infatti in questo periodo storico "zeppo di offerte e di aste al rialzo" io lo considero il male minore, in quanto delinea la seria intenzione di acquistare l'immobile SOLO a controlli effettuati, consapevole che non esiste vincolo obbligatorio.
IMHO
le proposte che si tramutano in compromesso avevano la finalità di vincolare le parti in un periodo storico in cui c'era una grande richiesta di immobili...
adesso mi sembra quantomeno anacronistico, visto che tra una telefonata e l'altra possiamo tranquillamente effettuare controlli accurati e redigere un compromesso.
IMHO/
Altre strade non esistono, perché non conformi alla Legge.
La PdA non significa niente, come giustamente dice la Cassazione, al pare di qualsiasi lettera di intenti.
Aggiunto dopo 1...
CCC... hai scoperto l'acqua calda tuttavia c'è chi la usa e a tanti acquirenti piace di più (ai proprietari, di meno).
Io non la adopero per i motivi che hai detto tu. Comunque non ci vedo nulla di male sia nelll'una che nell'altra ipotesi; basta essere chiari con le parti spiegando loro cosa stanno firmando e a cosa si impegnano (o non impegnano).
Detto questo, se a me capita un cliente che vuole acquistare un immobile tramite una proposta di acquisto che rimanga tale (senza trasformarsi in preliminare) e al proprietario va bene, a me non va bene... va benissimo
E tu hai scoperto l'acqua fredda.................anzi la doccia fredda dopo le mie precisazioni.
sai e' sempre meglio spiegare a chi ci legge cosa e' meglio.
io venditore, conoscendo un pochino la materia se tu mi portassi una minuta senza valore......................credi che te la firmerei???
siamo alle solite chi usa le minute lo fa lavorando male e senza trasparenza.