Vabviv

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Ho messo in vendita una casa trovato tramite agenzia l'acquirente. Firmato compromesso con clausola a delibera del mutuo. Ora il perito è venuto a vedere la casa e l'ha valutata anche di più. I termini scadevano il 9 maggio nessuno mi ha detto niente ho chiesto in agenzia mi ha detto vediamo lunedì. Il lunedì è diventato venerdì e alla fine mi dicono che la banca non ha più concesso il mutuo e il motivo a detta degli acquirenti è che gli hanno ridotto l'orario di lavoro. A me risulta che il perito esce solo dopo che l'acquirente ha dimostrato di poter pagare il mutuo e che a perizia positiva non ti chiede più nulla. Quindi si sono ritirati loro o mi sbaglio? Grazie
 

francesca63

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A me risulta che il perito esce solo dopo che l'acquirente ha dimostrato di poter pagare il mutuo
Dipende dalla banca; Intesa, ad esempio, fa prima la perizia, poi l’analisi reddituale .
Se la condizione sospensiva scadeva il 9 maggio , pare evidente che la delibera non sia arrivata , a prescindere dai motivi.
Può anche essere che, visti i problemi lavorativi, gli acquirenti non più abbiano voluto procedere: sono i rischi delle sospensive.
 

matusalemme

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Scusa Vabviv,

sarà probabilmente come han scritto coloro che mi han preceduto

ma, se ne hai voglia e se hai qualche dubbio, ti suggerirei, anzitutto, di andare a controllare bene com'è scritta la clausola sospensiva

scadeva in automatico se la banca non concedeva?

ma tu sai se la banca non ha concesso perchè i tuoi aspiranti acquirenti, ad es., non han portato tutti i documenti in banca oppure non hanno risposto ad una richiesta di integrazione documenti fatta dalla banca?

la prova del mancato avveramento compete a chi invoca a proprio favore tale fatto

non è che uno possa inserire la clausola e poi andarsene al mare per 6 mesi, deve essersi attivato per ottenerla e aver seguito tutta la procedura con diligenza

poi

se nessuno ti ha comunicato nulla, occorre vedere se c'era un obbligo di comunicare, a chi competeva, se dovevano comunicarti il mancato avveramento e dovevano farlo entro il termine del 9 maggio ....a pena di avveramento
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma tu sai se la banca non ha concesso perchè i tuoi aspiranti acquirenti, ad es., non han portato tutti i documenti in banca oppure non hanno risposto ad una richiesta di integrazione documenti fatta dalla banca?

la prova del mancato avveramento compete a chi invoca a proprio favore tale fatto

non è che uno possa inserire la clausola e poi andarsene al mare per 6 mesi, deve essersi attivato per ottenerla e aver seguito tutta la procedura con diligenza

poi

se nessuno ti ha comunicato nulla, occorre vedere se c'era un obbligo di comunicare, a chi competeva, se dovevano comunicarti il mancato avveramento e dovevano farlo entro il termine del 9 maggio ....a pena di avveramento

Proprio per tutte queste pedanterie la soluzione SEMPRE più efficace e opportuna è quella di liberarsi dell'acquirente poco solvibile.
Vedrai che non ne sentirai la mancanza.

Il perchè, il per come, il quando o il chi, doveva ricevere o darne comunicazione...

I soldi ci sono..? No.

.. e allora chissenefrega. Avanti Savoia!
 

matusalemme

Membro Attivo
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PyerSilvio,

hai ragione al 100%.

però, allora, gli aspiranti acquirenti non mi vengano a chiedere in restituzione i soldini della caparra

me li tengo, e certamente... andiamo avanti

(se gli aspiranti acquirenti fossero stati veramente intenzionati all'affare, prima del 9 maggio sarebbero venuti a chiedermi la proroga ed io, valutati tutti i pro e contro, magari l'avrei concessa)

posso anche ipotizzare che, forse, han solo cambiato idea e trovato un altro immobile

cambiare idea, qualche volta costa
 

francesca63

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Privato Cittadino
però, allora, gli aspiranti acquirenti non mi vengano a chiedere in restituzione i soldini della caparra
Se c’è condizione sospensiva, non ci dovrebbe essere stato nessun versamento di caparra, ma solo un assegno trattenuto in deposito dall’agente, destinato ad essere consegnato al venditore e a diventare quindi caparra all’avveramento della condizione stessa.
se gli aspiranti acquirenti fossero stati veramente intenzionati all'affare, prima del 9 maggio sarebbero venuti a chiedermi la proroga ed io, valutati tutti i pro e contro, magari l'avrei concessa
Dopo la scadenza della condizione, le parti sono libere reciprocamente: tutto il resto, compreso proroghe o caparre varie, sono solo ipotesi .
cambiare idea, qualche volta costa
e spesso no, con condizione sospensiva; il problema è che altrettanto spesso i venditori non sono consapevoli delle conseguenze, nell’accettare proposte con sospensiva, ovvero che non ci sono certezze da subito, e potrebbero non esserci mai.
 

matusalemme

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se vuole e lo desidera, Valbiv dica come stanno le cose e si valuterà

la condizione sospensiva impone comunque alle parti di un rapporto contrattuale di comportarsi con correttezza e buona fede nella fase di pendenza della condizione (cfr. art.1358 cod. civ.)

quindi, anche tramite l'agente, che ha in qualche modo collaborato alla costruzione di tale situazione, il venditore ha diritto di capire come son andate veramente le cose e sapere se il mancato avveramento della condizione è stata utilizzata ad arte per nascondere altro

non è che, forte della condizione sospensiva a suo favore, l'aspirante acquirente può buttare all'aria l'affare perchè... ha cambiato idea
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
non è che, forte della condizione sospensiva a suo favore, l'aspirante acquirente può buttare all'aria l'affare perchè... ha cambiato idea
La condizione mutuo può essere anche a favore del venditore, se non è specificato diversamente: ad esempio se il mutuo non venisse concesso per un abuso dell’immobile non sanabile , il venditore non sarebbe inadempiente, non dovrebbe rendere il doppio della caparra e risparmierebbe le provvigioni.
Se poi tu sapessi che schifezza di condizioni sospensive vengono predisposte e accettata spesso (tipo “la proposta è vincolata al mutuo”) , capiresti che le parti si possono appigliare a tutto, compreso il fatto di avere la luna storta e i calli al
mignolo …
Sappiamo che tecnicamente non è corretto, ma “la proposta è vincolata al mutuo”, alla fine vuol dire “no mutuo, no vendita”, a prescindere dal perché o percome.
 

Vabviv

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Dipende dalla banca; Intesa, ad esempio, fa prima la perizia, poi l’analisi reddituale .
Se la condizione sospensiva scadeva il 9 maggio , pare evidente che la delibera non sia arrivata , a prescindere dai motivi.
Può anche essere che, visti i problemi lavorativi, gli acquirenti non più abbiano voluto procedere: sono i rischi delle sospensive.
Loro hanno prodotto una mail della banca che in risposta ad una loro mail di cui non conosco l'oggetto dice:Buongiorno provvediamo a declinare la pratica. Solo questo è niente più. La banca è Carige.
 

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