Buongiorno a tutti
In data 31 luglio 2019 ho firmato, come parte promissaria acquirente, un preliminare di compravendita immobiliare, tramite agenzia con una società srl, per l'acquisto di una villa a schiera di prossima costruzione, facente parte di un blocco di 8. Si trattava di un acquisto su carta, in quanto al momento della firma nulla era fisicamente esistente, se non il lotto di terreno e le planimetrie.
Nel contratto sono state evidenziate la caparra confirmatoria (versata alla accettazione della precedente proposta di acquisto) e un titolo acconto prezzo aggiuntivo, (versato tramite bonifico alla firma del preliminare) e le rispettive fideussioni assicurative, di cui il venditore è contraente e io il beneficiario. Sempre nel preliminare Inoltre si annota che il rogito notarile verrà stipulato a lavori ultimati con la contestuale consegna dell'immobile presso lo studio di un notaio indicato dal promittente venditore entro il 31/12/2020.
Dal momento della firma del suddetto preliminare, luglio 2019, ad oggi maggio 2020, nulla di fatto è successo. La società venditrice, che inizialmente sembrava sul punto di avviare i lavori entro settembre, non ha ancora iniziato niente, perché, a suo dire, costantemente impegnata nel terminare altri cantieri.
Ho interpellato l'ufficio edilizia privata del comune di competenza, per verificare che fosse almeno stata presentata richiesta di costruire, il che è stato fatto ma la concessione edilizia non è ancora stata rilasciata, in quanto la società non ha provveduto a saldare gli oneri concessori.
La società, ogni qualvolta abbia chiamato per chiarimenti, da luglio a oggi non fa che minimizzare la questione e tranquillizzarmi, che è una situazione ricorrente ma temporanea, che purtroppo hanno altri progetti da consegnare, ma che nel giro di brevissimo, pagherà il dovuto al comune e avvierà finalmente i lavori.
L'agente immobiliare, a parcella incassata, non è più stato di grande aiuto perché nella pratica, si limita semplicemente a ripetermi le risposte della società. Ormai sono certa che per fine anno non avro alcuna casa in cui entrare, ma da quello che leggo in rete, nemmeno la data del rogito indicata sul preliminare é imprescindibile....quindi vorrei capire: che potere ho di smuovere le acque e far partire questi benedetti lavori e che diritti ho a fine anno, quando la data del rogito sara superata senza rogito, di scindere il contratto per inadempienza e riscuotere i fidi, che scadono infatti al 31/12/2020?
L'agente immobiliare, a una prima domanda, sosteneva che se a fine anno non si può rogitare , io posso considerarmi libera da qualunque vincolo.....ma ora dubito sia vero. Chiedo ragguagli per cortesia
In data 31 luglio 2019 ho firmato, come parte promissaria acquirente, un preliminare di compravendita immobiliare, tramite agenzia con una società srl, per l'acquisto di una villa a schiera di prossima costruzione, facente parte di un blocco di 8. Si trattava di un acquisto su carta, in quanto al momento della firma nulla era fisicamente esistente, se non il lotto di terreno e le planimetrie.
Nel contratto sono state evidenziate la caparra confirmatoria (versata alla accettazione della precedente proposta di acquisto) e un titolo acconto prezzo aggiuntivo, (versato tramite bonifico alla firma del preliminare) e le rispettive fideussioni assicurative, di cui il venditore è contraente e io il beneficiario. Sempre nel preliminare Inoltre si annota che il rogito notarile verrà stipulato a lavori ultimati con la contestuale consegna dell'immobile presso lo studio di un notaio indicato dal promittente venditore entro il 31/12/2020.
Dal momento della firma del suddetto preliminare, luglio 2019, ad oggi maggio 2020, nulla di fatto è successo. La società venditrice, che inizialmente sembrava sul punto di avviare i lavori entro settembre, non ha ancora iniziato niente, perché, a suo dire, costantemente impegnata nel terminare altri cantieri.
Ho interpellato l'ufficio edilizia privata del comune di competenza, per verificare che fosse almeno stata presentata richiesta di costruire, il che è stato fatto ma la concessione edilizia non è ancora stata rilasciata, in quanto la società non ha provveduto a saldare gli oneri concessori.
La società, ogni qualvolta abbia chiamato per chiarimenti, da luglio a oggi non fa che minimizzare la questione e tranquillizzarmi, che è una situazione ricorrente ma temporanea, che purtroppo hanno altri progetti da consegnare, ma che nel giro di brevissimo, pagherà il dovuto al comune e avvierà finalmente i lavori.
L'agente immobiliare, a parcella incassata, non è più stato di grande aiuto perché nella pratica, si limita semplicemente a ripetermi le risposte della società. Ormai sono certa che per fine anno non avro alcuna casa in cui entrare, ma da quello che leggo in rete, nemmeno la data del rogito indicata sul preliminare é imprescindibile....quindi vorrei capire: che potere ho di smuovere le acque e far partire questi benedetti lavori e che diritti ho a fine anno, quando la data del rogito sara superata senza rogito, di scindere il contratto per inadempienza e riscuotere i fidi, che scadono infatti al 31/12/2020?
L'agente immobiliare, a una prima domanda, sosteneva che se a fine anno non si può rogitare , io posso considerarmi libera da qualunque vincolo.....ma ora dubito sia vero. Chiedo ragguagli per cortesia