V
Valerio Spallina
Ospite
Non faccio il difensore d'ufficio dell'agente immobiliare, ma non riesco a capire quale sarebbe stato l'obbligo giuridico disatteso dall'agente immobiliare.
L'agente, a mio parere, non ha nascosto alcuna informazione, rientrante nei suoi obblighi giuridici.
Il promittente acquirente ha saputo sin dall'inizio che il proprietario dell'immobile A10 era una società (anche se non so di che tipo).
L'acquirente, per altro assistito da una commercialista per giunta moglie, quindi super interessata sia per dovere professionale che per interessi di famiglia, avrebbe dovuto e potuto chiedere, anche in sede del compromesso, quale fosse la imposizione della vendita da società a privato del bene strumentale.
Giustificherei in pieno l'agente immobiliare.
Non comprendo la disattenzione della commercialista.
Contesto in pieno che il prezzo sia salito del 25%.
Forse l'acquirente pensava di pagare 0 dico 0 imposte.
Tutti sanno che ci sono imposte da pagare in un atto di compravendita :
registro, catastale ed ipotecaria.
Quindi l'extra sarebbe solo la differenza tra due tipi di imposizione.
Il gap si riduce di molto ed è, a mio parere, un onere sopportabile, essendo anche molto inferiore all'onere di un litigio giudiziale o di una conciliazione, per altro di esito incerto data anche la presenza del commercialista.
La rescissione, motivato alle gocce di qualche o tutti i termosifoni (ma quanti sono in un A10 di 100.000 euro ?), è eccessivamente sproporzionata, direi quasi un caso di "lite temeraria", bastonata in genere dai Giudici.
Invece di consultare un avvocato (spendendo per nulla, a mio parere), andrei al rogito e chiamerei un idraulico per i termosifoni facendosi scontare il prezzo del preventivo dell'idraulico dagli euro 85.000.
Farei fare il preventivo dall'idraulico e parlerei in tal senso con l'impresa.
P.S. Luca2012, ti consiglio di cambiare commercialista, ma non moglie. Ciao.
L'agente, a mio parere, non ha nascosto alcuna informazione, rientrante nei suoi obblighi giuridici.
Il promittente acquirente ha saputo sin dall'inizio che il proprietario dell'immobile A10 era una società (anche se non so di che tipo).
L'acquirente, per altro assistito da una commercialista per giunta moglie, quindi super interessata sia per dovere professionale che per interessi di famiglia, avrebbe dovuto e potuto chiedere, anche in sede del compromesso, quale fosse la imposizione della vendita da società a privato del bene strumentale.
Giustificherei in pieno l'agente immobiliare.
Non comprendo la disattenzione della commercialista.
Contesto in pieno che il prezzo sia salito del 25%.
Forse l'acquirente pensava di pagare 0 dico 0 imposte.
Tutti sanno che ci sono imposte da pagare in un atto di compravendita :
registro, catastale ed ipotecaria.
Quindi l'extra sarebbe solo la differenza tra due tipi di imposizione.
Il gap si riduce di molto ed è, a mio parere, un onere sopportabile, essendo anche molto inferiore all'onere di un litigio giudiziale o di una conciliazione, per altro di esito incerto data anche la presenza del commercialista.
La rescissione, motivato alle gocce di qualche o tutti i termosifoni (ma quanti sono in un A10 di 100.000 euro ?), è eccessivamente sproporzionata, direi quasi un caso di "lite temeraria", bastonata in genere dai Giudici.
Invece di consultare un avvocato (spendendo per nulla, a mio parere), andrei al rogito e chiamerei un idraulico per i termosifoni facendosi scontare il prezzo del preventivo dell'idraulico dagli euro 85.000.
Farei fare il preventivo dall'idraulico e parlerei in tal senso con l'impresa.
P.S. Luca2012, ti consiglio di cambiare commercialista, ma non moglie. Ciao.