Come dicevo prima, Antonello: allora la compravendita c'e', anche se non lo fai sapere alla banca.
Quindi quegli importi a stralcio li fai versare all'acquirente, giusto?
Come acconto o saldo prezzo totale o quello che sia, e' pur sempre un importo imputato alla compravendita.
Immagino che tu non faccia tirar fuori un soldo all'acquirente se non quando e' tutto gia' programmato deciso (per iscritto) e a prova di fregature.
A parte le sagge considerazioni logiche di Pyer che condivido (perché' mai la banca dovrebbe remare contro il suo stesso interesse?) io comunque non ci vedo alcuna mediazione creditizia. Anche se non dovesse poi esserci compravendita.
Intanto non stai pretendendo alcuna provvigione su questo "credito".
Ci mancherebbe.
E poi, chi vieta a un perfetto sconosciuto, senza alcuna qualifica, ne' parentela con il debitore (purché' da esso delegato) a poter fare un'offerta e a saldarla?
Anche se poi non fosse lui l'acquirente, chi se ne frega?
Adesso non so come operi tu nei dettagli.
Mi manca il punto di vista interno del mediatore immobiliare che stralcia in autonomia.
Io la vedo dal mio punto di vista di investitore e direttore di tutta l'operazione.
Delega, trattativa, preliminare, saldo, chiusura eventuali gravami, rogito.
(Ovviamente ho molto riassunto)
Ma non credo che nel tuo caso cambi molto.
Comunque e' interessante conoscere altri punti di vista o modi di operare.
Ma è ovvio che di compravendita si tratta.
Se grava un'ipoteca. non c'è altra operazione che possa consentire il trasferimento di proprietà, senza passare per il saldo di quanto la banca vanta, nei confronti di quel debitore.
La banca vedrà i 65k euro citati, sottoforma di cosa, se non con una offerta di acquisto..?
Il residuo restante, deve rimanere a latere dell'atto definitivo.
Se l'acquirente, può procedere all'acquisto con risorse proprie, senza il sostegno mutuante, la prassi è un giuoco da ragazzi.
Se invece la banca, si accorge star per essere "gabbata", abbandona l'atto e procede senza appello, con la sua azione coatta di recupero del credito.
Detto questo, non c'è mediazione creditizia da parte dell'intermediario immobiliare, (che comunque ottempera con altre attività preparatorie, per la cessazione di quei contratti, quali la compravendita), per la semplice motivazione giuridica, che quel contratto di mutuo, non è stato assistito dall'agente immobiliare.
Come detto sopra in questo caso, come nel 98% dei casi, l'intermediario stà riparando i danni cagionati proprio dal mediatore creditizio.