema...?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Certo condivido con te che nessuno se lo filava, ma solo perché non si fa diligentemente il proprio lavoro: si bypassano i problemi anziché affrontarli, salvo poi ritornarti dopo anni come un boomerang e spesso divenuti nel frattempo irrisolvibili
Capisco il tuo ragionamento: ma ci sono molti tipi di situazioni.

Ad esempio quando si compra "sulla carta".

Certo che se qualcosa va storto ci si trova in situazioni sgradevoli, ma non per questo necessariamente c'è sottovalutazione.

A me è capitato: abbiamo atteso l'agibilità per più di 20 anni, causa una diatriba tra costruttore e comune.
Poi abbiamo cominciato a fare pressioni: e "magicamente" il comune ha rilasciato l'agibilità senza che nulla fosse cambiato.... Dicono che anche il comune aveva tirato troppo la corda ed aveva finito per trovarsi pure lui inadempiente. Devo ancora capire cosa fosse l'oggetto del contendere, sembra l'allacciamento alla rete elettrica, dove nel medesimo arco di tempo intanto le norme sembrano cambiate...
 

Rosa1968

Membro Storico
Significa che che al momento della stipula dell'atto, la richiesta era stata fatta, e quindi passato l'arco di tempo necessario si è proseguito con il silenzio assenso.

La richiesta, come ovvio che sia, è stata fatta dagli aventi titolo, da chi sennò..?
Dal tabaccaio di fronte...?

Mancano quei lavori che consentono di richiedere il certificato.
Diversamente quale sarebbe li problema...?
Secondo me dovresti approfondite quando sono stati interrotti i termini e perché. Dopo leggo meglio il tuo post iniziale e ti dico il mio parere.
 

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